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NEXUS NEW TIMES #167
Sempre Presente e Avvincente!
Ecco il nuovo numero di NEXUS New Times che ancora una volta non potrà deluderti.
Oltre alle consuete notizie di Villaggio Globale, questo...
NEXUS New Times Nr.166: autentico e autorevole è ora disponibile!
Gentili lettori, ci scusiamo per il ritardo d’uscita del presente Numero causato principalmente dalle novità straordinarie...
Una macchina in grado di osservare gli eventi del passato che appaiono in forma olografica in un piccolo spazio cubico.
Questa la scoperta attribuita al monaco benedettino Padre Pellegrino Ernetti insieme a 12 scienziati, fra cui Enrico Fermi e Padre Agostino Gemelli fondatore dell'Università cattolica di Milano, nei primi anni '50 del secolo scorso. Una notizia che era entrata nell'oblio se non fosse per un libro di Peter Krassa nel marzo del 2000 e di Padre Francois Brune nel febbraio di quest'anno che accendono i riflettori su una vicenda ancora avvolta nel mistero e che coinvolgerebbe anche il Vaticano.
Una recensione "sui generis" del libro in francese "Il nuovo mistero del vaticano" di Padre Francois Brune , un teologo molto conosciuto in Francia, edito dalla Albin Michel di Parigi che ce lo ha inviato alla fine di agosto.
Anno 2002, verso la fine del mese di Luglio. Ricevo una telefonata da un amico del Veneto. Conoscendo i miei interessi di ricercatore, l'amico mi comunica che rimbalzano sui giornali veneti notizie di un libro su Padre Pellegrino Ernetti, scritto da Padre Francois Brune, edito dalla Albin Michel di Parigi dal titolo stimolante: "Le Nouveau mystere du Vatican".
Già, Padre Ernetti.
Intorno al 1997, con altri ricercatori, stavo raccogliendo informazioni su persone dotate della capacità di visione a distanza e della visione temporale.
Naturalmente eravamo interessati anche alle apparecchiature che avrebbero potuto rendere possibile osservare e registrare eventi di luoghi lontani nel tempo e nello spazio.
In questo contesto, mi ero anche documentato sulle ricerche molto particolari di Giuseppe Calligaris (13). Il Prof. Calligaris aveva scoperto che, sollecitando alcuni precisi punti del corpo umano, si potevano rivivere non solo eventi del passato personale, ma anche eventi storici non direttamente riconducibili alle esperienze personali.
Fra i ricercatori, in questo campo di frontiera, ero venuto a conoscenza delle ricerche di Padre Pellegrino Ernetti. Il monaco benedettino, nei decenni trascorsi, era stato trascinato al pesante onore della cronaca perché ritenuto ideatore e costruttore, con altri scienziati, di un apparecchio che sarebbe stato in grado di osservare e registrare eventi del passato. Feci ricerche su di lui per poterlo incontrare.
Seppi che, essendo monaco Benedettino, viveva presso il monastero benedettino dell'isola di San Giorgio maggiore a Venezia, dove era morto nell'aprile del 1994.
Nominato dal Ministero della Pubblica Istruzione, era stato anche insegnante di Prepolifonia, unica cattedra in Italia istituita nel 1955, presso il conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.
Coinvolgendo due amici trovai il modo di recarmi con loro a Venezia con l'obiettivo di parlare con qualche suo confratello nel monastero. Era, infatti, mia intenzione sapere se esistessero, sulla questione della macchina del tempo poi chiamata cronovisore, documenti o appunti di cui si fosse potuto prendere visione.
Ci accompagnò al Monastero una giornalista del Gazzettino di Venezia che conosceva bene Padre Ernetti e ne aveva una grande stima; ma non sapeva nulla sulle ricerche scientifiche del Padre benedettino riguardanti la macchina del tempo.
Giunti al Monastero, fummo accolti, con molta disponibilità, da un confratello di Padre Ernetti. Il Padre benedettino ci condusse in quello che ci presentò come lo studio dello stesso Padre Ernetti, dove conversammo a lungo.
Lo studio di padre Ernetti si trovava vicino alla porta d'entrata del Convento, ritengo, a causa della sua attività pubblica prima e di esorcista poi.
Il Padre benedettino mise delicatamente in dubbio che questo gran chiasso, intorno a Padre Ernetti potesse, alla fine, avere un fondo di verità.
Com'era nel programma, chiedemmo di avere maggiori informazioni sull'argomento e di prendere visione di documenti scientifici lasciati da Padre Ernetti sulla sua macchina del tempo, ormai mondialmente famosa. Il Padre rispose che non poteva esserci d'aiuto perché presso il monastero non esistevano incartamenti sulle "ipotetiche" ricerche di Padre Ernetti.
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"Padre Ernetti: Questa macchina può provocare una tragedia universale
Maddaloni: Perché?
Padre Ernetti: Perché toglie la libertà di parola, di azione e di pensiero infatti, anche il pensiero è una emissione di energia, quindi è captabile.
Si potrà, cioè, per mezzo della macchina, sapere quello che il vicino o l'avversario pensa.
Le conseguenze sarebbero due:
– o un eccidio dell'umanità
– oppure, cosa difficile, nascerebbe una nuova morale.
Ecco perché è necessario che questi apparecchi non diventino alla portata di tutti, ma restino sotto il controllo diretto delle autorità.
Maddaloni: Fino a quando?
Padre Ernetti: Fino a quando l'uomo imparerà ad agire bene per il bene".
Don Borello, nell'intervista rilasciata al settimanale "Chi" (9), parlando della lettera che gli aveva scritto il monaco benedettino, in diversi punti dell'intervista dice:
«E se invece, attraverso quella macchina, si scoprirà che i fatti prodigiosi riguardanti la vita di Gesù sono stati inventati dai suoi discepoli ? ».
«Se le scoperte di padre Emetti fossero state autentiche, potevano diventare una "bomba" devastante. Avrebbero potuto portare alla dimostrazione che eventi fondamentali per la storia e per le religioni non sono mai esistiti con inimmaginabili conseguenze sociali».
«È chiaro che una invenzione del genere "sconvolge" il mondo. Se si riesce a ricostruire quanto è accaduto, è possibile risolvere tutti i dubbi, tutti i delitti, tutte le congiure. Non ci sarebbero segreti, vita privata. Ogni azione, per il fatto che diventa energia, vagherebbe nello spazio e potrebbe essere captata da chiunque abbia un "cronovisore"».
Sostanzialmente essi affermano che questo apparecchio:
– è pericoloso perché è in grado di leggere il pensiero e quindi in grado di
rendere visibile ogni segreto,
– è pericoloso perché potrebbe dimostrare che gli eventi straordinari attribuiti
a Gesù sono stati inventati dai suoi discepoli,
– è pericoloso perché potrebbe dimostrare che eventi considerati fondamentali
nella storia scritta e nella nascita delle religioni non sono mai esistiti.
Che dire di queste argomentazioni.
Nel campo ecclesiale, per quanto specialmente attiene alla Chiesa Cattolica, dovremmo ricordare che la stessa Chiesa è il corpo di Cristo. Le ricerche di Giuseppe Calligaris, (edite dall'Associazione Aquarius), contenute nei volumi "Le catene lineari del corpo e dello spirito" (13), dimostrano che ognuna delle singole parti del corpo umano contiene, anche, le informazioni di tutto il resto del corpo. Per quale motivo, all'interno della visione cristiana, il corpo di Cristo non dovrebbe funzionare, in quanto grande corpo concreto, allo stesso modo. Il principio della circolazione libera e totale di tutta l'informazione, anche in ogni singolo componente di un organismo, non solo motiverebbe lo stesso corpo cristico, ma sarebbe base, irrinunciabile, dello stesso scorrere della vita. Da qui, la deduzione conseguente che un corpo è morto quando non vi scorre l'informazione, perché non vi scorre la vita.
Ecco perché un cristiano non dovrebbe avere paura della verità. Dovrebbe, invece, augurarsi che scorra libera, anche senza strane macchine all'orizzonte.
In modo esplicito, nelle parole dette durante le interviste, sembra di cogliere un timore riflesso, proveniente dalle alte autorità del Vaticano.
Si ipotizza, fra le righe, che le alte autorità del Vaticano temano che una macchina come questa possa esistere, funzionare ed essere utilizzata.
Quali potrebbero essere queste informazioni relative al passato che non debbono essere conosciute.
Forse, si potrebbe scoprire che il cristianesimo cattolico romano non ha i duemila anni che vanta, ma, a mala pena, potrebbe arrivare a cinque/sei secoli, aggiungendo il secolo appena trascorso. Questa menzogna sarebbe più grave di eventuali alterazioni scritturali, se fosse accompagnata anche da alterazioni nel computo del tempo. Potrebbero essere state compiute alterazioni cronologiche che, se scoperte, porterebbero all'indietro, e di molto, il reale computo degli anni fino ad ora trascorsi.
Ammettiamo, solo per qualche secondo, che quanto si è detto e scritto, in questi ultimi trenta anni, sulla macchina del tempo fosse, anche minimamente, vero. E ancora ipotizziamo, sempre e solo per qualche secondo, che di là dal Tevere ritengano di avere qualcosa da nascondere, riferito al passato. Sarebbero credibili silenzi, assilentimenti, trappole, deviazioni non importa come motivate?
Si potrebbero essere credibili. Ma siamo nel campo delle congetture ne converrete.
Sempre nel campo delle congetture, cosa potremmo dire di una organizzazione semi-segreta, che, scoperta la tecnica dell'imbroglio (geniale: scrivi oggi quello che vuoi sia vero ieri), l'avesse usata a sua volta, negli ultimi tre secoli. Questa organizzazione avrebbe avuto la certezza del silenzio da parte di quelli che, loro malgrado spero, si fossero ritrovati complici della grande sceneggiata costruita contro l'intera umanità. Un piccolo, agguerrito, gruppo che, appena se ne creassero le condizioni, potrebbe avere in programma di liberarsi dello scomodo complice.
Un complice in carne ed ossa, soggetto alla mortalità. Nel corso dei ricambi generazionali ai vertici del potere, qualcuno, ricoprente la massima carica, potrebbe soffrire di crisi di pentimento, potrebbe essere spinto a dire la verità sulla tecnica utilizzata dei falsi documenti antichi.
Ma anche questa organizzazione semi-segreta, che è costretta a reggersi principalmente su uomini mortali, potrebbe, un giorno, iniziare a perdere pezzi a causa di una nuova sensibilità nei nuovi avvicendamenti umani nelle cariche del potere piramidale.
Tutti condizionali d'obbligo naturalmente.
Se aveste la pazienza di leggere, senza salti, tutta la documentazione raccolta in appendice, relativa alla storia dell'esistenza o meno di questa macchina, della sua capacità di vedere e sentire gli eventi del passato, anche voi, come me, potreste credere che qualche lampo di verità potrebbe essere visibile in tutta questa storia. Potreste, come me, ritenere non così incredibile che si possa essere attivata, negli ultimi cinquant'anni, una sorta di operazione "sabbie mobili". Un'operazione complessa e coordinata nel tempo, con un duplice obiettivo: condurre, lentamente, tutta la questione del cronovisore verso il dimenticatoio e, parallelamente, avvolgere il più esposto fra le persone coinvolte (Padre Ernetti) nel "fumus" della non attendibilità.
I documenti che ho raccolto possono aiutare chi vuole saperne di più. Di certo li spedirò volentieri a Padre Francois.
Queste pagine non vogliono essere, naturalmente, un intervento esaustivo sulla vicenda del cronovisore.
Essendo stato in qualche modo coinvolto in questa vicenda, sia pure in qualità di ricercatore, è naturale che in queste pagine cammini indisturbato il mio punto di vista.
Queste pagine sono principalmente una recensione, anche se "sui generis", del libro di Padre Francois Brune.
Invito quindi, e volentieri, per chi conosce il francese, alla lettura diretta del libro "Le nouveau mystere du Vatican", edito dalla Albin Michel di Parigi. Rinvio i lettori che non conoscono il francese ad una edizione italiana sperabilmente prossima.
Quanto a me che scrivo, se fossi riuscito, almeno in parte, a dissolvere qualche piccola ombra e ad illuminare, anche di poco, quel buio mortale che circonda tutta questa vicenda, mi riterrò, momentaneamente, pago.
Dovremmo essere grati ai ricercatori della verità come lo è Padre Francois Brune e come certamente lo era Padre Pellegrino Ernetti.
Un unico rammarico, alla fine di questo scritto che è stato, come intuirete, anche un lavoro di ricerca, che la completezza di tutta l'informazione disponibile, di per sé, non rende automaticamente visibile la verità.
1 – DOMENICA DEL CORRIERE n. 18 del 2 Maggio 1972
Servizio di Vincenzo Maddaloni
2 – Il Giornale dei Misteri n. 17 – I lettori ci scrivono Rubrica di corrispondenza – a cura di Sergio Conti
SCOPPIA LA POLEMICA SULLE FOTOGRAFIE DEL PASSATO
Le rivelazioni di un lettore di Roma – Lettera aperta a P. Ernetti
3 – Articolo di Teresa Pavese – sulla ricerca di Don Luigi Borello
Pubblicato sulla rivista ARCANI n. 25 del giugno 1974
Cronovisione – LA MATERIA RACCONTA
4 – Arcani n. 24 – maggio 1974 – Don Luigi Borello tiene una rubrica intitolata "La posta di Padre Borello" – IMMAGINI E SUONI DEL PASSATO
5 – Arcani n. 29 – ottobre 74 – Con questo numero Padre Borello cessa per un periodo indefinito la sua collaborazione con il giornale per inderogabili impegni professionali
La posta di Padre Borello – il Mistero e la Fede è per il momento sospesa – TEORIE COSMOLOGICHE
6 – Giornale dei Misteri n. 114 – ottobre 1980 – I LETTORI CI SCRIVONO – Rubrica di corrispondenza a cura di Sergio Conti
Padre Ernetti e la «cronovisione»
7 – pagina 5 e 6 dell'introduzione del libro "Come le pietre raccontano"
INTRODUZIONE di Teresa
8 – pagina 83 del libro di Don Luigi Borello: "Come le pietre raccontano"
9 – CHI (Rivista italiana) n. 45 del 10 novembre 1999 – incontro con Don Luigi Borello, lo scienziato che sostiene la possibilità' di vedere nel passato – articolo di Renzo Allegri
10 – Dal libro "Il nuovo mistero del vaticano" di Padre Francois Brune
Un capitolo esplosivo – "le fradeur craque enfin" – "il bugiardo crolla alla fine" – traduzione in italiano con testo francese a fronte
11 – "Gazzetta d'Alba" n.10 del 7-3-2001 – di Don Eugenio Fornasari – Il sacerdote langarolo ha teorizzato la possibilità di leggere i "ricordi" della materia inanimata
12 – CHI (Rivista italiana) – del 29 luglio 2002 il giornalista Renzo Allegri intervista padre Francois Brune sul libro che ha scritto su Padre Pellegrino Ernetti e sulla sua scoperta e costruzione della "Macchina del tempo"
13 – Aquarius – Cenni biografici sulla vita di Giuseppe Calligaris
Questa documentazione verrà spedita, senza nessuna richiesta di denaro, solo a coloro che invieranno il loro nominativo e indirizzo, le motivazioni per cui richiedono la documentazione allegata al presente articolo e che si impegneranno ad un utilizzo personale e non commerciale del materiale richiesto.
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