http://barsoom.msss.com/http/viking/high/q100-25.html
Il sito in questione riguarda la sonda automatica Viking, e, le
immagini, sono di una zona della superficie di Marte fotografate in
alta risoluzione (per l’epoca).
La zona, fotografata piu’ volte anche di recente, e’ indicate con le
seguenti coordinate: Longitudine 100.00 / Latitudine –25.00.
In esse, a parte i molti articoli scritti riguardanti i due crateri di
forma molto precisa, vi e’ una anomalia che non e’ riconducibile
ad un problema ottico.
Nella prima immagine compare un brillamento che potrebbe essere confuso
tranquillamente con la “grana” del terreno:
Se
pero’, si osservano le successive, questo brillamento si muove verso il
basso della foto:
Supponendo
che esso possa essere una particella di polvere sull’obiettivo della
telecamera della sonda Viking (se comunque cosi’ fosse dovrebbe essere
di colore nero e non bianco), il movimento di tale anomalia dovrebbe
seguire il tragitto della sonda.
Ma ad un tratto esso cambia direzione; seguendo una rotta
perpendicolare alla precedente, puntando verso il cratere piu’ grande:
Non
solo, ma nell’ultima fotografia, il puntino tende a rimpicciolirsi e
svanire, come se si allontanasse dall’obiettivo o fosse in una
posizione tale per cui la luce che lo illumina, non e’ piu’ incidente
(o forse e’stato coperto da qualche cosa):
Ma
veniamo ad oggi: ormai tutti i giornali ne parlano, con l’arrivo della
missione Americana “Spirit” si riaperto il capitolo “Pianeta Rosso” e
con esso anche il capitolo della curiosita’ su che cosa le sonde (la
gemella e’ in avvicinamento al pianeta) troveranno durante la loro
permaneza in loco.
Le prime immagini, intanto, girano gia’ per la “rete” e, fra queste,
alcune sono perlomeno curiose; premetto che forse e’ la voglia di
vederci manufatti non naturali a farle sembrare tali, ma comunque le
propongo lo stesso.
Nella
prima, la curiosita’, e’ la strana traccia (direi circa a 90 gradi) che
sembra avere lasciato il piccolo “sasso” (di forma molto regolare
simile ad un parallelepipedo di pochi cm per lato) sul suolo marziano.
Pero’ il sasso e’ piccolo e, forse, nella zona soffia un forte vento in
grado di farlo rotolare secondo la traccia.
Passiamo ora alla seconda imagine:
La
mia attenzione e’ stata attratta dall’oggetto al cento della foto; nel
paesaggio, molto ricco di sassi aguzzi e sabbia opaca, una formazione
arrotondata e lucida stona non poco; ma sara’ sicuramente un effetto
ottico.
Ricorda
un poco la parte superiore di quei comignoli a forma di fungo, vedremo
quando il “rover” entrera’ in funzione, se si potra’ avere una immagine
migliore e presa da un’altra angolazione.
In ultimo propongo ques’ultima, in essa vi sembrano presenti due
oggetti molto strani: quello piu’ in basso nella foto ricorda molto un
interruttore a levetta (o perlomeno qualcosa piantato nel terreno), il
secondo, invece, sembra un “animaletto” con tanto di cresta.
Saranno forse alcuni
pezzi dell’involucro gonfiabile che ha protetto la sonda durante
l’atterraggio?
Mahhh.
Illusioni
ottiche? Forse…
Siamo,
comunque, solo all’inizio della missione; vedremo nei prossimi
giorni quali sorprese (sicuramente meno fantasiose) ci riservera’ il
suolo Marziano.