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Il pavone emette laser

Quando la natura supera la tecnologia: il pavone emette raggi laser!

pavone laser
il pavone Cesare, Ardea (RM)

Per secoli, il pavone è stato un simbolo di bellezza e vanità, ammirato per le sue piume iridescenti che catturano la luce in un caleidoscopio di colori. Ma un recente studio rivoluzionario ha svelato un segreto ancora più sorprendente: la coda di questo magnifico uccello nasconde microscopiche strutture che, in determinate condizioni, possono produrre veri e propri fasci laser.

La scoperta di strutture laser nelle piume di pavone rappresenta un traguardo significativo nel campo della bio-fotoniche, un’area di ricerca che studia l’interazione tra la luce e i sistemi biologici. Questo fenomeno non è una semplice curiosità, ma un esempio di come la natura abbia sviluppato meccanismi ottici complessi, paragonabili a quelli creati dall’uomo in laboratorio.

Una nanostruttura nascosta nelle piume

Per comprendere come sia possibile che una piuma emetta luce coerente, è fondamentale analizzare la sua microstruttura. Il piumaggio del pavone non è uniforme: le diverse tonalità cromatiche dell’“occhiello” della coda non sono dovute a pigmenti, ma sono il risultato di cristalli fotonici formati da bastoncini di melanina rivestiti da una guaina di cheratina. La distanza e la disposizione di questi bastoncini determinano la lunghezza d’onda della luce che viene riflessa, a seconda della loro spaziatura e orientamento, creando così le varie tonalità di blu, verde e oro che tutti conosciamo.

Fino a oggi, si pensava che queste nanostrutture avessero principalmente una funzione estetica e di comunicazione visiva. Tuttavia, un gruppo di ricercatori della Florida Polytechnic University e della Youngstown State University ha voluto spingersi oltre, indagando se queste complesse architetture biologiche potessero avere altre proprietà ottiche.

Per il loro esperimento, i ricercatori hanno applicato un colorante speciale, il rodaminato 6g, su varie sezioni della coda del pavone, concentrandosi in particolare sugli “occhi”, le macchie tondeggianti che caratterizzano il piumaggio. Sottoponendo le piume a cicli ripetuti di tintura e asciugatura, hanno osservato un fenomeno mai visto prima.

Quando le piume venivano illuminate da una fonte esterna, le microscopiche cavità ottiche al loro interno riflettevano e facevano rimbalzare la luce, amplificandola e trasformandola in emissioni coerenti, cioè in fasci laser. A differenza della luce comune, in cui le onde vibrano in modo casuale, la luce laser è “ordinata”, con tutte le onde che si muovono perfettamente in fase.

L’analisi ha rivelato che queste strutture emettono due lunghezze d’onda molto precise: una nel verde e una nel giallo-arancio. La cosa più sorprendente è che queste emissioni sono state rilevate in più punti del piumaggio e in campioni di piume differenti, con le stesse identiche frequenze. Una precisione che esclude la casualità e suggerisce la presenza di strutture altamente funzionali e ordinate, evolutesi con uno scopo preciso.

Lo studio ha evidenziato che la capacità di emettere laser non dipende direttamente da questi cristalli fotonici. I ricercatori hanno osservato che, anche in regioni di colore diverso (come il marrone e il giallo), le emissioni laser si verificano con le stesse precise lunghezze d’onda. Questo dettaglio è cruciale, perché suggerisce che il meccanismo non è legato alla struttura che produce il colore visibile, ma a una struttura “nascosta” e altamente conservata, presente in tutta la piuma. Gli autori ipotizzano che possano essere piccole cavità a mesoscala o addirittura granuli proteici a fungere da risonatori ottici.

Perché il pavone dovrebbe avere bisogno di emettere laser? Quale motivo evolutivo ha selezionato questa capacità? La risposta non è ancora chiara, ma le ipotesi non mancano. È possibile che questi segnali luminosi servano per la comunicazione tra esemplari, magari attraverso colori e bagliori che l’occhio umano non è in grado di percepire. La natura spesso nasconde codici visivi complessi che solo determinate specie sono in grado di decifrare.

Come funziona un laser biologico?

Il processo di generazione del laser segue il principio dell’Amplificazione della Luce tramite Emissione Stimolata di Radiazione (LASER). Nello specifico:

  1. Mezzo di Guadagno (Gain Medium): Nelle piume di pavone, il colorante rodaminato 6g agisce da mezzo di guadagno. Questo colorante, una volta assorbito dalle microstrutture delle piume, è in grado di eccitare i suoi elettroni a livelli energetici superiori quando viene colpito dalla luce esterna (la “pompa”).
  2. Emissione Stimolata: Quando gli elettroni eccitati tornano al loro stato energetico di base, emettono fotoni. Questi fotoni possono, a loro volta, “stimolare” gli atomi vicini a emettere fotoni identici, dello stesso colore e che viaggiano nella stessa direzione. Questo processo genera una cascata di fotoni che si amplificano a vicenda.
  3. Cavità Risonante: Affinché questa emissione diventi un fascio laser coerente, è necessario che i fotoni rimbalzino in una cavità ottica. Nel caso del pavone, i ricercatori hanno trovato la prova di cavità microscopiche che riflettono e intrappolano i fotoni, costringendoli a viaggiare in perfetta sincronia. Questo “rimbalzo” continuo amplifica ulteriormente il segnale fino a quando non viene rilasciato come un fascio laser.

Implicazioni

Questa ricerca ha implicazioni che vanno oltre la biologia. Dimostra come la misurazione dello spettro di emissione laser di un campione biologico, opportunamente trattato, possa rivelare la presenza di strutture “nascoste” e regolari. In futuro, questa tecnica potrebbe essere utilizzata in medicina per identificare patologie, come virus o tumori, basandosi sulle loro proprietà ottiche intrinseche. È il primo passo verso lo sviluppo di bio-laser che potrebbero essere integrati in modo sicuro nel corpo umano per applicazioni di imaging o terapia. Come ha dichiarato uno degli autori dello studio, Nathan Dawson: “Mi piace sempre pensare che, per molte delle conquiste tecnologiche che beneficiano gli esseri umani, qualche organismo da qualche parte le abbia già sviluppate attraverso un processo evolutivo.”

Il pavone nella mitologia

Simbolo di Era, moglie di Zeus e regina dell’Olimpo, il pavone era per i greci associato alla regalità, alla bellezza, all’immortalità e all’onniscenza della dea e soprattutto alla sua capacità di vedere ovunque, grazie ai cento occhi del gigante Argo Panoptes, incastonati nella sua coda. In varie mitologie del mondo è presente il pavone come simbolo di potere, divinità, immortalità, magnificenza e protezione dal male. In India, paese d’origine di questo uccello, il pavone che dispiega la sua ruota era simbolo del sole e dell’arrivo della pioggia. Probabilmente l’associazione col sole, alla luce delle nuove scoperte che ci dicono che il pavone emette laser, è più significativa di quanto immaginavamo.

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