Un ex membro di spicco di Greenpeace ha detto pubblicamente durante una conferenza tenuta a Las Vegas, in Nevada (USA), questa settimana che le preoccupazioni riguardanti il riscaldamento globale sono esagerate e, anzi, potrebbe presto accadere esattamente l'opposto.
“Io temo un raffreddamento globale”, ha avvertito Patrick Moore, ecologista canadese, che ha svolto un ruolo significativo in Greenpeace Canada prima di lasciare il gruppo ambientalista nel 1986 e poi scrivere un libro dal titolo Confessioni di un fuoriuscito da Greenpeace.
Parlando alla folla mentre martedì scorso (8 luglio 2014, ndt) nel corso della Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici, Moore ha insistito sul fatto che le recenti statistiche mostrano come gli Stati Uniti siano attualmente in fase di raffreddamento, e che non c'è stato “nessun riscaldamento globale per quasi diciotto anni”, e che i risultati potrebbero avere un impatto negativo sull'agricoltura nel mondo.
“Spero in un lieve riscaldamento all'opposto di un raffreddamento. Io preferirei davvero che facesse più caldo”, ha aggiunto Moore durante l'incontro, una conferenza ospitata ogni anno dallo Heartland Institute – “il più grande think tank del mondo che promuove lo scetticismo sul riscaldamento globale”, secondo The Economist.
“Se si riscalda di due gradi, si spera lo faccia nel nord del Canada… forse sarebbe una buona cosa, se davvero si fosse riscaldato”, ha aggiunto Moore, secondo una trascrizione della sua presentazione pubblicata questa settimana sul sito Climate Depot.
Secondo Marc Morano di Climate Depot, Moore ha continuato a deridere la convinzione secondo cui “tutto è dovuto al riscaldamento globale” e ha messo in discussione le prove scientifiche che collegherebbero gli aumenti di anidride carbonica nell'epoca moderna ai periodi di maggiore calore.
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“Ci sono tantissime variabili climatiche che non possiamo controllare, e quando si fa un esperimento è necessario fare anche delle prove utilizzando tutte le altre variabili possibili, tranne quella che è oggetto del nostro interesse, affinché il risultato sia davvero onesto. Ci sono variabili che nemmeno comprendiamo di non poter controllare”, ha detto Moore. “Quindi è praticamente impossibile pensare di fare un esperimento in cui in cui saremmo stati in grado di sottrarre l'impatto delle emissioni di CO2 rispetto alle altre variabili da tenere in considerazione. Ecco il motivo per cui non si potrebbe fare un modello preciso in grado di prevedere esattamente il clima”.
“Il Presidente [Barack Obama, ndt] sembra dire che è sufficiente che la scienza abbia risolto la questione. È un'affermazione vuota e senza contenuto”, ha continuato l'esponente ecologista, aggiungendo poi che i mutamenti fondamentali dovrebbero riguardare il modo con cui i bambini delle scuole americane vengono istruiti sui cambiamenti climatici.
“Il modo con cui i nostri ragazzi vengono istruiti sull'argomento deve cambiare, perché se non lo facciamo ci sarà un'intera generazione di persone che stanno seguendo in modo cieco questa isteria sul clima”, ha detto Morano, citando le parole di Moore. “Ai nostri figli non si insegna la logica, non si insegna cosa sia realmente il metodo scientifico, gli si insegna semplicemente che l'anidride carbonica è inquinamento. Oggi gli viene presentato il carbonio come se fosse fuliggine”.
Dopo aver lasciato Greenpeace, in seguito ad un decennio e mezzo di lavoro con l'organizzazione ecologista di fama mondiale, Moore ha costituito una propria società di consulenza, Greenspirit, ed è stato nominato co-presidente e portavoce retribuito della Clean and Safe Energy Coalition, un ramo del Nuclear Energy Institute (gruppo di pressione sul nucleare) che mira a “promuovere gli usi benefici dell'energia e delle tecnologie nucleari negli Stati Uniti e in tutto il mondo”.
Le osservazioni di Moore sono giunte nella stessa settimana in cui RT riferiva come i dati rilasciati pubblicamente di recente dal governo degli Stati Uniti suggeriscano che la temperatura media da costa a costa sia leggermente diminuita nell'ultimo decennio.
“Non solo vi è una pausa nella crescita delle temperatura postulata dalla teoria del riscaldamento globale provocato dall'uomo, ma una evidente tendenza, seppur lieve, all'abbassamento della temperatura media negli Stati Uniti nell'ultimo decennio”
ha scritto l'ex meteorologo televisivo Anthony Watts, citando le statistiche rese recentemente disponibili dalla National Oceanic and Atmospheric Administration.
Fonte: Russia Today, 9 luglio 2014 – Traduzione e adattamento di J.C. per Nexus Edizioni
Immagine in apertura di TEDx Vancouver, tratta da RT
NOTA REDAZIONALE. La redazione di Nexus Edizioni, dando spazio alle dichiarazioni di Patrick Moore, non condivide la sua posizione a favore dell'energia nucleare, sulla cui pericolosità abbiamo messo in guardia sin dall'inizio delle nostra avventura informazionale, su vari numeri di Nexus New Times, e più di recente con l'articolo Energia nucleare: le verità nascoste, che ha inaugurato il primo numero di PuntoZero (*). Riteniamo però condivisibili i dubbi e le dichiarazioni espresse da Moore sia sull'effettivo riscaldamento del globo terrestre, sia sulla sua origine antropica. Importante, ad esempio, l'osservazione di Moore in merito alle molte varianti possibili che non sono state prese in considerazione (tra tutte, ma sarebbero davvero molte, la geoingegneria, che vediamo quasi tutti i giorni in applicazione sopra i nostri cieli). In merito alle varie posizioni sostenute all'interno della comunità scientifica sulla causa dei cambiamenti climatici, vi suggeriamo l'articolo Imperversa il dibattito sui cambiamenti climatici, pubblicato su Nexus New Times n. 80, e vi segnaliamo anche l'articolo di Tom Bosco Il grande freddo: scritto tre anni fa, è più che mai attuale in questa estate decisamente… autunnale.
(*) L'unica fissione nucleare davvero pulita, che non produce scorie, è l'energia nucleare che utilizza il Torio anziché l'Uranio, come abbiamo segnalato su Nexus New Times n. 94.