Donald John Trump si è insediato alla Casa Bianca il 20 gennaio del 2017, tra urla e strepiti dei media, delle “star” e di parte del popolo americano, aizzato dagli stessi media mainstream che lo disegnavano – e lo disegnano – come un nazista, misogino e omofobo.
A nulla sono bastate le dichiarazioni del Presidente su Twitter e nel suo discorso inaugurale del tipo “sarò il Presidente di tutti”: i media, ormai, lo avevano bollato e il popolo americano si è ribellato.
A fine anno, poco prima che Donald Trump arrivasse effettivamente a bussare alla porta della casa Bianca, l’Economist – giornale che appartiene alla famiglia Rothschild, e come tale facente solo propaganda economica (ad esempio non spiega mai come nasce il denaro alla fonte) – gli ha dedicato una copertina, una pagina con otto tarocchi presi tutti dagli arcani maggiori e rivisitati in favore – anzi in spregio – del neo Presidente.
Inutile dire che una cosa simile non è mai capitata nella storia presidenziale.
Le otto carte facenti parte della copertina del famoso settimanale sono così simboliche e chiare nei loro messaggi che vanno assolutamente svelate.
Tutte – pertanto – sono perfettamente allineate, eccetto due ovvero The Judgement (Il Giudizio, che raffigura proprio Trump) e The Star (La stella).
Dato che nella simbologia niente è un caso, il fatto che queste due carte siano scomposte sta a indicare che qualcosa nel sistema non è andato, dunque bisogna rimediare.
Ecco le carte spiegate una per una.
LA TORRE
La carta della torre è tratta dall’arcano XVI, chiamato anche Casa di Dio o Torre del Diavolo (in quest’ultimo caso viene rappresentata quadrata). Nella divinazione dei tarocchi, essa sta a indicare il cambiamento improvviso, lo shock che porta a una trasformazione.
In questa immagine la torre è rotonda, e indica qualcosa di spaventevole, dato che un fulmine dorato la colpisce, generando fiamme e una coltre di fumo. Nello specifico, il fulmine dorato si chiama Runa Sol ed ha una doppia valenza: la prima – quella positiva – è foriera di nuove energie per raggiungere determinati obiettivi, ma la seconda è un monito, ovvero che tutto può essere spazzato all’improvviso… dall’alto.
Da notare i due cortei dietro la torre dei comunisti e dei cristiani, uniti per marciare – o forse per assediare – la stessa torre, cosa che diventa molto chiara visto che conosciamo il rapporto tra i media e il Presidente (un’altra cosa del tutto inedita).
I due cortei potrebbero simboleggiare anche una convergenza, ovvero l’inclusione dei “comunisti” nell’universo di Trump, cosa che non è sopportata dall’élite, che – come sappiamo – sta demonizzando la Russia da anni.
IL GIUDIZIO
Il Giudizio è la prima delle due carte scomposte. Essa – del tutto rivisitata rispetto all’arcano originale – vede un Trump con lo scettro e la corona… in mano, cosa altamente simbolica nel gergo esoterico, dato che sta a significare una persona il cui potere non è ancora riconosciuto. Trump è seduto su una bandiera avvolta, un’altra chiara simbologia, in quanto la bandiera così sistemata sta a indicare nel gergo massonico la ritirata e l’abbandono.
IL MONDO
Anche la carta del mondo è del tutto rivisitata rispetto alla versione originale dei tarocchi.
Essa simboleggia il vero potere che c’è in questa realtà. Potere che vede alla base – per le masse – tre edifici, ovvero la piramide – la religione primordiale dalla quale discendono tutte le altre – un edificio con una cupola che sembra essere un palazzo politico, e un altro che potrebbe tranquillamente essere un edificio finanziario.
Sopra abbiamo un libro chiuso (simbolo di sapienza ristretta e chiusa) uno specchio al centro che raffigura la realtà (il mondo che si vuole far vedere) e a destra due maschere, simbolo per eccellenza degli iniziati.
Ancora più su, infine, abbiamo un quadro che rappresenta una figura femminile (simbolo della vita) un libro aperto e il sole, ovvero Dio, la luce.
Da notare è che tra i primi due livelli ci sono come dei cavi di connessione, cosa che indica la realtà in cui siamo intrappolati e che non ci consente di guardare più su.
L’EREMITA
La quarta carta è una delle più inquietanti. Qui abbiamo l’eremita che con una lanterna (luce per natura fioca) guida le masse che stanno protestando, ma che vanno dritte dritte… verso il baratro. L’eremita assiste dall’alto a questo massacro, e il suo sguardo è ancora una volta rivolto verso le piramidi egizie, ovvero la religione primordiale a cui accennavamo prima.
La natura arcana dell’eremita – è bene chiarirlo – è duplice, dato che può essere sia un vecchio saggio sia un uomo ingannevole e calcolatore.
LA MORTE
In questa carta il messaggio si fa ancora più chiaro: abbiamo la morte con una falce su un cavallo bianco che si trova davanti non ad un albero… ma a un fungo atomico!
Nell’Apocalisse di Giovanni, i quattro cavalieri siedono su quattro cavalli di colore diverso: il bianco rappresenta la carestia, il rosso la pestilenza, il nero la guerra e il verde (in generale) la morte.
In questo caso abbiamo un cavallo bianco, e la carestia post atomica è altrettanto facile da decifrare: radiazioni, contaminazione delle acque e dei terreni, tutto porta morte, prima e dopo. Tanto per non farsi mancare nulla, abbiamo un sole rosso sangue e sul fondo pesci e piante morte, cose che delineano ancora di più lo scenario apocalittico.
Si potrebbe pensare che Trump voglia innescare uno scenario nucleare – uno degli slogan della campagna elettorale di Obama, se ricordate, era proprio “affidereste a quest’uomo i codici nucleari?” – il punto è che tutto va visto con una doppia lettura, e il sistema potrebbe usare qualunque carta… pur di eliminare un presidente scomposto.
IL MAGO
Un’altra carta inquietante è questa del mago. Nei tarocchi, il mago indica una persona creativa e intelligente, artefice del proprio destino.
Qui invece abbiamo un uomo che rappresenta la società, un uomo che indossa una maschera per la realtà virtuale e che preme il bottone per una stampante 3D, che sforna tutte case perfettamente uguali, che producono vite perfettamente uguali…
Quest’uomo ha il bastone massonico ed è illuminato dall’aureola e dal simbolo dell’infinito, cosa che sta a indicare il sapere iniziatico sconosciuto alle masse (sapere che genera il vero potere, e che – ricordiamolo – è personale, dato che il fine della vita è l’evoluzione).
LA RUOTA DELLA FORTUNA
Questa carta è terribile. Simbolo della fortuna e del tempo, la Ruota della Fortuna rivisitata vede tre leader europei attaccati come salami a una ruota, ovvero (da sinistra) Marine Le Pen, Angela Merkel e infine Geert Wilders (quest’ultimo è un parlamentare europeo leader del Partito della libertà che vuole l’uscita dell’Olanda dall’Europa e soprattutto dalla moneta unica).
Come sappiamo, quest’anno, in questi tre paesi, ci saranno tornate elettorali: più precisamente le presidenziali francesi saranno ad aprile e a maggio, mentre in Olanda si voterà il 15 marzo. Infine, a settembre, ci saranno le elezioni in Germania.
Da notare, infine, il fulmine bianco che colpisce la Merkel, cosa che sta a indicare un esito incerto delle elezioni e la volontà da parte del “sistema” di non punire quel leader, che si è speso comunque bene per il vero potere.
Dulcis in fundo, in basso, abbiamo due urne con due schede elettorali, cosa che rende i fatti ancora più eclatanti.
LA STELLA
Ultima carta – scomposta – è quella delle stelle, o meglio della stella.
In ogni stella – come si può ben vedere – c’è un volto, purtroppo indecifrabile.
La cometa, nel gergo esoterico, indica la stella del re, e il fatto che sia scomposta potrebbe indicare che questo Presidente potrebbe ritardare l’ascesa di qualcuno di centrale, qualcuno che il sistema sta aspettando proprio dal punto di vista esoterico, e che di sicuro… non viene per noi.
Insomma, anche se di primo acchito – in pratica per i profani di esoterismo, alias le masse – queste carte potrebbero sembrare innocue, in realtà tutti i conoscitori dei tarocchi – le carte della “conoscenza divina” e dunque di noi stessi – si collocano su posizioni diametralmente opposte.
Citando più di qualcuno che si diverte ormai a canzonare qualsiasi cosa sfugga alla materia e all’ordinario potremmo semplicemente affermare: “coincidenze? Non credo proprio”.
Fonti:
The Economist
Misteri templari nei tarocchi di Valentin Elli.