Nel bel mezzo della Guerra Fredda e della corsa agli armamenti non convenzionali, si distingue l’esperimento del 1964, che consisteva nel somministrare LSD ai Royal Marines (la famosa fanteria marina britannica): era l’operazione Moneybags (ricconi). È in realtà la punta sorridente di un iceberg molto oscuro.

La sperimentazione di LSD su Royals Marines: operazione Moneybags
Nel famigerato centro di ricerca di Porton Down, prima di una normale operazione di addestramento, a un gruppo di ignari Royal Marines fu somministrato LSD (dietilamide dell’acido lisergico), una tra le più potenti sostanze psichedeliche conosciute. E fu subito caos.
Alcuni soldati scoppiarono a ridere. Altri abbandonarono la missione, arrampicandosi sugli alberi per dare da mangiare agli uccelli o vagarono senza meta. Persino l’ufficiale comandante non faceva altro che ridere, incapace di proseguire con l’esercitazione prevista.

Video dell’esperimento “Moneybags” (versione abbreviata di “Small Change”), in cui volontari del 41° Commando dei Royal Marines hanno partecipato a un’esercitazione sul campo dopo aver assunto LSD (dietilamide dell’acido lisergico) a Porton, dal 27 novembre al 4 dicembre 1964.
https://www.iwm.org.uk/collections/item/object/1060016282
Perché fu dato LSD ai Royal Marines?
L’operazione Moneybags faceva parte di una serie di studi effettuati dagli Alleati, per individuare un possibile uso di sostanze psichedeliche come sistemi per incapacitare il nemico, rendendolo confuso, disorientato e incapace di opporre una resistenza organizzata. Il tutto perché si aveva notizia che i sovietici stessero facendo studi analoghi.
L’esperimento inglese dimostrò che l’LSD poteva sicuramente disabilitare un’unità di combattenti addestrati, ma gli effetti non erano affidabili o prevedibili. Le reazioni variavano enormemente a seconda dello stato mentale e fisico individuale, del dosaggio e dell’ambiente. Pertanto fu ritenuto inadatto a conseguire gli scopi prefissati.
LSD nella guerra fredda: il progetto MK-Ultra
Abbiamo iniziato con un sorriso, ma il tema ci porta al famigerato progetto della CIA noto come MK-Ultra (inizialmente chiamato Bluebird nel 1951, focalizzato sul controllo mentale), che sperimentò LSD e altri psichedelici, sempre su individui non consapevoli, con l’obiettivo di rendere più incisive le tecniche di controllo mentale. Il progetto MK-Ultra fu avviato ufficialmente nel 1953 su ordine del direttore della CIA Allen Dulles, che si era lamentato di non aver “abbastanza cavie umane per sperimentare queste straordinarie tecniche”.
L’esercito USA, sotto la guida del geniale e inquietante Dr. Van Murray Sim, che lavorava all’Edgewood Arsenal, condusse per decenni esperimenti segreti con psicochimici.
Questi test culminarono negli anni ’70 con l’utilizzo dell’LSD come strumento di interrogatorio potenziato, sia in Europa che in Asia. La ricerca di Sim, inizialmente focalizzata su studi di base sugli effetti dell’LSD, si trasformò rapidamente in un programma di spionaggio, il “Material Testing Program EA 1729,” con il preciso obiettivo di sfruttarne le proprietà psicoattive per estorcere informazioni.
Questo programma iniziò nel 1956, subito dopo il tragico incidente che portò alla morte del paziente Harold Blauer al New York State Psychiatric Institute a causa di un test con la mescalina (l’alcaloide psichedelico contenuto principalmente nel cactus peyote).
Sim ottenne l’autorizzazione ad effettuare esperimenti sull’LSD presso l’installazione militare Edgewood Arsenal, nel Maryland, famoso centro chiave per la ricerca a sviluppo di armi di distruzione di massa.
I test, inizialmente condotti su soldati volontari, si estesero presto a soggetti inconsapevoli, e i metodi di interrogatorio includevano la tortura. Le dosi di LSD somministrate erano elevate (fino a 16 mcg/kg), provocando reazioni imprevedibili e gravi, inclusi allucinazioni e psicosi a lungo termine.
Nonostante le forti riserve etiche espresse da alcuni medici, tra cui il colonnello Dreisbach, e i dilemmi morali vissuti da molti altri coinvolti, questi esperimenti proseguirono per molto tempo, con l’obiettivo di sfruttare l’LSD per rendere più efficaci gli interrogatori e i test del poligrafo e di preparare soldati e operatori della CIA ad eventuali somministrazioni clandestine di LSD da parte di nemici.
Ad un certo punto, però, Sim ritenne non soddisfacente continuare a sperimentare nella base, dove ormai tutti sapevano della ricerca in corso. Bisognava spostarsi in ambienti esterni e in situazioni “reali”.
Testare in ambienti esterni e situazioni reali: l’operazione Third chanche
Ecco allora l’operazione Third chanche (terza occasione), con una squadra segreta includente il Tenente Colonnello William Jacobson (esperto di intelligence), il Tenente Colonnello David MacQuigg (medico), e il Maggiore Ernest Robert Clovis (dall’Edgewood Arsenal), uno scienziato enigmatico con notevole esperienza con l’LSD. La missione era di somministrare clandestinamente LSD a sedici fra le risorse dell’intelligence straniera.
Gli esperimenti si svolsero principalmente in Europa, in collaborazione con agenzie di intelligence locali.
Dunque si crearono scenari ad hoc per attirare gli agenti, si drogarono a loro insaputa, quindi furono loro inflitte tecniche di interrogatorio atte ad aumentare ansia e pressione psicologica.
Anche in questo caso l’LSD si rivelò imprevedibile e fondamentalmente inefficace per gli specifici obiettivi. In alcuni casi, i soggetti mostrarono una sorprendente resistenza agli effetti dell’LSD mentre altri subivano traumi psicologici profondi e duraturi, come nel caso di James Thornwell.
Nel 1961, nell’ambito dell’operazione Third chanche, il 23enne soldato USA James Thornwell, afroamericano in servizio in Europa, fu accusato di aver rubato documenti segreti, sottoposto ad 99 giorni di interrogatori intensivi, isolamento, abusi fisici e verbali, ipnosi e iniezioni varie, quindi drogato con LSD a sua insaputa e sottoposto a ulteriori interrogatori intensivi. Nonostante le torture psicologiche e fisiche e la droga, non rivelò comunque informazioni utili o affidabili. Dopo il rilascio, un rapporto psichiatrico lo diagnosticò con “personalità antisociale” e “tendenze paranoiche,” aprendo la strada ad ulteriori e umilianti iter di visite psichiatriche. Fu congedato quindi in modo generico dal servizio senza essere processato dalla Corte Marziale, perché un processo, anche con i ricordi frammentari del soldato, avrebbe svelato i metodi usati dalla Third Chance e quindi causato “pubblicità sfavorevole”.
Tornato negli Stati Uniti, Thornwell soffrì di depressione, paranoia e mutismo, morendo a 46 anni in circostanze misteriose. La Third chanche, sperimentò almeno su nove soggetti europei.
Dopo gli esperimenti europei, la squadra speciale della Third chanche non è concorde: il Tenente Colonnello William Jacobson considera i risultati un successo, nonostante le risposte incongruenti e non prevedibili dei soggetti testati. Il Tenente Colonnello David MacQuigg, invece, auspica esperimenti ancora più estremi con dosi maggiori di LSD. Il Maggiore Ernest Robert Clovis, più cauto, sottolinea che il guadagno informativo è stato scarso.
A questo punto vogliono capire se ci sono differenze di reazione tra orientali e caucasici.
Segretario della Difesa Robert McNamara di continuare gli esperimenti in Vietnam, Generale Victor (Brute) Krulak risponde con entusiasmo. La squadra parte per l’Estremo Oriente, dove usa sette prigionieri Viet Cong, con dosi ancora più elevate di LSD e tecniche più violente. Anche questi test estrassero informazioni irrilevanti.
Nel 1957 un rapporto del comando CIA sul MK-Ultra dice: “Devono essere prese precauzioni non solo nell’evitare che le forze nemiche vengano a conoscenza delle operazioni ma anche nel celare le attività al pubblico statunitense in generale. Sapere che l’agenzia è coinvolta in attività non etiche e illecite avrebbe serie ripercussioni negli ambienti politici e diplomatici…”
Nel 1959 uno studio dell’intelligence dell’esercito USA esaminò le questioni morali e legali della somministrazione clandestina di LSD e così concluse: “La posta in gioco e gli interessi della sicurezza nazionale possono permettere un’interpretazione più tollerante dei valori etici, ma non dei limiti legali”.
Il programma fu sospeso nel 1963.
Il progetto MK-Ultra continua e cambia nome
Nel 1964 il progetto MK-ULTRA fu rinominato MKSEARCH in quanto si stava specializzando nella creazione del cosiddetto siero della verità, sostanza che sarebbe poi stata usata per interrogare esponenti del KGB durante la guerra fredda. Nel 1972 il direttore CIA Richard Helms, poco dopo lo scandalo Watergate, ordinó la distruzione dei documenti. Nel 1975 il programma fu reso pubblico per opera della commissione Church e della commissione Rockefeller, che dovettero però ricostruire le informazioni attraverso la testimonianza dei protagonisti e i pochi documenti scampati all’ordine di distruzione. Nel 1977 i documenti sono stati desecretati.
Non solo LSD e torture
Lo scopo di MK-ULTRA – MKSEARCH era scoprire come manipolare la psiche, sia per ottenere informazioni, sia per resistere agli interrogatori, sia per creare assassini inconsapevoli o controllare capi di stato stranieri. Le potenzialità teoriche erano immense. Il tutto sarebbe stato sovvenzionato con almeno 25 milioni di dollari, avrebbe coinvolto 80 istituzioni fra università, ospedali e prigioni e 185 ricercatori privati
Gli esperimenti sugli esseri umani erano spesso praticati su soggetti ignari e prevedevano l’uso di ipnosi, onde sonore ed elettromagnetiche, sieri della verità, messaggi subliminali, pressione sonora, sostanze psicotrope (LSD, fenciclidina, scopolamina) e numerosi altri metodi per manipolare gli stati mentali e alterare le funzioni cerebrali. Erano incluse pratiche di deprivazione sensoriale, isolamento, elettroshock, lobotomia, abusi verbali e sessuali, minacce, aborti forzati, così come varie forme di traumi e torture.
Le cavie erano persone comuni, dipendenti della CIA, personale militare, agenti governativi, prostitute, pazienti con disturbi mentali, detenuti, senzatetto e tossicodipendenti.
https://www.newyorker.com/news/news-desk/high-anxiety-lsd-in-the-cold-war
https://law.justia.com/cases/federal/district-courts/FSupp/471/344/1805211/