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La grande onda e il declino del potere

Riceviamo, condividiamo e pubblichiamo questo articolo di Anna Biason.

Il tanto atteso 21/12/2012 è passato ormai da qualche mese. Nessuna “apocalisse”? Un evento talmente inflazionato da renderlo quasi banale. Eppure tutto è cambiato, in una forma tanto invisibile agli occhi, quanto profonda, radicale e irreversibile quale è. Si tratta della Grande Onda tanto profetizzata, l’onda della consapevolezza e della coscienza che sta alzando il velo dagli occhi delle persone.

Nulla è più come prima e finalmente il potere che ha dominato l’umanità, si sta’ rivelando per ciò che è: una ridicola pagliacciata difficile da nascondere agli occhi dei più che comprendono i giochini di false promesse studiati a regola d’arte.

Sempre più persone hanno aperto gli occhi e hanno compreso cosa cela l’attentato dell’11 settembre secondo cui Bush, dopo cinque minuti, aveva già individuato il nemico in Al Qaeda, una carta così ben giocata, da sfruttargli in pochi giorni un incremento dell’oltre 80% di popolarità e il “diritto” ad agire con forza.

Le stesse persone che vedono dietro ad Obama, il simbolo del sogno americano, il disegno di un’amministrazione democratica che non ci ha messo poi molto a deviare le promesse di cambiamento, schierandosi con i soliti gruppi di potere. E finalmente anche in Italia ci siamo accorti che, mentre la massa si divideva tra il governo Berlusconi, travolto dagli scandali, e una sinistra spenta e carente di idee, ci piazzavano un Monti che, smaliziato dall’alta finanza, si faceva accogliere come un “salvatore”, per farci poi diventare schiavi delle banche.

Sta crollando anche la farsa dei grandi media con le loro notizie filtrate e pilotate, con i loro Tg che di tutto parlano, tranne che di ciò che accade veramente, così ci vediamo piombare addosso una crisi finanziaria laddove, se il giornalismo fosse stato libero ed indipendente come dovrebbe essere, non avrebbe assunto proporzioni così devastanti.

Certo, le ultime mosse disperate le stanno compiendo ora, e tra una scia chimica e l’altra, forse qualcuno può pensare ancora fiducioso che l’elezione di Papa Francesco sia una benedizione, che da qualche parte esiste un Dio estraneo pronto a giudicare e punire ogni nostro più intimo pensiero. Qualcuno crederà ancora che l’ingovernabilità che si è creata nel nostro Paese sia “casuale”, forse perché i gradi di consapevolezza sono differenti per ognuno di noi, ma questo non fermerà in cambiamento già in atto di cui molti stanno parlando, ognuno secondo i limiti imposti dal linguaggio verbale e parole differenti, ma il senso è sempre lo stesso: il 21/12/2012 ha segnato la fine del mondo, ma non di un mondo qualsiasi, bensì del mondo del potere che si sta avviando ad un inesorabile declino.

È la Grande Onda che ha portato una parte dell’umanità al Risveglio, quel tanto che basta per far muovere la forza invisibile che vuole l’uomo libero dalle catene dell’inganno.

Articolo di Anna Biason



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