Riceviamo e pubblichiamo, invitando calorosamente a sottoscrivere la petizione (che alleghiamo in coda all’articolo) affinché l’Italia adotti al più presto la clausola di salvaguardia contro gli OGM. Ancora una volta, purtroppo: da questa Europa ci guardi Iddio…
[Redazione di Nexus Edizioni]
“Emergenza OGM anche in provincia di Belluno” – Incontro con l’ Assessore Manzato
Qualche mese fa una sentenza della Corte Europea, unitamente a una fortissima pressione svolta dalle multinazionali sementiere sugli organi comunitari, ha di fatto dato “via libera” alla coltivazione di alcune varietà di Organismi Geneticamente Modificati (le famigerate sementi Frankenstein) anche in quelle Nazioni in cui erano banditi.
Diversi Paesi europei (Lussemburgo, Austria, Germania, Polonia, Bulgaria, Grecia, Ungheria.. ma anche Svizzera ecc..) hanno adottato la “clausola di salvaguardia” che blocca, a livello nazionale, questa “liberalizzazione” voluta dalla CE e di fatto hanno vietato ogni coltivazione OGM. Purtroppo in Italia tutto ciò non è stato fatto, ma, cosa assai grave, (nonostante si sia in piena campagna elettorale) di questa questione non si parla affatto.
Per questo motivo giovedì 21 febbraio una delegazione del Gruppo Coltivare Condividendo, assieme a esponenti di AIAB, di Dolomiti bio e del consorzio del Gialet, è stata ricevuta dall’assessore all’agricoltura Manzato e da alcuni funzionari regionali. In un clima sereno e costruttivo sono state esposte le forti preoccupazioni legate al rischio che fra poche settimane anche la nostra Terra venga stuprata da semine di mais OGM Monsanto. Cio’ metterebbe a serio rischio il nostro patrimonio di biodiversità. Infatti è acclarato che gli OGM contaminano le altre varietà di mais, e quindi le varietà tipiche di mais Sponcio, Storo, Cinquantino, Fiorentin, Marano, Bianco Perla..e molte altre sono in serio pericolo.
Ci ha molto rincuorato sentire che la Regione e l’assessore sono decisamente contrari agli OGM (convinti anche che l’introduzione degli Ogm comporterebbe notevoli costi economici per la comunità veneta). Si sono già attivati (nella conferenza Stato Regioni) per chiedere l’adozione della clausola di salvaguardia Una contrarietà agli Ogm condivisa da tutte le Regioni Italiane Si stanno comunque perseguendo anche altre vie, come ad esempio la clausola di blocco che ha tempi molto più rapidi, è sul tavolo del ministro dell’agricoltura. Tale clausola si ispira al reg 2008/29 art 34 misure di emergenza. (simile a quella adottata dalla Francia).
Qualora non venissero adottate le clausole suddette (prima delle semine) ci è stato garantito che la Regione attuerà e potenzierà una serie di misure atte a monitorare tutte le semine di mais che verranno effettuate nei prossimi mesi. Permanendo l’obbligo di comunicazione relativo ai tipi di sementi usate, saranno potenziati i controlli per tracciare eventuali partite di seme OGM Non si esclude l’ipotesi che in caso (probabilissimo) di moratoria per gli OGM si intervenga in campo per evitare la contaminazione del polline (anche con distruzione dei campi OGM) Abbiamo anche proposto l’ introduzione di idonei indicatori su cui basare un sistema per l’accesso ai contributi, che premi l’utilizzo di sementi tradizionali ed escluda dai contributi coloro che seminano OGM.
Queste iniziative della Regione, ma anche la crescente mobilitazione da parte di associazioni, di organizzazioni di categoria (in primis la coldiretti) e la forte opposizione della stragrande parte dei cittadini non ci fa abbassare la guardia.
Infatti abbiamo organizzato per mercoledì 27 febbraio presso il centro giovani a Farra di Feltre (dalle ore 20.30) un incontro sulla questione “emergenza OGM .. anche in provincia di Belluno”. Un occasione per ribadire che l“gli OGM sono una strada senza ritorno”, la contaminazione che provocano è permanente e la coesistenza con altre varietà e metodologie di coltivazione è incompatibile. Quindi per i (miseri) profitti di pochissime persone si compromette il futuro di un territorio e di una comunità.. sempre più indirizzata verso un agricoltura sana, sostenibile, tradizionale, tipica e biologica.
Stiamo inoltre valutando molto attentamente l’ipotesi di seguire le vie legali verso chi sta distribuendo mais OGM Monsanto, in barba alla tracciabilità, al fine di contaminare il territorio (pratica molto usata in sud america) e rendere così impraticabile l’ipotesi di “regione Ogm free”.
Nel frattempo continua la “raccolta firme” per sottoscrivere la richiesta di “clausola di salvaguardia” al Ministro dell’ Agricoltura (per visionarla cliccare qui).
La petizione è “firmabile” anche presso:
– negozio biologico “bio brothers” a Feltre (BL) - vivaio biologico il ruscello a Porcen di Seren del Grappa (BL) - il Nido – negiozio biologico ad Auronzo (via unione) - Agenzia d’affari Palatini a San Vito di Cadore, (Corso Italia)
ma anche durante i convegni e incontri a cui partecipa il Gruppo Coltivare Condividendo:
lunedì 25 febbraio a Bassano mercoledì 27 febbraio presso Centro Giovani a Farra di Feltre venerdì 1 marzo a Semonzo lunedì 4 marzo a Pieve d’Alpago
Fonte: coltivarcondividendo.blogspot.it
Nota di Nexus Edizioni
Quello che segue è il testo della petizione, che può essere ricopiato, aggiungendovi Nome e Cognome, Indirizzo, Città e Firma (i dati personali e le firme possono essere inseriti anche nel retro del foglio della petizione). La petizione puo’ essere inviata al gruppo Coltivare Condividendo oppure direttamente al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Via XX Settembre, n. 20 – 00187 Roma.
–> Spett.le MINISTRO CATANIA
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
ROMA
per conoscenza
ASSESSORATO all’AGRICOLTURA REGIONE VENETO
Oggetto: RICHESTA DI APPLICAZIONE della prevista clausola di salvaguardia nazionale per gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM)
Siamo un gruppo di coltivatori, piccoli produttori, auto produttori, cittadini che credono in un agricoltura, in un vivere la Terra, sostenibile, salubre, rispettoso di biodiversità, paesaggio, ambiente, salute. Siamo estremamente preoccupati dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea che di fatto consente la coltivazione di Organismi Geneticamente Modificati anche in Italia. Riteniamo cio’ molto pericoloso, una minaccia per la biodiversità e salubrità E’ infatti ormai risaputo che gli ogm contaminano irreversibilmente le altre varietà tradizionali, locali ed altre specie (attraverso il trasferimento genico orizzontale dei frammenti di DNA da una specie all’altra, per mezzo dei microrganismi)… La pericolosità degli OGM (o comunque la non sicurezza della loro non pericolosità) è confermata da ricerche scientifiche indipendenti. (ad es. contaminazione del polline, del miele, delle filiere alimentari e delle sementi tradizionali, pericolo per la salute e l’ambiente, maggior impiego di pesticidi e resistenza degli insetti patogeni, fallimenti dei raccolti (Cotone) e ridotte produzioni (Soia), ecc…) Inoltre, pare che l mais OGM sia reputato cancerogeno alle ricerche recentemente pubblicate in Francia dal Prof. Seralini, così come numerose ricerche indipendenti segnalano la pericolosità degli OGM e la loro contaminazione. Riteniamo pertanto indispensabile che si adotti la massima precauzione, (principio di precauzione) prima di consentirla la coltivazione
CHIEDIAMO PERTANTO CHE SI APPLICHI QUANTO PRIMA LA “CLAUSULA DI SALVAGUARDIA NAZIONALE” (già applicata in molti Stati Comunitari e non)
vietando non solo la coltivazione degli OGM ma anche l’importazione, ai sensi della Dir. 2001/18 CE in materia di organismi transgenici, E’ necessario ricordare che tra gli OGM vanno inserite anche le varietà “clearfield”, resistenti ai diserbanti, in quanto profondamente alterate nel loro DNA, manipolato con sostanze chimiche, ultrasuoni e radiazioni e, pertanto pericolose per la salute e l’ambiente, oggi importate e seminate in Italia senza le previste autorizzazioni.