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    Complottisti contro debunker o giornalisti in cerca di verità? – di Armando De Para

    Mentre scrivo sono passate poco più di 24 ore e ancora non riesco a convincermi che è successo veramente, Tom Bosco e Paolo Attivissimo in un confronto-dibattito sull'11 settembre, continuo a chiedermi se qualcosa sta finalmente cambiando?

    Fino a questo pomeriggio ne ero convinto, ma oggi mentre cercavo di ricordare a memoria le fasi più importanti del dibattito al quale ho assistito di persona, qualcosa di stonato continuava a ronzarmi nelle orecchie.

    Ho atteso di leggere quanto nel blog di Attivissimo veniva postato, documentato e commentato e le stonature si sono fatte da subito più evidenti, tra tutti spiccano i commenti di alcuni ingegnerini; anch'io ero tra il pubblico e casualmente circondato dai "fans" di Paolo Attivissimo o passatemi il termine "attivini", neolaureati poco più che ragazzini eccitati come se stessero partecipando ad una gara dove se non arrivi primo non sei nessuno.

    Un po di campanilismo ci può stare, come qualche battuta scivolata tra Attivissimo e uno degli organizzatori, ma certi commenti di chi cerca la pagliuzza nell'occhio e non si accorge di avere una trave nei propri danno molto fastidio, sembrava il sapientino della Clementoni, perfino mia moglie seduta al mio fianco sussurrando mi aveva fatto notare che questo ragazzino avrebbe avuto bisogno di "un sacco di botte", di sculacciate nel culetto in senso metaforico ovviamente, soprattutto per il tono utilizzato.

    Fortunatamente il ragazzo che aveva dato un po in escandescenze contro Paolo Attivissimo e prontamente ripreso non era seduto al mio posto, altro che sculacciate metaforiche avremmo visto e con ovvie conseguenze.

    Anche Paolo Attivissimo era eccitato o forse emozionato o entrambe le cose, lo si evince dalla difficoltà che aveva di riuscire a respirare regolarmente nelle prime fasi della sua esposizione, esposizione impeccabile fino a quando un brutto scivolone ha fatto improvvisamente alzare gli animi delle persone presenti in sala.

    Non entro nei particolari e nei dettagli del dibattito, troverete tutto ben riportato con precisione e pignoleria quasi maniacale con tanto di filmati nel blog di Attivissimo.

    Quello che mi preme evidenziare sono appunto le note stonate; questi ragazzini, ingegnerini, minicicappini o nextcicappini o come ho scritto prima affettuosamente "attivini", mi hanno spaventato, non scherzo mi hanno quasi terrorizzato; quanta saccenza, quanta convinzione, quanta presunzione e spudorata retorica, negli occhi azzurri bellissimi di uno di questi "attivini" ho visto rabbia, eccesso di competizione, saccenza e la profonda convinzione che tutto, ma proprio tutto quello che stava accadendo era inutile e superfluo perchè tanto lui possedeva già la verità assoluta; non ho dovuto attendere molto e nel blog di Attivissimo leggo uno dei suoi tanti interventi:

    "Scusa Paolo, tu continui a lodare Tom Bosco perché ha accettato il confronto.
    Però io non ho mica capito il suo scopo.
    Voglio dire, durante la sua esposizione ha presentato bufale vecchie di secoli a cui, senza nulla toglierti, potevamo rispondere in buona parte anche noi del pubblico.
    Che senso ha tirare fuori bufale se sai già che il tuo avversario ha la risposta pronta per sotterrarti?
    Che senso ha andare a fare un duello senza prima leggersi tutto il blog undicisettembre, per vedere come risponderà il tuo avversario e preparare una controreplica?
    Bosco ieri ha inanellato una serie di fdm impressionante, ogni volta che gli si davano risposte e lui diceva "ah, ok… se è così".
    Ma cribbio, leggi le sbufalature prima ed evita di far perdere tempo alla gente ritirando fuori quella storia.
    Veramente, o questi non si preparano prima di andare a un dibattito, oppure non capisco la loro strategia.
    "

    Questo il link http://attivissimo.blogspot.com/2010/09/il-dibattito-sull119-milano-di-ieri.html#c3415053830428352441

    Tutto inutile quindi, l'11/09/2010 due pagliacci si sono incontrati a Milano in dibattito pubblico e hanno presentato le loro pagliacciate?

    Scrive di strategia, e intende "intelligence" come se si fosse li tutti quanti con lo scopo di portare a casa le proprie ragioni, ma nessuno gli ha insegnato che cosa significano le parole "confronto", "dibattito"?

    Paolo mi rivolgo a te in special modo, sei consapevole spero di che cosa hanno per la testa questi ragazzini, soprattutto tu che scrivi:

    "Prosegue il resoconto dell'incontro che ho avuto alcuni giorni fa con un sostenitore della teoria delle "scie chimiche", noto su Internet con il nomignolo di Vibravito, allo scopo di conoscere di persona la psicologia di chi crede alle grandi ipotesi di complotto. "

    http://attivissimo.blogspot.com/2009/03/faccia-faccia-con-uno-sciachimista-2.html

    Un po di psicologia anche con gli "attivini" non farebbe male.

    Ma non è finita, il ragazzino ingegnere in erba continua a sostenere che ci deve essere per forza una strategia:

    "Io avevo pensato ad un'altra teoria.
    Magari TB si è presentato lì consapevole di essere sbufalato, ma il suo non reagire pestando i piedi come un RM qualsiasi ma al contrario il suo accettare le sbufalate lo hanno aiutato ad acquisirsi una nomea di persona di buon senso.
    Dopo quell'incontro non puoi dire che è un complottista hard, al contrario dici che è uno che accetta le sbufalate che gli si fanno. Così va a finire che la gente dice che è una persona di buon senso, e quello che continua a dire, be' quelle sono le sue opinioni. E ognuno può avere le opinioni che vuole. E così la gente gli crede, perché si è tolto ogni minimo sospetto di paranoia complottista."

    http://attivissimo.blogspot.com/2010/09/il-dibattito-sull119-milano-di-ieri.html#c3097109604501272291

    Forse non se ne è reso conto ma il complottista ora è diventato lui!!

    Questa mia non vuole essere un'attacco e non lo è, alla persona o alle persone "gli attivini", ma la testimonianza di un disagio che ho provato di persona al dibattito a Milano e che è continuato nel leggere i loro interventi nel tuo blog caro Paolo.

    Spero mi auguro che ti dissoci da questi atteggiamenti, non solo, mi auguro che tu in qualità di loro leader, paladino, professore o anche semplice esempio sia in grado anche con una tirata di orecchi di riportarli a condizioni più mansuete e costruttive con una buona e sana dose di umiltà.

    Se loro crescono e continuano con questi toni, con questa arroganza e questa saccenza, non potremo mai evitare la nascita dei Marcianò per il semplice principio dell'azione e reazione.

    Magari al prossimo incontro dibattito anziché portare i ragazzini ingegneri sarebbe meglio un confronto tra grandicelli, questa volta è andata così e capisco che probabilmente il poco preavviso sia stato d'impedimento per organizzarsi al meglio, ma mi ha fatto molto riflettere sentire le tue parole precise e molto ben dettagliate supportate poi dagli ingegneri che si sono rivelati essere dei ragazzini.

    Uno che nomina il papà come esempio perchè il più fico del mondo, un'altro che sa usare perfettamente un gps per misurare l'altezza del dosso vicino al pentagono; sarà anche un ingegnere ma un buon geometra ti può spiegare che il gps oggi non è abbastanza preciso, cosa si è portato negli USA l'Iphone?

    Un'altro ancora che non vede la trave nei suoi occhi….un po pochino come sostegno non trovi?

    500 Gb di dati che rendi disponibili a chiunque, ti invio il mio indirizzo in privato così me li puoi inviare e mi metto a studiare e per il prossimo anno sarò pronto.

    http://www.megachipdue.info/finestre/zero-11-settembre/4529-lle-monder-scopre-i-dubbi-sull11-settembre.html
    http://www.lemonde.fr/ameriques/article/2010/09/11/les-etats-unis-n-en-ont-pas-fini-avec-le-11-septembre_1409267_3222.html#xtor=AL-32280184

    Alla fine fortunatamente vincono le buone intenzioni e non chi nella partecipazione pensava di portare a casa una vittoria eclatante e una sonora sconfitta come bottino da appendere come uno scalpo al proprio blog o al proprio forum, le buone intenzioni chiare ed evidenti di entrambe le parti in contraddittorio si sono viste si sono respirate, e sono state convincenti.

    Un primo passo importante che potrà avere solo che risvolti importanti e costruttivi, se si riuscirà a tenere a bada gli eccessi da stadio calcistico da entrambe le parti e l'arrogante e fastidiosa saccenza dei ragazzini (magari anche una buona dose di bromuro).

    Un'ultima nota stonata e chiudo con questa fantastica e incredibile giornata; nessuno purtroppo dei due "pagliacci" a confronto e nessuno degli organizzatori, anche dopo il mio intervento nel quale mi sono limitato a complimentarmi con le parti in confronto e gli organizzatori, ha pensato di chiedere un minuto di silenzio in ricordo delle 2974 vittime nel giorno della commemorazione e le centinaia di migliaia di vittime delle due guerre a seguito…

    Un'occasione sprecata per dimostrare fino in fondo che tutti siamo contro le guerre e che tutti siamo in grado oltre che ad un confronto civile e democratico, di ricordare e fare tesoro degli errori del passato, occasione rimandata all'anno prossimo.

    Armando De Para



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