La situazione dell’impianto nucleare di Fukushima si aggrava sempre di più, mettendo a serio rischio le condizioni ambientali e di salute non solo del Giappone (in parte già gravemente compromesso), ma di una parte consistente del nostro pianeta. Dopo l’ammissione della TEPCO di aver volutamente manomesso i dati delle radiazioni nucleari, per nascondere all’opinione pubblica mondiale la gravità del problema, in questi giorni il Primo ministro giapponese, Shinzo Abe, ha chiesto ufficialmente aiuto al mondo intero. “Abbiamo bisogno della vostra conoscenza e della vostra esperienza“, ha affermato Abe il 9 ottobre scorso, durante un convegno su energia ed ambiente. Infatti, come riportato anche dalla stampa:
Dopo che la scorsa settimana è stata rivelata una nuova perdita di acqua contaminata dalle cisterne di stoccaggio della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, il primo ministro giapponese ha dato la sua disponibilità ad aprire “alle più avanzate conoscenze” provenienti da fuori i confini nazionali per contenere il problema.
Soluzioni possibili, nel campo delle “più avanzate conoscenze”, sembrerebbero essercene eccome. È quanto emerso anche dalla puntata di Nuovo Mondo del 10 settembre scorso, condotta da Alessandro Sieni su Radio Gamma 5 (94 mhz), che ha avuto come ospiti Tom Bosco, direttore di Nexus New Times e PuntoZero, ed Andrea Rampado, ricercatore nel campo delle energie alternative. Una su tutte può essere il “raggio della morte” (o “raggio della Vita”?), un’invenzione la cui attribuzione è oggetto di indagini e ricerche non senza colpi di scena (vedi ad esempio questo articolo di Andrea Rampado), che sarebbe in grado di disintegrare la materia e trasformarla in energia “pulita”. Sembra fantascienza, ma spesso la fantasia più ardita è solo un’ombra della realtà.