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Battaglia Terme

Un paradosso chiamato COP30

L’autostrada per il vertice sul clima COP30 viene costruita abbattendo 300 ettari di foresta amazzonica. Un paradosso chiamato COP30.

paradosso COP30
Lavori in corso per l’autostrada nella foresta amazzonica

Si chiama Avenida Liberdade, è lunga 13 km e attravera una vasta area di foresta pluviale amazzonica protetta nei pressi di Belém, capitale del Pará, in Brasile.
Il progetto è del 2012 ed è stato più volte fermato proprio per l’impatto ambientale. Tuttavia – e qui c’è il paradosso – proprio in vista del 30° vertice sul clima COP30, che si terrà a Parà dal 10 al 21 novembre 2025, lo stato ha deciso di riprendere i lavori perché ovviamente sono necessari collegamenti migliori fra i previsti alberghi, centri congressi e l’aeroporto in sede di ampliamento. Il cantiere è in piena attività e gli alberi sono stati già abbattuti lungo il tragitto.

Il paradosso COP30: per riunirsi comodamente al fine di discutere come salvare il pianeta, di procura un danno ambientale proprio alla foresta amazzonica, fondamentale per preservare la stabilità dell’ecosistema mondiale.

È un po’ il simbolo molto triste dell’assurdità della svolta green e delle sue contraddizioni. Per discutere di come salvare il pianeta, 50.000 “capoccioni” di tutto il mondo prenderanno aerei (inquinando), macchine blindate (inquinando) e percorreranno una strada fatta a spese della più grande riserva mondiale di ossigeno oltre che una delle aree più cruciali per la stabilità dell’ecosistema Terra che dichiarano di voler salvare. Quando potevano fare una videoconferenza e parlarsi su zoom, evitando tutto questo inquinamento e disboscamento.

Ha la stessa logica di far credere che sia più rispettoso dell’ambiente comprare una nuova automobile elettrica rispetto a far tirare a campare il più possibile quella che hai già, a prescindere dal tipo di carburante che usa. Come se le automobili elettriche venissero prodotte senza inquinamento, senza emissioni e senza generare rifiuti.



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