fbpx
sabato - 20 Aprile, 2024

Dal 1995 l'Informazione libera ed indipendente

Elevate your accessory game with OpClock's premium selection of Rolex Replica and meticulously designed replica watches. Explore now and redefine luxury.

Cinque segnali gravi intorno a Trump

Data di pubblicazione:

Ultimi articoli

Manipolazione della storia e delle menti

La storia la scrivono i vincitori, quindi è sempre diversa dalla realtà? Ne parliamo con Teodoro Brescia Dottore di ricerca, docente e scrittore e autore del libro...

Articoli più letti

Sull’immigrazione

La notte di capodanno del 31 dicembre 2015 a Colonia circa un migliaio di arabi ha molestato, aggredito e derubato centinaia di donne tedesche...

“ROMANCE” (1986)

Social Network

21,000FansMi piace
5,000FollowerSegui
10,600IscrittiIscriviti
spot_img
Condividi l'articolo:

La ripresa della guerra in Donbass, prove di Rivoluzione colorata, Obama in modalità eversione, agenzie di spionaggio contro il capo, il riarmo jihadista.

Primo segnale. Riprende la guerra in Donbass. Escludo che i nazisti di Kiev e i loro amici prendano iniziative di loro spontanea iniziativa. Se attaccano è perché glielo ha ordinato la CIA. Dunque la CIA attacca non solo in Donbass ma anche a Washington. Obiettivo è il presidente Donald Trump.

Secondo segnale. Michael Moore, esponente tra i più esagitati della canea liberal-liberista promossa dell'élite clintoniana, proclama in una trasmissione tv che "il nostro presidente è Obama". Tra le ovazioni di Hollywood, e di Google, Facebook, Yahoo, Twitter etc. E di tutto il mainstream occidentale. Tecnicamente è una dichiarazione eversiva. E non sarebbe inammissibile (come opinione) se contemporaneamente forze potenti, che hanno organizzato rivoluzioni colorate in tutto il mondo non stessero facendo la stessa cosa negli Stati Uniti, con propaggini a Londra, Berlino e altrove.

Terzo segnale. L'ex presidente Barack Obama rompe tutte le consolidate convenzioni americane e critica duramente, apertamente, il suo successore. Si mette a capo degli sconfitti. Che tutto fanno fuorché restare immobili.

Quarto segnale. Le più importanti agenzie di spionaggio americane tengono sotto controllo il generale Michael Flynn (per le sue telefonate con l'ambasciatore russo). E lo rendono noto. Ma Flynn è l'uomo che Trump ha scelto per riorganizzare tutti i servizi di sicurezza degli Stati Uniti. Dovrebbe essere lui al comando. Cioè cruciali agenzie dello Stato americano si coalizzano contro l'Amministrazione legalmente in carica. Questo è un atto eversivo vero e proprio.

Quinto segnale. I servizi segreti USA e NATO stanno riarmando i tagliagole in Siria e Iraq. I soldi sauditi e del Qatar sono in movimento vorticoso.

Conclusione: da qui alla fine di aprile, cioè da qui alla fine dei cento giorni di Trump, sono da attendersi colpi. Non solo colpi di scena.


Fonte: megachip.globalist.it

Condividi l'articolo:

Potrebbe interessarti anche ...

Houston: We Have a Problem

HOUSTON: WE HAVE A PROBLEM fonte: bora.la    Gli Stati Uniti sarebbero arrivati sulla luna grazie al programma spaziale jugoslavo, ceduto agli americani da Tito nel marzo del...

IL FINANCIAL TIMES: COSA ACCADE ALL’EDIFICIO 7? di Maurizio Blondet

La domanda è vecchia, vecchissima. La novità è che, sette anni dopo l’11 settembre 2001, se la pone il Financial Times. L’evento è storico,...

“Effetto Google”: La dipendenza che riporta indietro di decenni

Roma, 17 mag – In un mondo in cui la tecnologia la fa da padrona, ogni giorno siamo sommersi da una mole di informazioni...

La scomparsa di Mario Pincherle

LA SCOMPARSA DI MARIO PINCHERLE di Gian Marco Bragadin fonte: www.melchisedek.it Ha lasciato il corpo uno dei pochi italiani davvero straordinari che ho conosciuto: Mario Pincherle Negli anni passati...

Abbonati a Nexus

Eventi Nexus

Nessun evento futuro al momento.

Eventi Segnalati

Iscriviti alla Newsletter

Rimani sempre aggiornato sul mondo Nexus.

Conferma la tua iscrizione tramite la mail che riceverai.

Sostieni Nexus Edizioni

spot_img

YouTube