Avevano cominciato in sordina, facendo temere agli inglesi l'alitosi e qualche Piaga d'Egitto minore come trasmutazione dell'acqua in sangue, invasione di rane dai corsi d'acqua ed invasione di cavallette.
Ma col passare dei giorni e l'avvicinarsi del fatidico 23 giugno, la data fissata per il referendum sul Brexit, le cose sono andate via via aggravandosi.
Dalla moria del bestiame alle ulcere sugli umani, dai treni che porteranno minimo 25 minuti di ritardo al crollo della produzione industriale.
È da questa settimana che passiamo ai tempi apocalittici:
- il premier Cameron ha paventato la Terza guerra mondiale;
- l'attuale cancelliere dello Scacchiere britannico George Osborne ha detto chiaro e tondo che tutti gli investimenti di capitale saranno cancellati se la Gran Bretagna lascerà l'EU;
- il prestigioso Financial Times ha riportato in prima pagina che gli esperti temono che il Brexit porterà il cancro.
Da qui al mese prossimo dovremmo leggere del pericolo dell'invasione degli alieni e della morte dei primogeniti.
A proposito, ma la stampa anglosassone non era il cane da guardia della democrazia?
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