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Gli intrighi contro Trump

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Con Donald Trump, nulla è come sembra. L’episodio di Michael Flynn esemplifica la natura sfuggente, imprevedibile e letale del conflitto dall’alta posta in gioco che continua a svolgersi. Ciò che è evidente e fuori discussione è che il presidente Trump sia in guerra con lo Stato profondo in tutte le sue forme, comprese significative fazioni della comunità d’intelligence e delle forze dell’ordine. I media mainstream (in gran parte controllati dalla CIA) e praticamente l’intera dirigenza politica. Trump è visto chiaramente come minaccia esistenziale per i loro crimini. Quest’apparato, ad ogni livello, è impegnato in un colpo di Stato. Ciò che non è chiaro, ed è estremamente difficile valutare, è la natura della risposta di Trump ai nemici. Inoltre non è chiara la situazione nella sua amministrazione. Nemici e alleati sono in bilico.

 

Flynn: il parafulmine

Michael Flynn era centrale per la politica estera di Trump. Flynn era a capo della Defense Intelligence Agency sotto Obama, e ha portato un patrimonio di conoscenze nella comunità d’intelligence nella sua breve ma ricca azione da consigliere per la sicurezza nazionale. Flynn, democratico, era un aperto critico della politica estera di Obama/Clinton e dell’uso deliberato da parte della CIA dei terroristi di al-Qaida/SIIL/al-Nusra in Siria. Ha voluto importanti riforme per la comunità d’intelligence politicizzata. Ha spinto a migliorare le relazioni con la Russia e ha cercato di denunciare e annullare i rapporti dell’amministrazione Obama con l’Iran. Il controverso Flynn è un eroe per la base di Trump, per ave­r detto di “rinchiudere” Hillary Clinton e “prosciugare la palude”. Trump rispetta Flynn, e sembrava avere problemi con il suo stile combattivo. Era controverso durante il mandato sotto Obama prima di appoggiare Trump, e controverso durante la campagna e le elezioni. Trump ha sfruttato Flynn come consigliere per la sicurezza nazionale invece che in un altro posto di gabinetto, per evitare a Flynn di dover essere brutalmente approvato dal Congresso (e probabilmente non sarebbe passato). Cosa è cambiato?

 

Dimissioni curiose

L’episodio Flynn è stato descritto come un’insabbiatura senza un crimine. Flynn non ha violato alcuna legge. È stato approvato dal FBI, come descritto in questo articolo del Washington Post. (Il Washington Post è uno dei principali organi di stampa anti-Trump). Flynn ha agito in modo appropriato ed entro l’autorità di consigliere per la sicurezza nazionale, e non ha (come afferma la propaganda dell’opposizione) negoziato le sanzioni al telefono con l’ambasciatore russo. Le trascrizioni lo confermano. Trump stesso ha più volte sostenuto che Flynn ha fatto il suo lavoro. Perché a Flynn è stato chiesto di dimettersi? Secondo la linea ufficiale della Casa Bianca, Trump e il vicepresidente Mike Pence non erano soddisfatti dalle modalità comunicative di Flynn. Le dimissioni di Flynn sono semplicemente una questione di protocollo interno? Un problema di chimica o di lotta per il potere nella cerchia di Trump? Se sì, qual è la natura del problema e perché non è gestito internamente? Chi e cosa ha reso pubblico uno scandalo drammatico e dannoso?

 

“Sangue nell’acqua”

Come succintamente descritto da Julian Assange di Wikileaks,

“una battaglia incredibile per il dominio si svolge tra il governo degli Stati Uniti eletto e la comunità d’intelligence che si considera il “governo permanente””.

La cacciata Flynn è il risultato di una “campagna di destabilizzazione di spie statunitensi, democratici e stampa”. Dal punto di vista dello Stato profondo, una grande vittoria è stata ottenuta con la cacciata di Flynn, decapitando l’amministrazione Trump ancor prima di esser completamente formata. Trump ha perso un membro chiave della sua cerchia, e il resto cadrà presto. Trump ha dimostrato gravi debolezze, e queste vengono attaccate con gusto e violenza. Secondo il Wall Street Journal, la comunità d’intelligence non riceve informazioni da Trump. (Trump e il suo ODNI lo negano). I lealisti di Obama, in particolare, lavorano contro. Secondo Glenn Greenwald, i rivelatori dello Stato profondo che hanno denunciato Flynn ci sono riusciti compiendo dei reati. Lo Stato profondo è ora ancora più incoraggiato e potente. Secondo l’ex-congressista Dennis Kucinich

“qualcosa di sbagliato succede nella comunità d’intelligence, che vuole riaccendere la guerra fredda tra Stati Uniti e Russia, in modo che l’asse militare, industriale e d’intelligence ci guadagni".

Svegliati America!” Secondo Eli Lake di Bloomberg, l’episodio di Flynn è un “assassinio politico”, dove Trump “ha ceduto all’opposizione burocratica e politica”. La CNN (la voce della CIA e della dirigenza politica) ha dichiarato che la rete non cede alla narrativa russa e di Flynn. Ovviamente ne avrà il materiale per il crescente tentativo d’impeachment dei democratici e repubblicani anti-trump. Uno dopo l’altro, CIA/media potranno semplicemente denigrare tutti i membri del gabinetto Trump, e lo stesso Trump, finché sarà rimosso. C’è “sangue nell’acqua”. Come piranha, i nemici di Trump sono in frenesia. Ma Trump, difatti, è “alle corde”? O Trump come Muhammad Ali “li metterà alle corde”?

 

Cambio di carte

Dopo una giornata di attacchi dei media, Trump ha preso a Twitter ed ha rapidamente istituito una conferenza stampa, durante cui ha invertito pubblicamente la narrazione in maniera aggressiva. Le fughe sono la vera storia.

Le fughe, non Flynn, i problemi nell’amministrazione, la “Russia”.

 

È una provocazione?

La speculazione intrigante, non riportata dai media mainstream, è che l’intero caso Flynn sia una complessa provocazione, una trappola tesa deliberatamente da Trump per smascherare i rivelatori, nell’ambito di un’operazione contro lo Stato profondo. Questa operazione, a sua volta, fa parte del programma “Prosciugare la palude”; la pulizia radicale e tanto attesa per scovare la dirigenza politica. Vi sono diversi resoconti che sostengono in modo convincente che si tratti di una provocazione:

Secondo un’analisi dettagliata (citando fonti del’intelligence russa), l’episodio Flynn era una classica “trappola canarino” ideata da Trump e Flynn in coordinamento con l’FBI e altri rami dell’intelligence e delle forze dell’ordine, per esporre e cogliere i rivelatori e le corrotte figure dei media che lavorano per lo Stato profondo:

Flynn aveva diretto contemporaneamente le operazioni contro le principali reti del narcotraffico internazionale legate a CIA, islamisti e Clinton. Robin Townley, aiutante di Flynn impegnato in questa operazione, si vide improvvisamente negare il nulla osta della sicurezza dalla CIA, nonostante Townley l’avesse avuto per anni. La CIA ha creato lo scandalo Flynn/Russia per ritorsione.

Secondo il resoconto, Flynn e la sua squadra sarebbero rimasti operativi, lavorando nell’Ufficio informazione e ricerca. Ciò suggerisce che Flynn non sia stato davvero “licenziato”, ma trasferito a un ruolo più segreto, per motivi pratici. La sanzione ufficiale del Tesoro degli USA sul caso contro la rete di Samark Jose Lopez Bello, guidata da Flynn, il 13 febbraio 2017, può essere letta qui.

[Samark Jose Lopez Bello, importante uomo d'affari venezualano, è considerato vicino al vicepresidente del Venezuela, Tareck Zaidan El Aissami, da anni accusato dagli USA di essere coinvolto in operazioni di narcotraffico; ex Ministro della Giustizia e dell'Interno all'epoca di Chavez, El Aissami è stato di recente investito di ampie deleghe in materia economica dal presidente Maduro; secondo gli USA, tali poteri gli permetterebbero di gestire il riciclaggio dei proventi del narcotraffico, e di destinare partite di droga negli USA attraverso la frontiera col Messico. Non si può non considerare che le accuse USA contro Lopez Bello ed El Aissami possano essere strumentali per indebolire la Repubblica Bolivariana del Venezuela. Lopez Bello era inoltre un frequentatore del golf club di National Doral in Florida, di proprietà di Trump, dal 2012; NDR NEXUS].

L’operazione/trappola di Flynn non finisce qui (i media non hanno smesso di diffondere materiale appositamente trapelato), e non sarebbe l’unica provocazione che l’amministrazione Trump attua. Secondo Jack Posobiec dei Cittadini per Trump e suo forte sostenitore, Trump ha utilizzato con successo le provocazioni nella campagna presidenziale e nell’elezione. Secondo Posobiec, la storia del piano di Trump di utilizzare la Guardia Nazionale per rastrellare gli immigrati era intenzionale.
L'Associated Press c’è cascata. Ulteriori prove della tanto attesa massiccia campagna di pulizia per “drenare la palude” comprende il “bagno di sangue” del 7.mo piano del dipartimento di Stato da parte del segretario di Stato Rex Tillerson, e il licenziamento di numerosi dipendenti, presumibilmente per non aver superato i controlli. Craig Deare, alto funzionario del NSC, è stato appena licenziato per aver espresso opinioni in contrasto con l’agenda di Trump.

Yemen

Il ruolo di Flynn nell’incursione nello Yemen potrebbe anche aver innescato la rappresaglia della CIA. Questa operazione rischiosa ha provocato la morte di 14 militanti di al-Qaida (inclusi dei capi operativi), di 25 civili e del Navy Seal William “Ryan” Owens, e il ferimento di sei soldati statunitensi. Anche se i dettagli rimangono oscuri, il raid nello Yemen sembra aver scontrato le Forze Speciali dei Navy Seals con al-Qaida. Dato che al-Qaida è una facciata della CIA, il conflitto è essenzialmente tra la squadra militare-intelligence di Trump e la CIA. L’obiettivo sembra essere stato avvertito, portando la squadra delle Forze Speciali dei Navy Seal ad affrontare una fiera resistenza. (Forse la CIA aveva avvertito i propri agenti nello Yemen?) Anche se pesantemente criticato dai media mainstream come “pasticciato” e “disastroso”, l’amministrazione l’ha visto come un “grande successo”, raggiungendo l’obiettivo principale, i documenti dell’intelligence a supporto delle future campagne antiterrorismo. La squadra dei Navy Seal ha portato via un “tesoro” d’intelligence su cd per computer, telefoni cellulari e file. Flynn e la sua squadra agisco secondo l’intelligence contenuta nei file? Ciò ha fatto infuriare ulteriormente la CIA, accelerando la campagna contro di lui?

 

Il collegamento con la pedofilia

Aggiungendo bizzarria sulla cacciata di Flynn, vi è il collegamento alla pedofilia, o Pizzagate. Dopo la cacciata di Flynn, Hillary Clinton non ha potuto resistere dal postare un greve commento su Twitter, rilanciato dal suo funzionario Philippe Reines:

“Cari Mike Flynn e Mike Flynn Jr, fatevi un giro su COMET. E avrete la vostra ossessione sulla pizza… jobs.dominos.com/dominoscareer….

Hillary Clinton:

"Philippe ha il suo modo di dire le cose, ma ha ragione sulle reali conseguenze delle false notizie…”

A cosa si riferiva? Nel novembre 2016 Flynn espresse sostegno all’indagine del Dipartimento di Polizia di New York sulle prove e-mail del possibile coinvolgimento di Hillary Clinton in “reati di riciclaggio e sesso con bambini”. Il figlio, Michael G. Flynn (primogenito di Flynn e suo braccio destro) espresse sostegno alle indagini. I messaggi di posta elettronica di John Podesta svelati daWikileaks indicano ciò che appare una significativa prova sulla rete di pedofili di alto livello della dirigenza di Washington, e più precisamente la parte di una rete che coinvolge Podestà, agenti del Partito Democratico e dei Clinton, e la rete delle pizzerie nel Paese, in particolare Comet ping-pong e Pizza di Washington DC. [Vedi l'articolo di Maurizio Blondet pubblicato anche su questo sito, NDR NEXUS].

Numerosi ricercatori indipendenti hanno continuato a cercare tenacemente queste prove, nonostante il forte e pericoloso insabbiamento politico e un grave contraccolpo. Clinton avrebbe potuto scegliere di rimanere in silenzio, ma non poteva resistere dall’insultare Flynn, non più sulla “Russia” o su Trump, ma sul Pizzagate. Perché se n’è uscita richiamando l’attenzione su questo? Flynn ha subito “conseguenze reali” per qualcosa che non è “reale”?

 

Turbolenze nella cerchia di Trump: opinioni contrastanti

Nonostante gli avvertimenti continui dei lealisti Trump si è circondato di coloro che sembrano essere dei nemici: neocon repubblicani e anti-Trump; ha riempito la “palude” invece che “prosciugarla”. Trump crede che cooptare e conquistare la dirigenza lo ponga in una posizione più forte? Quanto pesa questo calcolo rispetto ai desideri della base anti-globalista/anti-dirigenza? C’è disaccordo anche fra la base di Trump su ciò che accade. La perdita di Flynn è un duro colpo. Trump è circondato da neoconservatori guidati da Pence. Steve Bannon e Kellyanne Conway sono gli ultimi lealisti rimasti a Trump nella cerchia interno. L’amministrazione Trump è inquinata e compromessa? Il capo dello staff Reince Priebus, ex-presidente del RNC, è visto da sempre più lealisti di Trump come la principale minaccia interna. Secondo Breitbart, Priebus è la talpa, accusato di non volere attuare gli ordini esecutivi, rallentando la conferma dei candidati di gabinetto, e di non fare nulla contro la rete delle “cellule dormienti” di Obama che continua a sovvertire l’amministrazione. Trump, secondo Breitbart, ha lavorato attivamente per sostituire Priebus. Pence e Priebus decisero di estromettere Flynn, secondo Fox News, nonostante le obiezioni di Bannon e Conway, che credevano che Flynn dovesse restare. Secondo Jerome Corsi di Infowars, Priebus non è solo una talpa, ma il “capo dei rivelatori”, e dovrebbe essere il prossimo ad andarsene. Mike Cernovich così come Alex Jones e Roger Stone, vedono Priebus come una minaccia. La fedeltà di Priebus va ai neocon repubblicani e lavora attivamente contro Trump. Il vicecapo dello staff Katie Walsh è stata identificata come possibile rivelatrice ed è indagata. Il 19 febbraio, apparendo alla conferenza stampa della NBC, Priebus si è assunto la colpa sul caso Flynn, definendolo disonesto.

 

La minaccia di Pence

Il vicepresidente Mike Pence non è solo un neocon repubblicano, ma un neocon di Bush. Pence ha recentemente partecipato al Super Bowl con George H. W. Bush, verso cui è servile e che sostiene d’idolatrare. Di cosa Pence ha discusso con Poppy Bush l’arcicriminale e capo dell’apparato criminale che non esita nel voler distruggere Trump? Pence supporta su tutto Bush. Il suo profilo è quello di un nemico di Trump. Ha sostenuto il Patriot Act, la guerra in Iraq, la tortura (si oppone alla chiusura di Guantanamo), la guerra in Medio Oriente e la linea dura con la Russia. Ha sostenuto il rovesciamento della Libia e ringraziato Hillary Clinton di ciò. Sostiene la globalizzazione e il libero scambio, il NAFTA e il CAFTA. È per le grandi aziende e si oppone alle riforme sulla finanza bancaria e in campagna ha elogiato la criminale sentenza della Corte Suprema sul caso Cittadini Uniti a favore delle corporazioni. Lui e Trump sono apertamente in disaccordo sulla Russia, contrasti che l’amministrazione ha respinto blandamente. Pence voleva far fuori Flynn. Pence decide la politica estera di Trump? Pence era contro le operazioni segrete di Flynn? Pence ignora Tillerson, Mattis, ecc.? Il 18 febbraio, nel discorso alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, Pence vantava che gli Stati Uniti saranno “costanti” nell’impegno per la NATO, che “staranno con l’Europa” ed ha anche minacciato la Russia:

“Sappiate questo: gli Stati Uniti continueranno ad accusare la Russia”.

Tale presa di posizione bellicosa sovverte la retorica di Trump (riecheggiata da Flynn) che chiede il miglioramento delle relazioni con la Russia, ed antagonizza la NATO, che definiva “obsoleta”. La visione di Pence è in netto contrasto con la frustrazione di Trump nel migliorare le relazioni con Mosca, indebolite dalla propaganda russofoba. Ma è il suo vicepresidente che vomita tale propaganda. La contraddizione Trump-Pence sarebbe uno stratagemma “poliziotto buono/poliziotto cattivo”, o c’è un vero conflitto? Pence è nella posizione ideale per fare di Trump ciò che George H. W. Bush fece di Ronald Reagan, o Lyndon B. Johnson di John F. Kennedy. Se Trump viene rimosso, l’amante di Bush e russofobo Pence sarà presidente. (E chi avrebbe il presidente Pence come suo vice? Jeb Bush?) [Interessante la previsione, che il futuro farà avverare o meno, di Massimo Mazzucco in questo articolo, precedente all'elezione di Trump, NDR NEXUS]

 

L’esplosiva previsione di un ex-agente della CIA

In una intervista esplosiva per Alex Jones Show, l’ex-agente della CIA Robert David Steele ha espresso i seguenti pareri:

  • La NSA ha spiato i cittadini, mentre la CIA causa le fughe di notizie, ed entrambi partecipano al colpo di Stato.
  • Reince Priebus è il “Giuda alla Casa Bianca”, permettendo e coprendo la pedofilia. (Nota: in una precedente intervista per RT, Steele definì Priebus agente della CIA presso Trump.)
  • Julian Assange “può abbattere il partito repubblicano e Priebus in particolare”.
  • Avendo indagato sulla pedofilia per oltre un decennio, Steele dichiarava che “la pedofilia è una tendenza acquisita dai democratici”, e che gente come John Podesta sono “pedofili all’acqua di rose” rispetto a repubblicani, élite bancaria e sauditi.
  • La pedofilia è il tallone d’Achille del sistema, e “Trump l’ha capito”.
  • Le fondazioni delle corporation e i loro anarchici pianificano massicci disordini a primavera e in estate, tra cui una grande manifestazione a Washington DC a maggio.

In particolare, riguardo Michael Flynn:

“Flynn è finito nei guai perché diventato troppo arrogante e ha cercato di dire a Mattis e Tillerson cosa fare”.

Ma il motivo per cui è stato licenziato, secondo Steele, era che Flynn voleva smascherare la lista dei pedofili di Washington. Uno dei nomi sulla lista era “il migliore amico di Mike Pence“. Steele non l’ha nominato. Chi è?

 

Tutto va bene secondo Trump

L’amministrazione Trump ha fermamente respinto tutte le critiche e i sospetti sul suo gabinetto. Nella conferenza stampa del 16 febbraio, Trump ha sostenuto che la sua amministrazione “gira come una macchina messa a punto”, che vi è “zero caos” ed ha anche ripetuto l’ampia fiducia in Reince Priebus, che “fa un lavoro fenomenale”. Nell’ultimo Twitter, Trump ha scritto:

“Non credo al flusso di (false) notizie dei media. La Casa Bianca opera molto bene. Ho ereditato un pasticcio e lo sto risolvendo”.

Trump ha continuato ad attaccare i media, nel comizio del 19 febbraio. Secondo The Hill, Bannon è indignato dalle pretese che lui e Priebus siano in contrasto, e respinge le osservazioni avanzate da Breitbart, la sua ex-pubblicazione. L’ex-agente dell’intelligence Steve Pieczenik respinge la cacciata di Flynn come mossa pragmatica di routine. Secondo Pieczenik, tutto il personale è alla fine “usa e getta”, e ritiene che Flynn non doveva rimanere in carica per molto. A suo avviso, la polemica è esagerata. Il senatore Paul Ryan, capo dei repubblicani e considerato un aspro anti-Trump e nemico dai lealisti di Trump, diffonde voci concilianti, come se fosse con Trump. L’intervista di Ryan su Fox con Sean Hannity è la prima in cui parla positivamente dell’ordine del giorno di Trump. Quando gli è stato chiesto da Hannity del fatto che lui e Trump sono considerati in contrasto, Ryan l’ha liquidata come “passato”. Perché Ryan è improvvisamente conciliante?
Chi sostituisce ora Flynn come consigliere per la sicurezza nazionale di Trump? Un altro neocon. La lista si restringe a tre candidati: l’attuale sostituto consigliere per la sicurezza nazionale Keith Kellogg, lo stratega militare H. R. McMaster, e il maniacale ex-ambasciatore alle Nazioni Unite di George W. Bush John Bolton. Robert Harward (Lockheed Martin, ex-funzionario della NSC di George W. Bush) ha rifiutato dopo aver chiesto di avere il proprio personale (Trump ha rifiutato di licenziare il team di Flynn, tra cui K. T. McFarland). [La scelta sarebbe poi ricaduta su McMaster, come descrive qui Maurizio Blondet, NDR NEXUS].

 

Verso l’inaspettato

Lo Stato profondo non è “profondo”. Il governo ombra non è nascosto. La criminalità è alla luce del sole come non mai, ed è tutta contro Trump. L’aperta sedizione e il tradimento sono pubblicamente incoraggiati e “sponsorizzati dal governo”. Vi sono inviti aperti a colpi di Stato, anarchia, terrorismo e isteria di massa. Trump è in pericolo, o controlla? Viene rovesciato o guida con successo una guerra di inganno e agguati? Siamo entrati in un territorio inesplorato, con il futuro dell’umanità in gioco. Tutto è in gioco. Nulla è chiaro.


Articolo di Larry Chin, pubblicato su Global Research, 20 Febbraio 2017
Traduzione italiana di Alessandro Lattanzio per SitoAurora


 

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