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11 SETTEMBRE: QUATTORDICI PUNTI ED UN PAIO DI VIRGOLE Traduzione di Riccardo Pizzirani (SERTES)

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Gli scienziati e gli ingegneri del 9/11 Truth Movement non demordono. Dopo aver ampiamente dimostrato l’impossibilità dei crolli passivi per le Torri Gemelle e il WTC7, hanno deciso di “punzecchiare” i loro colleghi del NIST con un documento sottilmente ironico – ma altamente efficace – riguardo ai crolli stessi.

Invece di litigare sui punti di disaccordo, suggeriscono i firmatari del documento, attestiamoci sui punti su cui concordiamo, e partiamo da quelli per una discussione costruttiva, “che renda gli edifici più sicuri nel futuro” .

Il risultato è sottilmente feroce, in quanto gli stessi scienziati dimostrano che con le sole affermazioni fatte dal NIST, e senza stare a scomodare nessuna “teoria complottistica”, la versione ufficiale crolla miseramente su se stessa.

Il documento si intitola “Quattordici Punti di accordo con i rapporti ufficiali governativi sulla distruzione del World Trade Center”. Oggi pubblichiamo la traduzione dei primi 5 punti.

Quattordici Punti di accordo con i rapporti ufficiali governativi sulla distruzione del World Trade Center

di Steven E. Jones, Frank M. Legge, Kevin R. Ryan, Anthony F. Szamboti, James R. Gourley

ABSTRACT

I rapporti di FEMA e NIST contengono la versione ufficiale sulla distruzione del World Trade Center, avvenuta l'11 settembre 2001. In questa lettera vogliamo porre le basi per una discussione costruttiva e chiarificatrice, focalizzandoci sui punti di comune accordo con FEMA e NIST, e refutando nel contempo diverse credenze errate sui crolli del WTC.

L’undici settembre 2001 le Torri Gemelle del World Trade Center (WTC) furono colpite da aerei. Nell’arco di due ore ne conseguì la distruzione totale di questi due grattacieli, …

… ad una velocità vicina a quella di un corpo in caduta libera, mentre un altro grattacielo (WTC7), che non era stato colpito da aerei, è crollato dopo circa sette ore, alle 5.20 del pomeriggio.

Il parlamento nazionale ha specificatamente incaricato il National Institute of Standards and Technology (NIST) di “determinare come e perchè il WTC 1 e 2 siano crollati in seguito agli impatti iniziali degli aerei, e come e perchè sia crollato il WTC 7.” [1]

La Federal Emergency Management Agency (FEMA) [Protezione Civile, ndt] aveva perseguito in precedenza gli stessi obiettivi.

A FEMA e NIST non è stato chiesto in maniera specifica di determinare in che modo sia stato il fuoco a causare i crolli, ma ambedue hanno chiaramente scelto quella soluzione, lasciando nel contempo molte domande senza risposta.

Il nostro scopo in questo caso è di gettare le basi per una discussione scientifica, elencando gli argomenti sui quali ci troviamo d’accordo con NIST e FEMA.

Compredere i meccanismi che hanno portato alla distruzione del World Trade Center permetterà a scienziati e ingegneri di fornire un ambiente più sicuro a chi farà uso in futuro di edifici di questo tipo, e andrà a beneficio dei pompieri che rischiano la loro vita nel tentativo di salvare quelle altrui.

1) WTC7 – LA QUESTIONE DEL CROLLO

FEMA: "I particolari sugli incendi del WTC7 e sul modo in cui questi abbiano causato il crollo del palazzo rimangono ad oggi sconosciuti. Per quanto il carburante diesel presente nell’edificio contenesse una notevole energia potenziale, l’ipotesi più accreditata ha solo una bassa probabilità di essersi verificata. Ulteriori ricerche, investigazioni, ed analisi sono necessarie per risolvere la questione.” <2>

FEMA ha analizzato lo straordinario crollo del WTC7, il grattacielo di 47 piani che, pur non essendo stato colpito da un aereo, è crollato circa sette ore dopo la seconda torre.

Siamo certamente d'accordo che l’ipotesi più accreditata di FEMA, basata sugli incendi, "ha solo una bassa probabilità di essersi verificata".

Il rapporto conclusivo del NIST sul WTC7 ha subito notevoli ritardi, ed è atteso con ansia. Risulta infatti difficile spiegare in modo soddisfacente il crollo completo e rapido del WTC7 con la sola ipotesi basata sugli incendi.

2) RESISTENZA ALL'IMPATTO DEGLI AEREI

FEMA: "Le torri del WTC erano state progettate per resistere all'eventuale impatto di un Boeing 707 che stesse cercando di atterrare in un vicino aereoporto…" <2>

NIST: "Sia il WTC1 che il WTC2 si erano stabilizzati dopo l'impatto dei velivoli, rimanendo in piedi per 102 e 56 minuti rispettivamente. L'analisi complessiva dei danni strutturali ha mostrato che entrambe le Torri avevano considerevoli margini di riserva". <4>

Sì, siamo d'accordo, così come lo sono altri lavori già pubblicati ufficialmente: "Le Torri di 110 piani del World Trade Center erano state progettate per resistere nel loro insieme alle forze causate dall'impatto orizzontale di un velivolo commerciale di grande dimensioni.” Perché allora si è verificato un crollo totale? <5>

John Skilling, uno dei principali ingegneri strutturali per le Torri del World Trade Center, è stato intervistato nel 1993, dopo che un’auto-bomba è esplosa nella Torre Nord: "Abbiamo considerato ogni possibile evento immaginabile riguardo agli edifici, persino un aereo che lo colpisse su un fianco," ha detto John Skilling, capo ingegnere strutturale…

Preoccupati sin da quando un aereo colpì l'Empire State Building [che non crollò], il gruppo di Skilling ha eseguito un’analisi che ha mostrato che le Torri avrebbero sopportato l'impatto di un Boeing 707.

"La nostra analisi ha indicato che il problema più grande sarebbe il fatto che tutto il combustibile (dall'aereo) finirebbe nell'edificio. Ci sarebbe un terribile incendio, con moltissimi morti", ha detto. "Ma la struttura resterebbe in piedi."

Skilling, un noto esperto in grattacieli, non pensa che una sola auto-bomba da 90 Kg. possa abbattere o arrecare seri danni strutturali ad una torre del Trade Center.

Le colonne di sostegno sono intervallate a breve distanza, e anche se molte finissero fuori uso, le altre reggerebbero il carico.

Anche se Skilling non è un esperto di esplosivi, dice che ci sono persone che hanno conoscenze sufficienti sulla demolizione di edifici per far crollare una struttura come il Trade Center.

"Immagino che se si prendesse il migliore esperto in questo tipo di lavori e lo si incaricasse di demolire questi edifici con esplosivi, scommetto che ci riuscirebbe." <6>

Quindi, il team di Skilling ha mostrato che un aereo commerciale non avrebbe potuto far crollare una Torre del WTC, così come l'Empire State Building non crollò quando fu colpito da un aereo, e ha spiegato che un esperto in demolizioni con esplosivi potrebbe demolire gli edifici. Noi su questo siamo d'accordo.

3. LA “TEORIA PANCAKE” (“SPIATTELLAMENTO”) NON HA BASI VALIDE

NIST: "Le conclusioni del NIST non supportano la teoria 'Pancake' del crollo, che si basa su un progressivo cedimento dei piani nelle torri WTC… Quindi i pavimenti non sono crollati progressivamente, causando il fenomeno di spiattellamento" <3>.

Siamo d’accordo: la teoria del crollo 'Pancake' è errata e deve essere respinta.

La “Teoria Pancake” era stata proposta nel primo rapporto FEMA, e fu poi sostenuta dal documentario “Perché sono crollate le torri" prodotto da NOVA. <7>

La “Teoria Pancake” sui crolli è fortemente appoggiata da un articolo di Popular Mechanics, insieme a un certo numero di altre idee senza credibilità. <8>, <9>

Noi peraltro concordiamo con il NIST sul fatto che la “Teoria Pancake” non abbia fondatezza scientifica, e debba essere accantonata in serie discussioni sulla distruzione delle Torri WTC e del WTC7.

4. LE ROBUSTE COLONNE CENTRALI

NIST: "Come indicato più sopra, le colonne centrali erano progettate per reggere circa il 50% dei carichi gravitazionali". <4>

"La 'struttura a cappello' [sulla sommità delle Torri, ndt] collegava le colonne centrali alle pareti perimetrali, permettendo agli edifici di reggere gli effetti dell'impatto dei velvoli e dei conseguenti incendi per un tempo molto più lungo – consentendo così ad un ampio numero di occupanti di evacuare in sicurezza ". <10>

“La Pacific Car and Foundry di Seattle, Washington ha costruito i pannelli di colonne esteriori strettamente distanziate che davano agli edifici il loro aspetto particolare. La Stanray Pacific di Los Angeles, Cal, ha costruito l'enorme contenitore e le colonne a flangia larga che costituivano il sostegno centrale. Il corpo centrale dell'edificio, che sosteneva i principali carichi gravitazionali, è stato realizzato da un misto di robuste colonne scatolari, fatte con lastre alte tre piani, e da colonne in pesante laminato a flangia larga."

"Le colonne centrali erano progettate per reggere il carico gravitazionale dell'edificio, ed erano caricate a circa il 50% della loro capacità prima dell' impatto dei velivoli… Le colonne esterne erano caricate al solo 20% circa della loro capacità prima dell'impatto del velivolo". <11>

Siamo totalmente d'accordo sul fatto che le torri WTC includessero "massiccie" colonne in acciaio interconnesse nel corpo centrale degli edifici, in aggiunta alle colonne della pareti esterne. Le colonne del nucleo centrale (core) supportavano molto del carico gravitazionale, quindi le torri chiaramente NON erano vuote all'interno.

Tuttavia la falsa idea che le torri fossero dei “tubi vuoti", con i pavimenti sorretti solo dalle colonne perimetrali, è ampiamente diffusa. Ad esempio, un noto professore di ingegneria strutturale ha affermato che "il progetto strutturale delle Torri era unico nel fatto che la struttura di supporto in acciaio era costituita da colonne strettamente spaziate nei muri di tutti e quattro i lati. La struttura risultante era a un tubo… ". <12>

In realtà le Torri erano state costruite con una struttura centrale capace di reggere carichi considerevoli, così come lo erano le colonne perimetrali, e su questo punto siamo d'accordo con il NIST nello smentire le errate credenze popolari.

5. PRATICAMENTE IN CADUTA LIBERA

NIST: [Domanda:] "Come hanno potuto crollare le torri WTC in soli 11 secondi (WTC 1) e 9 secondi (WTC 2), velocità approssimabili a quella di una sfera lasciata cadere da una simile altezza nel vuoto (senza nessuna resistenza dell'aria)?“

[Risposta:] …Come documentato nella sezione 6.14.4 del NIST NCSTAR 1, questi tempi di caduta dimostrano che "… la struttura al di sotto del livello di inizio del crollo ha offerto una resistenza minima alla massa dell’edificio che si trovava sia al livello dell'impatto che sopra di esso. L'energia potenziale liberata dal movimento discendente della grande massa di edificio ha di gran lunga superato la capacità della struttura intatta al di sotto di assorbire quell'energia attraverso energia di deformazione. Dal momento che i piani al di sotto del livello di inizio del crollo hanno offerto così poca resistenza alla enorme energia liberata dalla massa in caduta, la sezione dell'edificio superiore è scesa sostanzialmente in caduta libera, come si è visto nei video". <3>

Siamo in parte d'accordo con questo, sul fatto che l'edificio "è sceso sostanzialmente in caduta libera, come si è visto nei video."

Questo è un importante punto di partenza.

(A causa delle nubi di polvere che impedivano la vista, è difficile determinare l'esatto tempo di caduta, ma l’affermazione che gli edifici "sono crollati sostanzialmente in caduta libera" sembra corretta se si analizzano le accelerazioni, per le Torri WTC ed anche per il WTC 7.) <13> , <14>

Inoltre, siamo d'accordo con il NIST che "i piani al di sotto del livello di inizio del crollo hanno offerto poca resistenza" al crollo. Noi però ci domandiamo: come può essere successo?

Il NIST parla di "energia di deformazione", che per le grandi colonne centrali delle Torri sarebbe stata notevole, e avrebbe dovuto descriverla quantitativamente (cosa che non ha fatto), prima di sostenere che la "struttura intatta" sottostante non avrebbe rallentato il moto in maniera significativa.

Oltre a questo, evidentemente il NIST dimentica una legge fondamentale della fisica, nel trattare con tale disinvoltura gli stupefacenti crolli “in caduta libera" di ciascuna Torre, ovvero la Legge di Conservazione della Quantità di Moto.

Questa legge della fisica dice che le centinaia di migliaia di tonnellate di materiale incontrate sul percorso devono rallentare la [caduta della] parte superiore dell’edificio, indipendentemente dalla deformazione, che può solo rallentare la caduta ancora di più. (Energia e Quantità di Moto devono restare inalterati.)

Diverse ricerche apparse su pubblicazioni ufficiali hanno sostenuto che questa negligenza del NIST (che non ha spiegato la caduta a velocità prossima alla caduta libera) è una grave lacuna nella loro analisi. <13>, <14>

Il NIST ignora l’ipotesi di una demolizione controllata, che ottiene il crollo completo degli edifici a velocità prossima a quella di caduta libera, togliendo di mezzo il materiale [che oppone resistenza] grazie all’uso di esplosivi. Esiste quindi una spiegazione alternativa, che concorda con i dati disponibili senza violare le fondamentali leggi della fisica.

Dovremmo poter concordare, dall’osservazione di un crollo a velocità vicine a quelle della cauda libera, che le demolizioni controllate sono un modo per ottenere un completo crollo a velocità prossime a quelle di caduta libera. Mentre ci piacerebbe vedere i calcoli del NIST che spiegano i crolli a velocità prossima alla caduta libera senza l’uso di esplosivi.

Ci aspettiamo dal NIST una spiegazione che soddisfi la [Legge di] Conservazione della Quantità di Moto e di Energia per la rapida e completa distruzione di tutti e tre i grattacieli WTC l’undici di settembre, oppure un ragionamento o ipotesi alternativa che rispettino la Conservazione della Quantità di Moto e di Energia in questi crolli a velocità prossime alla caduta libera.

– Fine 1a parte


tratto da luogocomune
 
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