Molti di voi la conosceranno per il suo impegno politico con il movimento civico Per il Bene Comune, a difesa della sovranità nazionale e popolare, della democrazia diretta, della moneta del popolo e per il popolo, contro la geoingegneria, le vaccinazioni e gli OGM… Noi abbiamo avuto l'onore di pubblicare la sua inchiesta La guerra dell'Europa tra i tascabili di Nexus Edizioni: un reportage vivo e concreto, senza peli sulla lingua, sulla situazione della Grecia sotto il regime della Troika, ossia sulla situazione futura dell'Italia se non si inverte la rotta intrapresa anche nello stivale. Chissà che proprio a questo possa essere utile la sua nomina, di cui andiamo fieri, come coordinatrice per la stampa del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo: una persona capace, competente ed onesta, a cui diamo tutto il nostro appoggio. Indipendentemente dalle scelte politiche (non facciamo il tifo per nessuno, elettoralmente parlando, come dimostrano i nostri articoli sulle elezioni europee e il M5s). Ci uniamo, quindi, a quanto scrive Alberto Medici nell'articolo che segue. Auguri, Monia! Auguri, Italia!
Redazione
Vengo a sapere da Facebook che l’amica Monia Benini (già citata più volte su queste pagine e con la quale abbiamo scritto un libro a quattro mani, “Risvegliàti“) ha avuto un incarico come portavoce/addetto stampa per il M5S al parlamento europeo.
Sono estremamente contento per una serie di motivi:
- Monia è estremamente brava e preparata, sui temi europei specialmente ma non solo;
- Monia è estremamente onesta e completamente priva di secondi fini/fini nascosti;
- Monia negli ultimi anni ha lavorato, girando in lungo e in largo l’Italia e non solo (Grecia, Spagna, UK, ecc.) a sue spese, con una attività praticamente di volontariato; e se adesso raccoglie qualche frutto, mi sembra estremamente bello e consolante (esiste una Giustizia!!!);
- Con lei (e con Nando Rossi) c’è sempre stata un’intesa perfetta, anche se le nostre storie e le nostre esperienze pregresse sono agli antipodi;
- La sua apertura e onestà e totale assenza di pregiudizi sono sotto gli occhi di tutti: come quando ha accettato di parlare ad un convegno con Roberto Fiore di Forza Nuova (e anche lì c’è stata un’intesa perfetta, a dimostrazione che non sono le etichette ma le persone che fanno avvenire le cose;
- Last but not least, una piccola rivincita personale: quando l’ho invitata a parlare nel mio comune, i (pochissimi) membri del M5S volevano boicottarmi indicendo la periodica riunione (se ne tengono 2-3 all’anno) proprio nella stessa serata; dopo la presentazione, un sacco di critiche, che l’Europa non era un tema prioritario, che questa qui cosa voleva?, ecc. ecc.; adesso i veraci del M5S la nominano addirittura portavoce!
Insomma, la cosa mi fa un immenso piacere: sono sicuro che la sua intelligenza e la sua preparazione, insieme alle sue arti diplomatiche, sapranno contribuire a diffondere quella conoscenza e quel risveglio anche nelle sedi “ufficiali“. Bene bene.
Piccola nota stonata: sempre su FB, un sacco di scontento per questa mossa che viene bollata da “traditrice“. Sono quelli che hanno il complesso di Calimero: non soltanto convinti di essere piccoli e neri, ma vogliosi e desiderosi di restare così per sempre. Vogliosi di essere sempre nell’ombra, alternativi al sistema, contrapposti, fieri della loro emarginazione. Io invece credo che queste opportunità vadano sfruttate, e alla grande, e bene ha fatto Monia a cogliere l’occasione. Come ha scritto una volta Blondet: “Se mi invitassero al Bilderberg? Certo che ci andrei! Un’occasione così di andare a sentire, parlare, discutere, informarsi ed informare… perché no?” dimostrando una pragmaticità che dobbiamo imparare. Ci danno un microfono? Prendiamolo! Ci danno un’opportunità di parlare ad una trasmissione televisiva? Approfittiamone! Ci fanno avvicinare per un pochino alla stanza dei bottoni? Andiamoci!
Restare nell’ombra, nella minoranza ad oltranza, combattendo sempre contro tutto e tutti non aiuterà la nostra causa. Brava Monia.
Articolo di Alberto Medici – Fonte: ingannati.it
Revisione redazionale di Nexus Edizioni [fonte dell'immagine introduttiva: Il Giornale di Vicenza]
NOTA REDAZIONALE. L'opinione dell'autore, in merito alla necessità di 'entrare nella stanza dei bottoni', non rappresenta la linea editoriale del nostro sito, che ha dato spazio anche ad articoli di segno contrario. Non è compito di chi fa informazione orientare i propri lettori ad una scelta o ad un'altra, ma fornire le condizioni affinché questa scelta, ogni scelta, possa essere compiuta nella maggiore consapevolezza possibile, adeguandosi al proprio intimo sentire.