In vista della prossima partecipazione del Dott. Walter Pierpaoli alla trasmissione tv Medicina Amica, in onda domani 22 Novembre su TeleColor alle ore 20.30, riportiamo un estratto dell'articolo da lui scritto su NEXUS New Times n.115, su cui verterà il suo intervento televisivo, dedicato a "Ormoni e menopausa, il sabotaggio farmacologico della salute della donna". Buona lettura e buona visione. La Redazione.
Preambolo
Una tale improbabile domanda trova delle pronte risposte, che tutti attendono o intuiscono. Tali ovvie risposte sono nella mente di tutti ma pochi osano rispondere. Infatti, non si sa che quasi tutti temono la salute! Perché?
Ma è chiaro. L’economia del pianeta dipende ormai dalla gestione della salute e dalla longevità dei suoi abitanti. Altro che petrolio e gas! Si tratta di circolazione di denaro. Ci vivono e guadagnano tutti: governi con tasse e profitti generati da chi si occupa di salute; produttori di farmaci protetti da brevetti o generati solo dalla chimica farmaceutica; laboratori di analisi; produttori e gestori di costosissime apparecchiature cosiddette diagnostiche e persino terapeutiche; medici, specialisti, psicologi, ospedali e strutture di ogni genere curative o riabilitative; casse pensioni; i “persuasori occulti” che sciorinano ogni genere di rimedi che, a loro avviso, aiutano a prevenire, mantenere e recuperare. Tutta l’economia ruota intorno alla salute e quindi, ovviamente, nessuno è sinceramente interessato alla salute, a parte chi soffre e si rivolge ai “salvatori”.
Dal 1960, anno in cui mi sono laureato in medicina a Milano, si è verificato un progressivo e massiccio intervento della chimica nella medicina e in generale come sostitutivo della Natura. Tornato ai pazienti nel 1996, dopo anni di intensa ricerca continuati dal 1960 fino al 2008, mi sono trovato nel pieno della follia chimica.
Pare che l’Uomo, rimasto in sintonia con la Natura sin dai primordi del mondo, abbia pensato di potersi sostituire ad essa e di inventarsi “molecole intelligenti”. Prima ne ha scoperte di utili come i primi antibiotici, poi le ha modificate per poterle brevettare e farci lauti guadagni. La brevettazione delle molecole inventate dai cervelloni umani sono state possibili solo a chi aveva i capitali per registrare e mantenere i brevetti. Io ne ho registrati parecchi, ma li ho dovuti abbandonare a causa dei costi. E attenzione, si trattava di molecole naturali di straordinario interesse terapeutico come la melatonina, il TRH e infine le incredibili transferrine. Anni e anni di lavoro intenso e spese, per trovarsi contro un muro di silenzio e di gelida ostilità: le molecole naturali e di enorme valore terapeutico trovano nemici intoccabili e pronti a tutto. Inoltre, la medicina è totalmente degenerata nei dettagli di chimica, genetica, biologia molecolare, dimenticando del tutto la splendida fisiologia del corpo. Per questo ci si ammala e si muore come e peggio di una volta, come rottami costosi e fastidiosi parcheggiati in cliniche e ospedali spettrali.
Perciò desidero spiegare cosa sia successo dal 1960, e come la medicina sia ormai dedita alla creazione e al mantenimento di malattie croniche e agli enormi profitti sulle malattie e sul malato cronico. Le malattie degenerative sono la maggior parte di reddito e lucro al mondo, in un Sistema Distruttivo mascherato come “medicina”. Il mascheramento è ormai totale e non si sa più cosa sia la pietas e a chi ci si debba rivolgere. Infatti, gli stessi gestori della medicina sono narcotizzati e vivono senza speranza nella loro gabbia di confortevole e ineluttabile oblio farmacologico: si passa così dalla perdita di coscienza al trapasso. Ne ho parlato in un capitolo del mio libro L’Uomo senza Età. Dimenticare il tempo, Morlacchi Editore, Perugia.
Gli anni della metamorfosi da animale a macchina robotizzata
Avendo interrotto il mio percorso medico nel primi anni ‘60 per dedicarmi alla ricerca all’interno di varie discipline mediche come l’immunologia e l’endocrinologia, ho assistito alla nascita e alla decadenza di varie mode, come quelle dell’immunologia, dominata da gruppi basati negli USA in combutta con The Journal of Immunology, che distribuivano Nobel a egregi ricercatori dal nome di Jerne, Adelman, Benacerraf, astri inarrivabili le cui scoperte non ho mai capito. Colpa mia. Non potevo credere che il corpo fosse sminuzzato in cellule e molecole che non si parlassero tra di loro e che ignorassero altre molecole che le regolavano. Cominciai così a credere che fosse impossibile capire la funzione del corpo, ignorando i fattori prominenti ed ubiquitari che controllano ogni attimo della vita, vale a dire gli ormoni. La mia ostinata ricerca interdisciplinare portò infatti al memorabile lavoro pubblicato su Nature nel 1967, dove dimostravo che il corpo è costituito da un reticolo di cellule e fattori che sono legati tra loro in modo inestricabile. Ma tali scoperte, che rompono le uova nel paniere a molti, rimangono lettera morta in attesa di nuove epoche geologiche. Dagli anni ‘60 e con un crescendo impressionante, ho visto la medicina diventare chimica e il corpo trasformato in un “recettore” di strane molecole man-made, il cui scopo è quello di modificare quanto Madre Natura ha scelto e selezionato in miliardi di anni. Tali molecole sono i farmaci. Ma dietro tale ventata di novità si è scatenata la corsa alla brevettazione di tali molecole, la cui protezione brevettuale, possibile solo ai potenti della farmacologia, ha prodotto ritorni economici che sfuggono a chi conta gli spiccioli. Infatti, si è creato un mondo di chimica e profitti che ha oscurato volutamente ogni possibile progresso delle conoscenze della fisiologia del corpo.
Per quanto mi riguarda, immerso com’ero nella ricerca integrata e impermeabile come sono alle mode e alle distrazioni genetiche e molecolari, mi sono trovato in un mondo alieno, dove le vere scoperte sono scomode e vanno ignorate. Non esiste quello di cui non si parla, oppure se ne parla solo per confondere chi legge.
Nel mio caso, mi sono svegliato dalle mie infantili illusioni alla pubblicazione delle mie ricerche che hanno portato negli USA al bestseller The Melatonin Miracle nell’agosto 1995. La notizia sconvolse il mondo scientifico e mi attirò l’odio di molti, presi di sorpresa dall’inaspettato “miracolo”. Ancora oggi, dopo quasi vent’anni, i produttori di farmaci, svizzeri e tedeschi in primo luogo, hanno deciso di bruciare sul rogo la strega melatonina, pericolosa fautrice di un tipo di salute alla quale non si era abituati. La salute vera è invisa a chi ne fa lucro in combutta con una miriade di faccendieri tra i quali includo i produttori di farmaci, i loro servi medici, le organizzazioni sanitarie internazionali (la WHO di Ginevra), i farmacisti, gli ospedali, i produttori di costosissime e largamente inutili apparecchiature diagnostiche e “terapeutiche” e non ultimi i Governi che pagano le precarie pensioni e certo non amano sentir parlare di “longevità”. Tutti hanno paura della salute!
Ma l’aspetto assurdo e grottesco della vicenda, è che la melatonina ha solo dischiuso il mondo della ghiandola pineale e la reale possibilità di prevenire tutte le malattie e di invertire il processo di invecchiamento, o almeno di portarci senza dolori e malattie al termine ultimo della vita del mammifero uomo, il che anche turba il sonno di chi odia la salute.
L’abominevole vicenda della melatonina svizzera
Non ci si deve illudere. Il Potere Farmaceutico si è ormai impossessato del mondo e fa di tutti noi servitori del Sistema. Esiste certo in molti l’angosciosa consapevolezza di questo dramma, che ha ora dimensioni storiche. Si tratta infatti di un evento che lascerà tracce profonde e una scia di morte a caro prezzo. La medicina allopatica, che si basa su farmaci creati dall’uomo con la chimica e la biochimica, è nata dopo la fine della Seconda guerra mondiale imponendosi con la protezione dei brevetti e un crescente potere di promozione e vendita che non ha uguali nella storia. Le industrie farmaceutiche, capeggiate e appoggiate in Svizzera e in Germania dagli stessi Governi, orgogliosi dei crescenti fatturati (sic!), sono ormai le padrone del mondo e non lo nascondono neppure. Il fatto, a me ben noto, che i farmaci non portano a guarigione nessuna delle patologie più comuni (degenerative, autoimmunitarie e tumorali), è la prova che lo scopo dei potentati farmaceutici non è assolutamente quello di “guarire” le malattie, bensì quello di “mantenerle”! Infatti si parla di “cure” e non di “guarigioni”. Il fenomeno è talmente radicato e le menti sono talmente obnubilate dal Sistema, che risulta ormai impossibile fare qualcosa. Si deve solo attendere, anni o decenni, fino a che accada qualcosa che deve necessariamente derivare dalla maturazione della consapevolezza di chi soffre e si sottrae ai carnefici. È certamente molto pericoloso cercare di far capire cosa è successo, in quanto nessun mostro farmaceutico accetterebbe di vedere scendere il fatturato solo perché qualcuno si è accorto della mostruosa truffa.
La storia
So che la storia della melatonina è ora illustrata da centinaia se non migliaia di pubblicazioni, in gran parte seguite all’uscita a New York, nell’agosto 2005, del bestseller The Melatonin Miracle che lasciò di stucco le menti impreparate e oltraggiate di ricercatori, medici e industrie farmaceutiche. Lo spavento fu grande e ancora oggi pochi hanno capito cosa sia la melatonina e per quale ragione abbia provocato ansia e terrore. Poi è stata abilmente denigrata e tenuta nascosta e ancora oggi in Europa e nel mondo intero, con le notevoli eccezioni del Paese Liberale che si chiama Stati Uniti e del Paese Anomalo chiamato Italia, non se ne parla e non si trova. La melatonina apre infatti un Nuovo Continente della Salute e della Medicina.
All’uscita del libro, seguita ad una straordinaria Terza Conferenza di Stromboli nel 1993 e alla descrizione nel 1994 di melatonina e trapianti di ghiandola pineale, riportati dalla più prestigiosa rivista scientifica mondiale, i Proceedings of the National Academy of Sciences, USA, ben 15 Paesi chiesero i diritti di pubblicazione e i relativi volumi furono pubblicati in 15 lingue. Il Governo degli Stati Uniti, rappresentato dalla Food & Drug Administration e dal National Institute of Health, allarmato dal fatto che tutti volevano la melatonina, mi convocò ad una Conferenza all’Università di Berkeley in California, volendo conoscere chi aveva generato tanto rumore e informarsi su tale miracolosa molecola. Sono per questo profondamente grato agli Stati Uniti, che hanno permesso la sopravvivenza della melatonina. Avevano capito che non si trattava di sonno o di jet-lag, bensì di salute! Ma qui inizia la torbida vicenda che vado ad illustrare. L’editore tedesco Goldman Verlag di Monaco di Baviera ottenne i diritti a pubblicare il volume tedesco al prezzo di 70'000 Marchi. Ma cosa successe? Alla pubblicazione, che avrebbe dovuto vedere l’autore chiamato a firmare i libri e a prestarsi, come succede sempre, a interviste varie, nulla avvenne. Credo che invece di alcune centinaia di migliaia di copie, ne abbiano vendute poche migliaia.
Alle mie proteste con l’agente letterario tedesco e con l’editore, rispose un assordante silenzio. Il Governo Tedesco aveva messo il veto. Non si doveva parlare di melatonina ai tedeschi. Infatti la Germania, con la Svizzera, ospita le più grandi multinazionali farmaceutiche e il messaggio della melatonina era troppo dirompente e pericoloso…
Puoi continuare a leggere l'articolo su NEXUS New Times n. 115,
da cui è tratto questo estratto:
Prodotti correlati:
L'Autore
Walter Pierpaoli, classe 1934, laureato a pieni voti in Medicina e Chirurgia nel 1960, dopo la specializzazione in Cardiologia ha insegnato come Assistente presso l'Istituto di Patologia Generale dell'Università di Milano, conducendo ricerche di biofisica e usufruendo di una borsa di studio dell'Atomic Energy Commission degli Stati Uniti.
Nel 1963 è entrato nel Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) come Ricercatore a Contratto e quindi come Direttore di Laboratorio del Centro per lo Studio della Patologia Cellulare sino al 1969, anno in cui ha conseguito la Libera Docenza in Immunologia. Tra il 1966 e il 1976 è stato "visiting scientist" all'Istituto di Ricerca Medica di Davos-Platz, Svizzera.
Dal 1977 al 1980 ha lavorato con un suo gruppo autonomo presso l'Istituto di Anatomia dell'Università di Zurigo e dal 1980, avvalendosi di una collaborazione con l'Istituto Choay di Parigi, ha costituito a Zurigo un Istituto di Ricerca e una Fondazione per la Ricerca Biomedica di Base (ora INTERBION) della quale attualmente è Presidente.
Il Dr. Pierpaoli ha pubblicato oltre 130 lavori scientifici sperimentali su riviste scientifiche internazionali come Nature, Journal of the National Cancer Institute e Proceeding of the National Academy of Sciences. È organizzatore delle notissime "Conferenze di Stromboli sul Cancro e l'Invecchiamento" che si sono svolte nel 1987, 1990, 1993 e 2005, i cui Volumi, pubblicati dalla New York Academy of Sciences, sono stati i più venduti nella storia della più gloriosa e antica Società Scientifica degli USA.
Il Dr. Pierpaoli promuove da molti anni gli studi medici interdisciplinari chiamati ora "Neuroimmunomodulazione", ai quali si dedicano attualmente migliaia di ricercatori.