Ago, filo e marmellata
di Maria Grazia E. Roselli
Una volta se “sbagliavi” qualcosa a scuola ti punivano in una maniera che oggi riteniamo barbara.


Per questo, col tempo, si passò a punizioni meno umilianti ma si iniziò, anche, a fidarsi maggiormente del protocollo (chi è che disturba sempre?):
–Bianchi e Rossi fuori dalla porta!
–Prof, Rossi oggi è assente!
Per evitare ingiustizie [palesi] col passaggio dalla classe scolastica alla classe politica il protocollo venne aggiornato: da chi disturba? a chi Mi disturba? [fu aggiornato da Mi] e la punizione [ad alto livello internazionale] cambiò nome e divenne Sanzione.
Sanzioni… ne sentiamo parlare ogni giorno1 e, non potendole guardare tutte, perché sono tantissime e di diversa natura2 ci dedicheremo solo alla reginetta 2024 [pare che, grazie a raccomandazioni della UE, abbia retto la corona anche nel 2025]:
La Russia.

Quello che possiamo notare dal grafico è che dopo l’Operazione Speciale in Ucraina del Febbraio 2022 la Russia ha sorpassato l’Iran classificandosi al primo posto [con uno stacco, negli anni a venire, da record dei primati].
Possiamo rilevare il netto stacco anche dal grafico ISPI del 9 Marzo 2022 (meno di 2 anni prima).

Poiché le motivazioni dell’Operazione Speciale sono ben documentate in internet, ci dedicheremo solo a cercare di capire cosa sono le sanzioni e come funzionano.
Come abbiamo visto le sanzioni sono di diversa natura e anche se ci dedicheremo alle sanzioni finanziarie, nella accezione dei sistemi di pagamento, (venuti alla ribalta con la guerra Russo-Ucraina), si dovrà tenere presente che l’applicazione di sanzioni sul piano economico, costituiscono un’arma strategica cruciale, meno appariscente ma non meno distruttiva delle armi belliche, ed è ciò che ha fatto dichiarare a Woodrom Wilson, più di un secolo fa:

“Applicate questo rimedio economico, pacifico, silenzioso e mortale e non ci sarà bisogno della forza”.3
Iniziando da un po’ prima, (per comprendere meglio la situazione) possiamo considerare la caduta del muro di Berlino come la massima manifestazione di globalizzazione economica:
la libertà incondizionata di flussi di merci e capitali a livello globale.
Contemporaneamente potremmo considerare la guerra Russia-Ucraina come l’avvio di un nuovo periodo di de-globalizzazione.4
L’espressione friend-shoring [semplifichiamo in: “commerciare” con gli amici] appare la manifestazione più esplicita di una disconnessione dei mercati che vede, però, nella guerra in Ucraina più che l’inizio, la conclusione di una fase cominciata molto tempo prima.5
Una sanzione Efficace Efficiente ed Economica (oltre che veloce), che ha dato ottimi risultati in passato (vedi Iran 2012) è l’esclusione dai pagamenti tramite SWIFT. 6
L’esclusione della Russia dal sistema di pagamenti internazionale SWIFT rappresenta una delle questioni più dibattute nel contesto delle relazioni internazionali degli ultimi anni.
Lo SWIFT, (The Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication) è il principale sistema di comunicazione e scambio di informazioni finanziarie tra banche e istituti di credito a livello globale [A Febbraio 2022, il sistema SWIFT conta più di 11.000 istituzioni partecipanti e una media di 42 milioni di messaggi al giorno].
Nel 2014, a seguito dell’annessione della Crimea da parte della Russia, i Paesi occidentali hanno adottato una serie di sanzioni economiche contro il governo russo, tra cui l’ipotesi di esclusione del paese dal sistema SWIFT.
L’argomento ha diviso l’opinione pubblica e gli esperti del settore finanziario, suscitando anche preoccupazioni riguardo alle possibili conseguenze sulle relazioni internazionali e sul mercato finanziario globale, ma…
EU Cuts Seven Russian Banks From SWIFT, Bans RT And Sputnik7
1º marzo 2022
L’Unione europea, il Regno Unito, il Canada e gli Stati Uniti hanno infine deciso di rimuovere sette banche russe dal sistema di messaggistica SWIFT:
Bank Otkritie
Novikombank
Promsvyazbank
Bank Rossija
Sovcombank
VEB
VTB
Tuttavia gli ambasciatori dell’UE hanno deciso di non imporre restrizioni alla banca più importante del paese, Sberbank, che è in parte di proprietà del gigante del gas russo Gazprom. Anche Gazprombank non ha subito sanzioni. 8
Sberbank Leaves European Market Amid Sanctions Against Russia Over Ukraine Invasion 9
“Tagliare fuori le banche – ha spiegato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – impedirà (alle banche russe, ndr) di condurre la maggior parte delle loro transazioni finanziarie in tutto il mondo e bloccherà efficacemente le esportazioni e le importazioni russe.
Inoltre, con questo blocco, “impediremo a Putin di usare il suo tesoro per la guerra. Paralizzeremo le attività della banca centrale russa.
Questo bloccherà le sue transazioni. E renderà impossibile per la banca centrale liquidare i suoi beni“, ha aggiunto von der Leyen. 10
Ma non tutti condividono l’ottimismo di Ursula:
Dario Prestigiacomo (il 27 Febbraio 2022) scrive:
“Cos’è il sistema Swift e perché escludere la Russia potrebbe essere un boomerang”
L’Ucraina chiede a Usa e Europa di attuare la “sanzione delle sanzioni”. Ma secondo alcuni rischia di avvantaggiare la Cina, a scapito dell’Occidente e del dollaro.
Tagliare Mosca fuori dallo Swift non colpirebbe solo l’economia russa, ma anche gli interscambi commerciali tra Russia e Occidente.
I Paesi Ue, tra cui Germania, Olanda e Italia, sono tra quelli più esposti.
C’è innanzitutto l’interscambio su gas naturale e petrolio, che potrebbe venire se non bloccato, di sicuro seriamente compromesso, con effetti a catena per tutti, anche per gli Stati Uniti, spiega Politico, visto che innescherebbe un aumento dei prezzi con effetti a catena su tutta l’economia occidentale, secondo diversi analisti.
Altri analisti, pur concordando sull’aumento dei prezzi nell’immediato, sostengono che alla lunga Usa e Europa riuscirebbero a contenere l’inflazione aumentando gli approvvigionamenti da altre fonti. Quale che sia l’analisi più corretta, non è un caso che proprio il settore dell’energia potrebbe venire “salvato” dal bando Swift. 10
Sempre nel 2022 Brancaccio e Califano al capitolo: Sanzioni: conseguenza o causa della guerra, (La guerra capitalista) in relazione all’uso di esclusione dallo Swift come sanzione nel confronto dei paesi “non amici” evidenziano:
“Del resto, basterebbe volgere lo sguardo indietro nel tempo per notare che tutto era stato ampliamente annunciato. A proposito delle sanzioni finanziarie, già nel 2014 l’Economist avvertiva: “Un altro rischio è che usare il sistema SWIFT in questo modo possa portare alla creazione di un rivale. La banca centrale russa sta lavorando preventivamente per sviluppare una rete alternativa; anche la Cina ha mostrato interesse a spostare il baricentro finanziario mondiale verso est” (The Economist, 2014). 11
Ugualmente (8 Aprile 2022) in “La Balcanizzazione dei sistemi di pagamento”, A. Rigoni riporta:
La criticità delle informazioni processate da SWIFT per il funzionamento dell’economia globale ha spesso trasformato questo strumento in un’arma strategica nelle mani degli Stati, finalizzata a raccogliere dati e monitorare illeciti finanziari, come ad esempio prevede il Terrorism Finance Tracking Program statunitense finalizzato a rintracciare la rete di finanziamento dei fondamentalisti islamici dopo l’11 Settembre, o ancora come vettore per applicare sanzioni finanziarie nei confronti di Stati nazionali.
A causa di questo fenomeno denominato “Weaponization of Finance”, [militarizzazione della finanza] nel tempo si è assistito alla nascita di soluzioni alternative rispetto a SWIFT. 12
Meno di un anno dopo Valerio Fabbri (29-01-2023) insiste:
Le sanzioni economiche imposte dal blocco occidentale alla Russia si stanno rivelando un’arma a doppio taglio, [..] Un effetto indiretto è da ricercare nella affermazione della moneta cinese, il renminbi (o yuan), come valuta internazionale al fianco delle altre valute tradizionalmente forti. E la collaborazione fra Cina e Russia ha dato i suoi frutti, almeno parziali, anche in questo ambito, poiché dopo l’esclusione della Russia dalla Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (SWIFT) Pechino ha permesso a Mosca di eseguire una serie di transazioni e pagamenti internazionali in yuan, spalancando così le porte alla moneta cinese come valuta internazionale. [..] La Russia ha cercato di trovare modi per ridurre al minimo il morso delle sanzioni, ma il ragionamento fatto sulla valuta cinese da parte di Mosca non è solo economico, ma anche, se non soprattutto, geo-politico. Le imprese russe stanno utilizzando lo yuan per regolare la maggior parte del loro commercio internazionale, con l’implicito effetto di rafforzare la valuta cinese, presa in prestito con più facilità e disinvoltura di quanto non accada con il dollaro, contribuendo a internazionalizzare il renminbi a un ritmo più veloce di quanto si potesse sperare poco più di un anno fa. 13
E sempre meno di un anno dopo (13 -01-2023 Filippo Fasulo e Roberto Italia, riportano:
Il 2022 verrà ricordato come un anno spartiacque per la storia moderna della Russia. In guerra con l’Ucraina a suon di bombe e missili, in guerra con l’Occidente a suon di sanzioni, Mosca ha cercato di resistere su entrambi i fronti. Ma [tolto per clemenza] la tenuta del sistema economico russo è il risultato di una resilienza inaspettata. Ne è testimone il valore del surplus cumulato della bilancia di beni e servizi da gennaio a novembre 2022, pari a 269,8 miliardi di dollari e in crescita dell’85,4% su base annua. [..]. 14
Abbiamo visto diversi punti di vista [tanti e non uguali, a quelli della presidente della Commissione europea], ora, per poter trarre delle conclusioni più coincidenti sugli effetti e le conseguenze della estromissione della Russia dallo SWIFT vediamo alcuni casi di scollegamento dal sistema internazionale di pagamento Swift.
Sistema Swift: una strategica arma bellica?
Analizzando il recente passato, quattro casi emergono come particolarmente significativi per comprendere gli effetti del sistema dei pagamenti come strumento di potere nell’ambito dell’egemonia statunitense.15
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Il primo caso riguarda l’Iran, il cui sistema bancario nazionale è stato scollegato dal sistema internazionale di pagamenti a seguito delle pressioni provenienti dagli Stati Uniti e dall’Europa. Nel febbraio e nel marzo del 2012, il Comitato bancario del Senato degli Stati Uniti e l’Unione Europea comunicarono a SWIFT che attraverso la sua piattaforma venivano trasferite risorse destinate al finanziamento del programma nucleare iraniano. Di conseguenza, per evitare sanzioni, SWIFT avrebbe dovuto disconnettere tutti gli intermediari bancari coinvolti dal suo sistema (Farrell e Newman, 2019). L’obiettivo di tale provvedimento era rendere più difficile per lo Stato, le imprese e i cittadini iraniani effettuare pagamenti internazionali, inclusi quelli di natura commerciale. Questo blocco è rimasto attivo fino al 2015, quando l’Iran ha accettato di interrompere lo sviluppo del proprio programma nucleare. Tuttavia, nel 2018, nonostante l’Iran non abbia violato i termini degli accordi, gli Stati Uniti hanno unilateralmente reimpostato le sanzioni, portando a un nuovo isolamento del sistema bancario iraniano. In contrasto con la politica americana, l’Unione Europea ha sviluppato un sistema di pagamenti analogo a SWIFT chiamato INSTEX (Instrument in Support of Trade Exchanges) al fine di incentivare e facilitare il commercio tra l’Iran e l’Europa. Sebbene INSTEX e l’agenzia iraniana STFT (Special Trade and Finance Instrument) che ne gestisce i flussi finanziari siano attivi dal 2019, finora sono state registrate solo transazioni effettuate dai governi di Francia, Germania e Regno Unito nel contesto di programmi di aiuto legati alla pandemia di Covid.
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Il caso russo è emblematico da questo punto di vista. A seguito delle sanzioni del 2014, alcune banche russe sono state inserite dagli Stati Uniti nella lista nera. Visa e MasterCard hanno subito sospeso i servizi verso tali banche. In risposta, la banca centrale russa ha sviluppato un proprio sistema di pagamento, Mir, che intermedia circa il 25% di tutte le transazioni nazionali con carta. Tale risultato è stato possibile grazie agli interventi governativi che hanno imposto il pagamento di pensioni e stipendi dei dipendenti pubblici con carte Mir. Nonostante la rapida diffusione all’interno dei confini nazionali, Mir è difficilmente utilizzabile all’estero se non in Armenia, Ossezia meridionale e Abkhazia. Recentemente, però, grazie alla cooperazione con il sistema Maestro e la cinese Unionpay, gli utenti di Mir hanno la possibilità di eseguire transazioni in contesti più ampi. 16 Inoltre il Cremlino ha ritenuto di vitale importanza l’approfondimento delle relazioni con lo yuan, considerato in questa fase un partner commerciale economicamente forte e la cui moneta è in grado di essere scambiata per attenuare la volatilità e le pressioni sul rublo. Ed è così che la filiale di Mosca della Banca industriale e commerciale della Cina (ICBC), la più grande banca del mondo di proprietà statale, con 203 filiali all’estero, una delle quali anche a Milano, ha aumentato il proprio ruolo nel regolamento delle transazioni finanziarie denominate in yuan tra Cina e Russia, essendo la stessa collegata sia ai pagamenti interbancari transfrontalieri cinesi System (CIPS) che a quello russo SPFS2.
Negli ultimi 10 mesi (del 2022), il totale attivo della filiale di Mosca di ICBC è aumentato di oltre il 200% e i depositi dei clienti del 290%. Inoltre, quasi 48 istituti finanziari hanno aperto un conto presso l’ICBC di Mosca durante questo periodo. 17
Ma come è possibile che le banche di uno Stato possano venire escluse dal sistema SWIFT?
Il voto degli azionisti può costringere il consiglio di amministrazione a intraprendere tale azione.
Sebbene le banche statunitensi siano solo azioniste di minoranza dell’organizzazione, altre banche, temendo sanzioni secondarie, potrebbero schierarsi con gli Stati Uniti.
Washington potrebbe fare pressione sul governo del Belgio, dove SWIFT ha sede, affinché applichi le sanzioni statunitensi.
Il governo statunitense potrebbe anche imporre la conformità di SWIFT alle sanzioni come condizione per continuare a trattare con le banche statunitensi o addirittura sanzionare direttamente SWIFT, anche se la minaccia di isolare l’organizzazione potrebbe non essere credibile, viste le notevoli perturbazioni finanziarie che ne deriverebbero.
Nel 2012, il Congresso ha proposto sanzioni contro SWIFT se non avesse rimosso le istituzioni finanziarie iraniane dal suo sistema; in quel caso, non sono state imposte sanzioni dirette perché l’organizzazione ha intrapreso l’azione richiesta. 18
Il sistema dei pagamenti si è rivelato immediatamente uno strumento bellico estremamente efficace per garantire l’attuazione delle sanzioni: è sufficiente sospendere il codice SWIFT di un individuo, di un’impresa o anche di un intero Paese per impedire a chiunque di effettuare pagamenti verso il beneficiario identificato da quel codice.
Infatti, il suo utilizzo consente di bloccare anche gli intermediari che, in violazione delle sanzioni, effettuino transazioni con o per conto dei soggetti colpiti, creando in tal modo un forte incentivo al rispetto delle sanzioni da parte di tutte le controparti.
Come mostra il caso di BNP Paribas che, nel 2014, avendo ammesso di aver eseguito migliaia di transazioni che coinvolgevano Paesi inseriti nella lista nera americana, ha accettato di pagare una multa di 8,9 miliardi di dollari ed è stata costretta a sospendere le sue operazioni di clearing in dollari a New York per un anno.
3. Nell’agosto 2017, l’amministrazione Trump ha intensificato le sanzioni contro un altro paese, il Venezuela, in risposta a presunti comportamenti antidemocratici e violazioni dei diritti umani da parte del governo, delle imprese e delle attività statali.
Questi eventi evidenziano come le sanzioni finanziarie e il controllo del sistema dei pagamenti possano essere utilizzati come strumenti di pressione politica ed economica.
Inoltre, dimostrano anche che le alternative criptovalutarie proposte dai governi possono incontrare notevoli ostacoli e difficoltà nell’eludere tali sanzioni.
Queste dinamiche sollevano importanti questioni sulla sovranità finanziaria dei paesi e sulle implicazioni filosofiche riguardanti la centralizzazione del potere monetario e finanziario.
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Il caso della Turchia.
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A causa delle tensioni politiche legate al conflitto siriano, alle relazioni commerciali con la Russia e alle violazioni dei diritti umani, il governo degli Stati Uniti ha imposto pacchetti di sanzioni contro individui e entità turche. Tuttavia, queste sanzioni non hanno coinvolto il sistema finanziario e dei pagamenti.
Nonostante ciò, il governo turco ha contestato più volte il ruolo di pressione e controllo esercitato dal dollaro sul resto del mondo, sostenendo l’uso dell’oro come strumento immune da ricatti politici americani (Golubova, 2018; Reid, 2018). Allo stesso modo della Russia, la banca centrale turca detiene una quota significativa di riserve in oro (Banca Centrale Turca, 2022).
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Negli ultimi dieci anni, gli Stati Uniti hanno adottato ulteriori sanzioni economiche nei confronti di altri paesi come l’Afghanistan e la Corea del Nord. Prima dell’invasione russa dell’Ucraina, le sanzioni avevano dimostrato non solo la propria efficacia, ma anche la capacità di reazione da parte dei paesi colpiti.
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(con: Iman Bayou)
Mentre alcuni paesi cercano alternative come l’uso dell’oro per proteggere la propria economia dalle pressioni finanziarie americane, altri si confrontano con le conseguenze delle sanzioni e cercano modi per reagire e mitigare gli effetti negativi.
A partire dall’anno 2001 gli Stati Uniti hanno utilizzato con frequenza crescente pacchetti di sanzioni finanziarie verso persone, imprese e paesi ostili. 20
Questo comportamento ha portato diversi paesi a cercare delle vie alternative per aggirare le sanzioni e uno dei sistemi di pagamento [alternativi] emerso è il sistema CIPS cinese.
I sistemi CIPS possono diventare un’alternativa al metodo di pagamento SWIFT, e un’opportunità per la Cina di internazionalizzare la sua valuta?
Passi condivisi verso la de-dollarizzazione?
Il sistema di pagamento CIPS (Cross-Border Interbank Payment System), amministrato dalla Banca Popolare Cinese, viene deciso nel 2012, e diventa effettivo nel 2015, per incoraggiare l’uso internazionale dello yuan ma anche per offrire un uso alternativo al sistema occidentale di pagamento SWIFT, diventando una alternativa di grande interesse a causa dell’uso sanzionatorio del sistema Swift da parte degli USA che limitava l’uso del dollaro da parte dei sanzionati. 21
Del resto, [come riportano Fantacci, Gobbi e Luciani in Bene pubblico globale o arma finanziaria L’egemonia del dollaro alla prova delle sanzioni], che la moneta possa avere una valenza non soltanto economica ma anche politica è confermato anche dalla storia recente delle relazioni internazionali.
A partire dagli anni 2000 gli Stati Uniti hanno utilizzato con frequenza crescente pacchetti di sanzioni finanziarie verso persone, imprese e paesi ostili.
Come osservato nel 2016 dal Segretario al Tesoro americano Jack Lew, l’aumento del rischio politico associato a tale condotta potrebbe compromettere irrimediabilmente il ruolo del dollaro come moneta internazionale.
Se il dollaro fosse percepito dagli operatori economici esclusivamente come il “braccio armato” della politica egemonica degli Stati Uniti, la migrazione verso altre valute potrebbe essere inevitabile (Lew, 2016; Farrell e Newman, 2019). 22
Ciò che è interessante rilevare nel sistema di pagamento CIPS, non è tanto la sua rilevanza “quantitativa” comunque nettamente inferiore al sistema SWIFT, quanto invece la velocità del processo di sviluppo dello stesso:
Nei grafici seguenti possiamo notare la crescita del numero delle transazioni dalla sua nascita al 2020 ma soprattutto la crescita dell’ultimo anno (2020-2021).

Use of China’s yuan-based Cross-border International Payments System (CIPS) has grown rapidly since it was launched in late 2015.
Se consideriamo la crescita nell’uso dei sistemi di pagamenti cinesi prima della esclusione della Russia dal sistema Swift, possiamo ipotizzare che le previsioni della necessità di un lungo periodo di tempo per permettere al sistema CIPS di raggiungere la mole di transazioni del sistema Swift, potrebbero venire disattese.
Come abbiamo visto l’uso dell’esclusione dai sistemi di pagamento, come arma sanzionatoria da parte degli USA non è una cosa nuova e forse il successo ottenuto con l’Iran nel 2012 ha portato a pensare di ottenere lo stesso risultato nei confronti della Russia dieci anni dopo.
Ma come scrive Fabbri in Geopolitica.it:
Il regolamento del commercio bilaterale russo-cinese in dollari è diminuito da quasi il 100% nel 2013 a circa il 15% lo scorso anno. Tenendo in considerazione l’efficacia del renminbi nel regolare i pagamenti internazionali, la Russia è diventata una delle prime 15 economie commerciali in yuan del mondo per la prima volta nel 2022. Un’àncora di salvezza per la Russia, colpita dalle sanzioni, ma anche un’affermazione importante per la Cina, che alla fine del 2021 aveva firmato separatamente accordi bilaterali di regolamento valutario con Vietnam, Indonesia e Cambogia, nonché accordi di scambio di valuta con Indonesia, Malesia, Singapore e Thailandia, rendendola la quinta valuta più scambiata al mondo. 23
La rottura degli equilibri economici globali esacerbati dalla guerra Russo-Ucraina sembra mettere violentemente in luce la competizione per il primato internazionale, in atto da lungo periodo, tra Cina e Usa:
da un lato la centralità americana che si fonda sul ruolo globale del dollaro, e dall’altro l’azione in atto, da anni, da parte della Cina per internazionalizzare la propria moneta.
Se la esclusione della Russia dalle transazioni internazionali attraverso il sistema SWIFT, ha fomentato dei dubbi, (nei paesi che un domani potrebbero trovarsi nella “lista nera” degli USA), sulla sicurezza del dollaro come mezzo di pagamento, la congelazione degli assets, che vedremo più avanti, ha ulteriormente spinto verso nuove fonti anche per quanto riguarda la riserva di valore e, come riportano F. Fasulo e R. Italia, ha fatto muovere i primi passi allo yuan anche nei confronti dell’unità di conto:
“Tuttavia, le vicende belliche del 2022 e l’uso geoeconomico delle sanzioni finanziarie hanno creato le condizioni per un rafforzamento dell’utilizzo della moneta cinese come valuta di riserva alternativa al dollaro. Per esempio Cina e Arabia Saudita, in occasione della storica visita di Xi Jinping nel Golfo a dicembre, hanno dichiarato di essere al lavoro per effettuare gli scambi di gas e petrolio in valuta cinese tantoché si parla ora della creazione di un sistema di petro-yuan”. 24
Ciò che possiamo riconoscere come spinta finale, verso un’alternativa al sistema di pagamento Swift, ma allo stesso tempo come internazionalizzazione della moneta cinese da una parte e la messa in discussione del dollaro come moneta egemone, dall’altra, non solo come mezzo di scambio 25 ma anche come riserva di valore, è stato il congelamento degli assets russi.
Gli Stati Uniti e il Canada hanno inoltre sanzionato direttamente Sberbank, la più grande banca russa, che si è trovata disconnessa completamente dal sistema finanziario americano e con tutti i propri asset congelati in Canada. Il congelamento degli asset ha coinvolto anche Banca VTB, la seconda banca russa.
In generale, seppur con differenze tra paese e paese, le banche escluse da SWIFT sono state oggetto di sanzioni per quanto riguarda la capacità di emettere azioni e obbligazioni, di svolgere la propria attività ordinaria e di disporre dei propri asset. Il fine delle sanzioni è quello di indebolire l’economia russa limitandone l’accesso alle fonti di finanziamento internazionali oltre che la capacità di liquidare asset mobiliari e immobiliari all’estero.
La sanzione più rilevante adottata contro la Russia è quella che impedisce alla banca centrale di utilizzare le proprie riserve denominate nelle valute dei paesi occidentali (dollaro, euro, sterlina). In effetti, è la prima volta che un simile provvedimento è adottato contro un paese del G20. L’ammontare delle riserve della banca centrale russa a gennaio del 2022 era stimato intorno a 630 miliardi di dollari (Central Bank of Russia, 2022[..]Un ulteriore effetto delle sanzioni di portata sistemica è quello che riguarda il pagamento delle rate del debito pubblico russo in dollari. Il paradosso è che, nonostante il governo russo dichiari di essere solvibile, la scarsa disponibilità di dollari dovuta alle sanzioni e l’impossibilità degli intermediari finanziari occidentali di effettuare transazioni per conto del governo russo rischiano di rendere impossibile alla Federazione russa di pagare i propri creditori. 25a
Posizione delle riserve valutarie e delle attività in oro della Banca di Russia giugno 2021

Composizione delle attività della Banca di Russia in valuta estera e oro a giugno 2021

“il congelamento degli asset detenuti in dollari di individui ed entità russe e delle riserve in dollari della Banca Centrale Russa possono rappresentare un vulnus alla credibilità del dollaro come moneta di riserva: che riserva di valore può mai essere un asset che può essere reso indisponibile a discrezione dell’emittente? In altre parole, l’uso del dollaro come arma indebolisce la funzione di riserva di valore.” 27
Anche se quasi tutti gli autori rilevano che il sistema Swift e l’uso del dollaro, nelle transazioni internazionali, rimangono egemoni, tanto nei confronti dell’uso di altre monete che dei nuovi sistemi di pagamento incluso il CIPS, non si può negare, altrimenti, che:
“Il re dollaro sta affrontando una rivolta” (Bloomberg).
In The Weaponisation of Finance and the Risk of Global Economic Fragmentation. Nicola Bilotta evidenzia:
“La decisione degli Stati Uniti e dell’Europa di scollegare alcune banche russe dalla Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (SWIFT) e di congelare le riserve estere della Russia potrebbe avere effetti significativi a lungo termine sul sistema monetario internazionale. Mentre le trasformazioni in questo sistema sono state storicamente lente a concretizzarsi, l’ambito e il range delle sanzioni recentemente impiegate catalizzeranno probabilmente una spinta globale alla diversificazione rispetto al sistema finanziario globale incentrato sul dollaro USA. [..] Nell’ultima riunione dei ministri delle finanze del G20, il ministro delle finanze cinese Liu Kun ha fortemente criticato la “politicizzazione” dell’economia globale, avvertendo che tali mosse potrebbero minare la cooperazione economica internazionale”.
Ma più avanti prende atto, così come evidenziato da altri autori, 28 che ancora prima della guerra in Ucraina la Rivolta al dollaro, aveva già fatto la sua comparsa:
“I dibattiti sul dominio internazionale del dollaro USA non sono una novità. Anche prima della guerra in Ucraina, era ampiamente riconosciuto che l’attuale regime monetario globale forniva agli Stati Uniti un baluardo estremamente efficiente per sfruttare e imporre la propria politica estera a livello internazionale [..]Il Fondo monetario internazionale (Fmi), ad esempio, ha già riferito che alcuni paesi stanno rinegoziando la valuta utilizzata per regolare i propri accordi commerciali alla luce delle sanzioni applicate alla Russia. [..] In effetti, le riserve estere in dollari statunitensi sono diminuite a livello globale da circa il 70 per cento all’inizio degli anni 2000 al 59 per cento nel terzo trimestre del 2021 [..] Secondo un recente studio del FMI , un quarto di questo spostamento è stato assegnato allo yuan mentre tre quarti alle valute dei paesi più piccoli. Pertanto, le banche centrali hanno implementato una strategia di diversificazione del portafoglio guidata dalle forze di mercato. In questo contesto, la recente arma del dollaro USA potrebbe accelerare questo processo di diversificazione in corso, una tendenza che potrebbe essere ulteriormente incentivata da una strategia di “gestione del rischio”.29
Composizione valutaria delle riserve valutarie globali 1999–2021 (in percentuale)
Quasi a convalida, a Dicembre Market Screener scrive:
“Le riserve di valuta estera della Cina sono aumentate più del previsto a novembre, secondo i dati della banca centrale, mentre il dollaro si è indebolito rispetto alle altre principali valute. [..]. Lo yuan è aumentato di circa il 3% rispetto al dollaro a novembre, mentre il dollaro il mese scorso è sceso del 5,1% rispetto ad un paniere di altre valute principali. Il valore delle riserve auree della Cina è salito a 111,65 miliardi di dollari alla fine di novembre, da 102,67 miliardi di dollari alla fine di ottobre”. 30
Abbiamo osservato come le sanzioni economico-finanziarie passate e presenti da parte degli Usa e dei paesi alleati, alla Russia e ad altri paesi, abbiano, a diversi livelli, iniziato un processo di messa in dubbio prima e messa in opera poi di un allontanamento, di molti paesi dal dollaro.
Dopo più di 50 anni la narrazione degli Stati Uniti come alfieri della promozione del libero mercato è venuta meno, e non più in grado di offuscare l’inconsistenza del valore di una moneta, non più convertibile in “oro”.
Come abbiamo visto i tentativi di “rivolta” al dollaro sono iniziati (e in parte falliti) diversi anni fa, ma ciò che ha “autorizzato”, anche a livello etico, la ricerca di alternative è stato il congelamento degli assets russi, soprattutto nell’accezione di dollari e oro.
Come si è potuto osservare, tanto il sistema SWIFT che l’egemonia del dollaro ai tre livelli di unità di conto, mezzo di pagamento e strumento di riserva, sembrano tenere nonostante le sanzioni. 31
Se però rapportiamo i cambiamenti al tempo nel quale si stanno attivando, [e prendiamo atto della velocità] possiamo ipotizzare una realtà molto diversa.
Quello che ho capito, da quanto esposto, è che mentre prima delle sanzioni alla Russia, lo stato d’animo dei vari paesi partecipanti ai sistemi di pagamento Swift e all’uso del dollaro come moneta egemone era:
Io speriamo che me la cavo,
dopo le sanzioni alla Russia [esclusione dai pagamenti SWIFT e congelamento degli assets (titoli del tesoro, soldi etc.)] hanno cominciato a pensare:
e se un domani gli stessi sul culo io?
ha collaborato: Silvia Matricardi
1 Adottato il 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia
Il 20 maggio 2025 la Commissione europea ha adottato il 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia, con nuove restrizioni.
Adottato il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia
Il 18 luglio 2025 l’UE ha adottato il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia,
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3 La guerra dei sistemi di pagamento, Fantacci, Gobbi
4 “Come il crollo del Muro di Berlino è considerato simbolicamente l’inizio della fase precedente, l’invasione russa dell’Ucraina sarebbe il simbolo e l’elemento scatenante di questa nuova epoca”. La guerra capitalista, E. Brancaccio, R. Giammetti, S. Lucarelli, Mimesis Edizioni, Mi 2022, p.200.
5 “[..] la simbolica conclusione di una fase cominciata molto tempo addietro, di de-globalizzazione già manifesta e di preparazione della guerra capitalista in senso stretto. Una guerra che vede contrapposte non banalmente l’Ucraina e la Russia, ma più in generale i blocchi di Stati ruotanti intorno alle economie statunitense e cinese, rispettivamente debitrice e creditrice del mondo”. La guerra capitalista, Cit. p. 200.
6 Come funziona lo SWIFT (Iman Bayou)
Nel 1973, 239 banche di 15 paesi si riunirono per risolvere un problema comune: come comunicare i pagamenti transfrontalieri. Le banche formarono una cooperativa di utilità, la Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, con sede in Belgio. Swift è entrato in funzione con i suoi servizi di messaggistica nel 1977, sostituendo la tecnologia Telex allora molto diffusa, ed è rapidamente diventato il partner globale affidabile e fidato per le istituzioni di tutto il mondo. I componenti principali dei servizi originali comprendevano una piattaforma di messaggistica, un sistema informatico per convalidare e instradare i messaggi e una serie di standard per i messaggi. Gli standard sono stati sviluppati per consentire una comprensione comune dei dati al di là dei confini linguistici e dei sistemi e per permettere la trasmissione, la ricezione e l’elaborazione automatica e senza soluzione di continuità delle comunicazioni scambiate tra gli utenti. (https://www.swift.com/about-us/history)
Il sistema di messaggistica finanziaria della Swift funziona attraverso una rete sicura che consente alle banche e alle istituzioni finanziarie di inviare e ricevere istruzioni di pagamento in modo affidabile ed efficiente. Ecco una panoramica del funzionamento del sistema Swift:
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Creazione e invio del messaggio: Il messaggio di pagamento viene creato dall’emittente utilizzando un formato standardizzato che comprende informazioni come l’importo del pagamento, le informazioni sul beneficiario e le istruzioni di trasferimento. Il messaggio viene quindi inviato al sistema Swift utilizzando una connessione sicura.
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Routing del messaggio: Il sistema Swift invia il messaggio al destinatario attraverso una serie di “hop” (salti) tra diverse istituzioni finanziarie che agiscono come nodi intermedi. Questo processo avviene in modo rapido e sicuro grazie a un sistema di crittografia e autenticazione dei messaggi.
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Ricezione del messaggio: Il destinatario riceve il messaggio di pagamento e può elaborare la transazione. Se necessario, il destinatario può inviare una conferma di ricezione al mittente attraverso il sistema Swift.
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Elaborazione del pagamento: La banca del destinatario elabora la transazione e trasferisce i fondi al beneficiario. Questo processo può richiedere alcune ore o giorni, a seconda della valuta e del paese coinvolti.
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Conferma del pagamento: Una volta che il pagamento è stato elaborato con successo, il mittente e il destinatario ricevono una notifica di conferma attraverso il sistema Swift.
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7 https://www.rferl.org/a/eu-swift-russian-banks/31732511.html
8 https://it.wikipedia.org/wiki/Disconnessione_della_Russia_da_SWIFT
10 Cos’è il sistema Swift e perché escludere la Russia potrebbe essere un boomerang © Today
11 La guerra capitalista– Cit., pp.213-214
12 https://www.ispionline.it/it?s=la+balcanizzazione+dei+sistemi+di+pagamento
13 L’esclusione della Russia da SWIFT è un’opportunità per la Cina di internazionalizzare la sua valuta
15 Tecnicamente, il sistema SWIFT è un sistema neutrale, nel senso che il criterio di governance dovrebbe garantire una rappresentazione più o meno equilibrata con un limite massimo di due direttori per ogni nazione partecipante.
In pratica, più del 40% dei pagamenti tramite SWIFT avviene in dollari, circa il 35% in euro e il 7% in sterlina britannica.
I server di SWIFT si trovano anch’essi in USA, Olanda e Belgio. Il dollaro è anche usato per quotare circa due terzi dei prodotti finanziari globali e costituisce circa il 65% dei depositi di valuta straniera globale.
Per queste ragioni, gli Stati Uniti e l’Europa si trovano nella condizione di poter monitorare i pagamenti in dollari o euro, avendo la possibilità di bloccare ed effettivamente tagliare fuori dal sistema monetario internazionale le istituzioni finanziarie sanzionate.
16 https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/la-guerra-dei-sistemi-di-pagamento-33401
17 L’esclusione della Russia da SWIFT è un’opportunità per la Cina di internazionalizzare la sua valuta. GEOPOLITICA.INFO
18 Sanctions, SWIFT, and China’s Cross-Border Interbank Payments System, Barry Eichengreen
19 Il Petro è una valuta del Venezuela. Una CBDC, o valuta puramente digitale emessa da una banca centrale e che utilizza alcuni aspetti della tecnologia Blockchain. È il pioniere in questo senso in tutto il mondo la cui creazione sovrana ha posto il Venezuela all’epicentro dell’innovazione in questo tipo di tecnologia. Questa valuta digitale prende il nome dalla più grande ricchezza di questo paese: il petrolio. [..] Gli obiettivi che hanno portato alla creazione del Petro sono piuttosto complessi e diversificati. La verità è che ci sono diverse componenti, ma le più importanti sono le seguenti:
Una componente ideologica
Nel mezzo del “Guerra contro l’imperialismo”, la “Lotta contro la guerra economica” e il “Dollaro criminale”, il governo venezuelano ha sollecitato la creazione del Petro per rovesciare l’egemonia del dollaro e imporre un nuovo modello per il popolo. Nel mezzo di questa lotta, c’è la censura di siti come DolarToday (un sito web che mostra il prezzo del dollaro parallelo prendendo come riferimento il tasso di cambio nei cambi in Colombia). Oltre al rigoroso controllo dei cambi e alla creazione del Legge sui reati di scambio che penalizzava le transazioni in valuta estera. Questa componente ideologica è in linea con le pratiche attuate dal governo dal 2003 ad oggi.
Un ripristino per l’economia
L’economia venezuelana si rispecchia nel tasso di cambio della sua valuta rispetto alle valute estere. Dal 2003, e nonostante il boom del petrolio, l’economia venezuelana è stata in declino ad eccezione dell’industria petrolifera, che ha sostenuto le spese della nazione. [..] In tale scenario, la creazione del Petro cercò di porre fine a questo fenomeno creando un sistema di doppia contabilità che avrebbe frenato l’ascesa del dollaro. Il meccanismo era semplice: il Petro sarebbe stato utilizzato come riferimento per il dollaro, e tale riferimento sarebbe stato ancorato a una certa quantità di barili, rendendo il Petro uno stabilizzatore economico. Questo avrebbe dovuto dare all’economia la possibilità di “fare la differenza”. [..]
Evitare le sanzioni
Un altro obiettivo che ha portato alla creazione del Petro è stato quello di creare un meccanismo di scambio internazionale, per evitare sanzioni da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Secondo l’economista Vladimir Adrianza, l’obiettivo è trasformare il Venezuela in un’economia non dipendente dal dollaro.
20 [..] il sistema internazionale SWIFT è riuscito a sottrarsi alle pressioni americane solo fino agli attacchi dell’11 settembre, quando il governo USA riuscì a ottenere l’accesso ai dati come arma fondamentale nella guerra al terrorismo (anche perché i dati dello SWIFT erano conservati in un data center in Virginia). Così, la disconnessione dallo SWIFT, presentata oggi come reazione “nucleare pacifica” alla presunta minaccia nucleare effettiva della Russia, è stata già usata a più riprese in passato. Per esempio, nei confronti dell’Iran. Non è mistero che questi e altri episodi di “interdipendenza armata”, intrecciati in maniera difficilmente districabile con misure di protezionismo selettivo e discriminatorio, come quelle a cui si è accennato nei paragrafi precedenti, abbiano spinto Russia e Cina, ma anche altri paesi di portata geopolitica inferiore, a percorrere ipotesi di reti e infrastrutture di supporto agli scambi globali, che siano alternative a quelle esistenti, che si ritengono controllate dagli Stati Uniti e dai loro alleati. La guerra capitalista, cit. p.210.
21 “The threat of the US imposing financial sanctions to some actors that limit their use of USD may have increased the interest in the CIPS alternative”.
China’s international payments system CIPS sees higer use
22 Bene pubblico globale o arma finanziaria? L’egemonia del dollaro alla prova delle sanzioni, Luca Fantacci, Lucio Gobbi e Dario Luciani, Moneta e Credito, vol. 75 n. 298 (giugno 2022), p.127.
23 L’esclusione della Russia da SWIFT è un’opportunità per la Cina di internazionalizzare la sua valuta, https://www.geopolitica.info/esclusione-russia-swift-internazionalizzazione-renminbi/
25 “l’uso del dollaro come arma danneggia la sua egemonia globale in quanto danneggia la sua funzione nel commercio internazionale: basti pensare alla mossa con cui la Russia ha deciso di farsi pagare le forniture di petrolio e gas in rubli (proprio le materie prime energetiche sono tra i beni tradizionalmente prezzati in dollari) e ai colloqui fra Arabia Saudita e Cina per il pagamento del petrolio in yuan”. -Luca Fantacci, Lucio Gobbi e Dario Luciani, Bene pubblico globale o arma finanziaria? L’egemonia del dollaro alla prova delle sanzioni, Moneta e credito, vol.75 n.298, (giugno 2022), p. 140.
25a Bene pubblico globale o arma finanziaria? Cit., p. 130.
26 https://www.iai.it/it/pubblicazioni/weaponisation-finance-and-risk-global-economic-fragmentation
27 Bene pubblico globale o arma finanziaria? Fantacci Gobbi Luciani, Cit. p.139.
28 “Vediamo già che sempre più paesi stanno cercando modi per diventare meno dipendenti dal dollaro e stanno istituendo sistemi finanziari e di pagamento alternativi e puntando su valute di riserva alternative. Penso che i nostri amici americani stiano semplicemente tagliando il ramo su cui sono seduti.” (Putin 2014) Sanzioni, conseguenza o causa della guerra? Brancaccio Califano, La guerra capitalista, cit. p.214.
29 The Weaponisation of Finance and the Risk of Global Economic Fragmentation https://www.iai.it/en/pubblicazioni/weaponisation-finance-and-risk-global-economic-fragmentation
30 https://it.marketscreener.com/notizie/ultimo/Le-riserve-valutarie-della-Cina-sono-aumentate-piu-del-previsto-a-3-117-trilioni-di-dollari-a-novemb–42492407/
31 “Sebbene il processo atto a erodere l’egemonia del dollaro sia ancora lungo, esso appare sempre più inevitabile pur nella sua gradualità: fino a pochi anni fa, infatti, nessuno avrebbe pensato che fosse possibile esplorare sistemi di pagamento alternativi scavalcando il dollaro e lo Swift che sostengono il sistema finanziario globale. Come scrive Bloomberg, dunque, «il Re Dollaro potrà ancora regnare per i decenni a venire, ma lo slancio crescente per le transazioni in valute alternative non mostra segni di rallentamento.” https://www.lindipendente.online/2022/12/24/de-dollarizzazione-sempre-piu-nazioni-cercano-alternative-alla-valuta-americana/