fbpx
martedì - 15 Ottobre, 2024

Dal 1995 l'Informazione libera ed indipendente

Elevate your accessory game with OpClock's premium selection of Rolex Replica and meticulously designed replica watches. Explore now and redefine luxury.

ESERCITO AD ACERRA IN MISSIONE… DI PACE di Marco Cedolin

Data di pubblicazione:

Ultimi articoli

Nexus New Times # 166

NEXUS New Times Nr.166: autentico e autorevole è ora disponibile! Gentili lettori, ci scusiamo per il ritardo d’uscita del presente Numero causato principalmente dalle novità straordinarie...

Articoli più letti

Nexus New Times # 166

NEXUS New Times Nr.166: autentico e autorevole è ora disponibile! Gentili lettori, ci scusiamo per il ritardo d’uscita del presente Numero causato principalmente dalle novità straordinarie...

Social Network

21,000FansMi piace
5,000FollowerSegui
10,600IscrittiIscriviti
spot_img
Condividi l'articolo:
Ieri mattina tutte le maggiori agenzie di stampa, dall’Ansa ad Adnkronos, hanno dato la notizia dell’ingresso degli uomini e dei mezzi dell’esercito all’interno dell’area del megainceneritore di Acerra che i giornalisti nostrani si ostinano a definire “termovalorizzatore” in virtù di un neologismo privo di qualunque valenza scientifica.

Circa 60 militari della Brigata Bersaglieri Garibaldi hanno occupato il sito in applicazione al decreto legge n. 90/2008 e hanno immediatamente provveduto a delimitare l’area applicando cartelli che la descrivono come “sito d’interesse strategico nazionale” protetto da sorveglianza armata e con accesso vietato.

Questa operazione militare inaugura di fatto il nuovo programma del governo che intende utilizzare il supporto dell’esercito per presidiare ed imporre, nel caso anche tramite l’uso della forza, i cantieri delle grandi opere anche quando, come nel caso di Acerra, si tratti di opere fortemente osteggiate dalle popolazioni locali. Con tutta probabilità lo stesso copione verrà replicato nel futuro cantiere della discarica di Chiaiano, nei futuri cantieri del Tav, a Vicenza quando partirà la costruzione della base militare americana Dal Molin ed ogni qualvolta occorrerà calare dall’alto una grande opera altamente impattante contro la volontà dei cittadini.

L’esercito italiano da oggi non è più solamente un veicolo deputato all’esportazione armata della “democrazia” nei Paesi scarsamente graditi all’amministrazione statunitense, ma diventa l’artefice di missioni militari sul nostro territorio, volte a contrastare ed intimidire quella parte di società in continua crescita che difende il proprio diritto ad avere un futuro opponendosi alla costruzione di quelle grandi opere che distruggono l’ambiente e scavano nuove voragini all’interno del debito pubblico, al fine di garantire profitti miliardari alla consorteria di sanguisughe che da sempre suggono denaro dalle tasche dei contribuenti.

Non risulta ancora ben chiaro se si tratterà di missioni di pace o di guerra, ma abbiamo ormai imparato guardando all’Iraq, all’Afghanistan, al Kosovo e alla Bosnia come il confine fra queste due parole sia in fondo molto labile quando come veicolo di “pace” si scelgono le armi. Senza dubbio i militari in missione in Italia incontreranno comunque qualche problema in più qualora dovessero trovarsi a fronteggiare i cittadini che protestano contro le grandi opere, sia perché si tratta di quegli stessi cittadini che ogni mese pagano loro lo stipendio, sia perché ad Acerra, a Chiaiano, in Val di Susa ed a Vicenza risulterebbe molto più complicato archiviare sotto forma di “errori” eventuali spargimenti di sangue.

Ad Acerra nel 2004 i pastori del luogo abbandonarono ai piedi del cordone di poliziotti che allora presidiavano il cantiere del megainceneritore, alcune pecore provenienti dai loro allevamenti, agonizzanti in quanto contaminate dalla diossina che infesta l’intero territorio, determinando un’incidenza altissima di patologie tumorali presso la popolazione.

Se Guido Bertolaso avesse realmente a cuore “l’interesse nazionale” potrebbe iniziare ad usare l’esercito per tentare di decontaminare l’intera area prima che l’epidemia di tumori assuma proporzioni catastrofiche, anziché inviare i militari a presidiare la costruzione di un forno inceneritore che nei prossimi anni contribuirà a peggiorare ulteriormente una situazione già oggi drammatica.

Ma se qualcuno in questo Paese guardasse all’interesse nazionale non esisterebbe il decreto legge 90/2008 che identifica i cittadini italiani come potenziali nemici da combattere con l’uso dell’esercito, quasi ci trovassimo all’interno di un golpe alle isole Comore.


tratto da luogocomune
Condividi l'articolo:

Potrebbe interessarti anche ...

ORWELL A CATANZARO, IN SALSA MOSSAD.

Orwell a Catanzaro. Una città sorvegliata speciale in salsa Mossad. CATANZARO – Con un comunicato sulla stampa locale, il 7 agosto 2012, l’amministrazione comunale di...

I grandi boss digitali si preparano alla grande politica

Facebook e Youtube, i due grandi Social Network che “autodichiarano” di aver superato la mitica soglia del miliardo di membri, stanno ovviamente modificando alcuni...

911 IN PLANE SITE – DVD

Undici settembre 2001Una data che ha cambiato il mondo...{mosimage}...il documentario che cambiaper sempre l'undici settembredi William Lewispresentata da Dave VonKleist911 IN PLANE SITE -...

2012: nel segno delle profezie

Fino a ieri il 2012 sembrava una data lontana nel futuro, che prima o poi sarebbe arrivata “ma che per ora non ce ne...

Abbonati a Nexus

Eventi Nexus

Nessun evento futuro al momento.

Eventi Segnalati

Iscriviti alla Newsletter

Rimani sempre aggiornato sul mondo Nexus.

[mailup_form]

Conferma la tua iscrizione tramite la mail che riceverai.

Sostieni Nexus Edizioni

spot_img

YouTube