Di Maio (M5Stelle): “Modifica Art. 138 costituzione è sovversione”
Mercoledì 24 Luglio 2013 15:03 – (ASI) Il disegno di legge costituzionale approvato dal Consiglio dei ministri il 6 giugno 2013, che detta nuovi modi e tempi per la riforma della Costituzione in violazione dell’art. 138 della Carta, è in verità una legge che fa saltare le garanzie e le regole che la Costituzione stessa ha eretto a sua difesa.
In sostanza in diciotto mesi verranno cambiati forma dello Stato, forma di Governo, Parlamento e l’intero equilibrio fra i poteri dello Stato su cui riposano i diritti dei cittadini.
Ma per il Vicepresidente della Camera Luigi Di Maio l’impianto della Costituzione del 1948 è intoccabile e, in effetti, la maggioranza e il Governo stanno rincorrendo un procedimento di revisionismo costituzionale che ha dell’eversivo e del quale si può solo pensare tutto il male possibile.
*Si ringrazia Teleagenzia1 per il video in Redazione
Fonte: agenziastampaitalia.it
Notte di Maratona al Parlamento per la difesa dell’art 138 e il Decreto del Fare
Carlo Sibilia (M5S) dichiara sul suoFacebook:
Abbiamo votato per stare qui in aula tutta la notte! Difenderemo con tutti i nostri mezzi la VIOLENZA che il Governo PD/PDL vuole fare alla Costituzione Italiana modificando l’art.138 . Noi restiamo e loro scappano…codardi?
L’articolo 138 della Costituzione recita:
Art. 138.
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.[47]
Fonte: stampalibera.com