Oltre la crepa aperta dal caso di Valerie Plame, l’indagine di Fitzgerald è, secondo quanto riportato, di portata ben più vasta e si estende profondamente fino ai trascorsi atti criminali commessi dalla Casa Bianca: dal riciclaggio di denaro sporco di Bush e Clinton a Mena in Arkansas fino al coinvolgimento del Governo nei fatti del 9/11, fra cui anche quello di aver mandato a morire giovani americani in Iraq e Afghanistan con l’illusione di false speranze.
Il Primo Ministro Inglese Tony Blair è accusato di ostacolo alla giustizia e, secondo le indiscrezioni, si sta consultando con i membri del Parlamento e con i suoi legali per tentare di evitare l’interrogatorio del procuratore Fitzgerald a Chicago.
Le rivelazioni provenienti da fonti vicine alla corte parlano di un informatore dell’ FBI Thomas Heneghen il quale ha dichiarato che il consigliere del Presidente alla Casa Bianca è anch’egli accusato di falsa testimonianza ed è coinvolto con Mary Matalin in un operazione dell’amministrazione Bush attuata per fare a brandelli i documenti e nascondere così le prove.
Heneghen ha reso noto oltre dieci giorni fa sulle frequenze di "truth.radio.com" che le sue fonti vicine alla corte d’accusa sostengono che l’ex Segretario di Stato Colin Powell, ricevuto un ordine di comparizione, abbia poi testimoniato contro il Presidente Bush, rivelando alla giuria che il Presidente ha condotto gli Stati Uniti ad una guerra basata sulle menzogne, un crimine di alto tradimento da pena capitale.
Heneghen ha anche riferito che una settimana fa sono stati citati a testimoniare Gonzalez e Card e che Tony Blair ha rifiutato il suo ordine di comparizione dopo che il limite di tempo per negare la disponibilità era scaduto.
Fonti vicine alle indagini riportano che membri della Casa Bianca, del Senato, della Commissione per il 9/11 e dei media sono anch’essi indagati dalla corte come potenziali obiettivi, tutti accusati di ostacolo alla giustizia e varie omissioni collegate agli attacchi dell’11 Settembre. Tutto ciò indica come la giuria che lavora con Fitzgerald probabilmente cerchi di attuare una pulizia indiscriminata di ciò che molti hanno definito la Casa Bianca e il Congresso del crimine. Inoltre, lo scorso lunedì, l’informatore stesso ha reso noto che il Presidente della Commissione Intelligence del Senato stava pianificando di ostacolare la giustizia convocando Fitzgerald per un udienza al Senato per contestare al procuratore le ragioni di un’indagine di così vasta portata.
Tutto ciò dà luogo al problema di come Robert e gli altri Repubblicani, alcuni tuttora sotto indagine, si uniscano a Bush nel tentare di far fuori Fitzgerald nella stessa maniera in cui il Presidente Nixon si era liberato di Archibald Cox, il pubblico ministero dello scandalo Watergate, al fine di ostacolare la giustizia e porre fine ad ulteriori indagini sui crimini della Casa Bianca.
Due settimane fa Heneghen dichiarò di aver parlato con le sue fonti solo dieci minuti prima dei servizi segreti francesi ed americani i quali intercettarono agenti dei servizi segreti britannici che tentavano di far saltare in aria la metropolitana sottostante il Dirksen Federal Building dove Fitzgerald stava presediendo le udienze.
Importanti interrogativi possono essere sollevati su come i servizi segreti collegati a Bush e a Blair hanno partecipato ad un tentativo fallito di distruggere l’indagine di Fitzgerald facendola letteralmente saltare in aria – in un momento in cui le cronache britanniche rivelano che esplosivi militari furono usati per far esplodere la metropolitana di Londra il 7 luglio.
Il presunto tentativo di far saltare in aria la metropolitana di Chicago è stato attribuito, secondo le indiscrezioni, ad una celata ostilità fra le fazioni operative dell’intelligence e dell’esercito nel governo americano.
Inoltre le cronache raccontano che l’agitazione sopraggiunse quando nello stesso tempo il Chicago Tribune e numerosi blog locali annunciavano che la metropolitana era stata evacuata per 45-50 minuti a causa di un pacco sospetto nel tardo pomeriggio di lunedì 18 Luglio.
Le ostilità nascoste riguardanti i funzionari fedeli all’amministrazione e quelli infastiditi per l’insabbiamento del coinvolgimento del governo negli attacchi dell’11 settembre sono confermate da un recente contatto avuto con questo giornalista del principale giornale newyorkese che proclamava di cercare " i nomi di coloro che potessero confermare le sue indiscrezioni di una lotta all’interno del Governo tra fazioni rivali che minacciava la sicurezza dei cittadini americani".