1) Il passato ed il presente del debito pubblico USA
Debito USA (Miliardi di dollari) | Raggiunto in data | Giorni Necessari | Media Giornaliera (miliardi di dollari) |
5.000 | 23/02/1996 | – | – |
6.000 | 26/02/2002 | 2.195 | 0,46 |
7.000 | 15/01/2004 | 688 | 1,45 |
8.000 | 18/10/2005 | 642 | 1,56 |
9.000 | 31/08/2007 | 682 | 1,47 |
10.000 | 30/09/2008 | 396 | 2,53 |
11.000 | 16/03/2009 | 167 | 5,99 |
12.000 | 16/11/2009 | 245 | 4,08 |
13.000 | 01/06/2010 | 197 | 5,08 |
Fonte: elaborazione Attilio Folliero su dati del Dipartimento del Tesoro USA
Con l'avvento di Barack Obama, la situazione letteralmente precipita e sembra diventare incontrollabile. Il debito Usa passa da 10.000 a 11.000 miliardi in soli 167 giorni, ossia si accresce di quasi 6 miliardi al giorno nel periodo degli ultimi 3 mesi di presidenza Bush ed i prmi 3 dell'era Obama.
Obama prosegue la política intrapresa da Bush, dei forti aiuti di stato alle imprese in crisi; ma rispetto a Bush, il presidente Obama aumenta fortemente le spese militari. Per la cronaca, il bilancio di quest'anno 2010, relativo solamente al ministero della difesa prevede oltre 700 miliardi di dollari.
N | Data | Debito Pubblico USA in Miliardi | Variazione rispetto al giorno precedente (miliardi dollari) | Variazione % giornaliera | Presidente |
1 | 30/06/2009 | 11.545,28 | 186,87 | 1,65% | Barack Obama |
2 | 31/12/2009 | 12.311,35 | 166,46 | 1,37% | Barack Obama |
3 | 30/06/2010 | 13.203,47 | 165,93 | 1,27% | Barack Obama |
4 | 31/12/2008 | 10.699,80 | 146,79 | 1,39% | George W. Bush |
5 | 30/09/2009 | 11.909,83 | 133,72 | 1,14% | Barack Obama |
6 | 20/10/2008 | 10.464,89 | 130,68 | 1,26% | George W. Bush |
7 | 30/06/2008 | 9.492,01 | 128,20 | 1,37% | George W. Bush |
8 | 31/12/2007 | 9.229,17 | 108,62 | 1,19% | George W. Bush |
9 | 28/06/2002 | 6.126,47 | 107,72 | 1,79% | George W. Bush |
10 | 30/11/2009 | 12.113,05 | 104,40 | 0,87% | Barack Obama |
Fonte: elaborazione Attilio Folliero su dati US Treasury
2) Il futuro del debito pubblico statunitense a breve e medio termine
Mensilmente, l'Ufficio del debito pubblico, ascritto al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti presenta un bilancio riguardante la situazione del debito pubblico. L'ultimo bilancio mensile è relativo al mese di settembre (4). Dall'analisi di detto bilancio, rileviamo che il debito pubblico USA alla fine di settembre è di 13.561,62 miliardi, contro i 13.449,65 miliardi di dollari di agosto. Di questi, 8.498,32 sono debiti negoziabili e 5.063,30 non sono negoziabili e nella maggior parte dei casi rimborsabili su richiesta.
Tabella n. 3 Dettagli delle scadenze del debito pubblico USA (Anni 2010-2040)
Data | Debito Negoziabile | Debito Non negoziabile | Totale | % su totale |
Ottobre 2010 | 534,94 | – | 534,94 | 3,94% |
Novembre 2010 | 404,52 | – | 404,52 | 2,98% |
Dicembre 2010 | 363,78 | 0,60 | 364,38 | 2,69% |
Totale IV Trim 2010 | 1.303,23 | 0,60 | 1.303,83 | 9,61% |
I Trim 2011 | 675,95 | 0,60 | 676,55 | 4,99% |
II Trim 2011 | 300,14 | – | 300,14 | 2,21% |
III Trim 2011 | 283,54 | – | 283,54 | 2,09% |
IV Trim 2011 | 243,35 | – | 243,35 | 1,79% |
Anno 2011 | 1.502,98 | 0,60 | 1.503,58 | 11,09% |
Anno 2012 | 1.140,13 | – | 1.140,13 | 8,41% |
Anno 2013 | 766,26 | – | 766,26 | 5,65% |
Anni 2014-2040 | 3.775,40 | 32,98 | 3.808,38 | 28,08% |
Debito scaduto | 10,32 | – | 10,32 | 0,08% |
Pagabile a richiesta | – | 5.029,12 | 5.029,12 | 37,08% |
Totale | 8.498,32 | 5.063,30 | 13.561,62 | 100,00% |
Fonte: elaborazione Attilio Folliero su dati US Tresaury
Grafico 1 Base monetaria USA Miliardi di dollari in circolazione alla fine dell'anno (Anni 1959-2009)
Grafico 2 Base monetaria USA Percentuale dollari in circolazione rispetto al PIL annuale (Anni1959-2009)
L'esplosione sociale è uno dei possibili scenari ipotizzati dal governo di Barack Obama, che di fronte a questa situazione potrebbe emanare una legge marziale. Secondo alcuni autori (7) per far fronte ai possibili disordini che potrebbero scoppiare prossimamente in USA, il Governo potrebbe dislocare sul territorio 80.000 uomini di una unità speciale dell'esercito. Questa fonte, citando la rivista "Army Today" (8) dice che il governo potrebbe far ricorso a tale unità speciale dell'esercito non solo in caso di possibili orribili atti di terrorismo con armi batteriologiche, o nucleari, o tradizionali, ma anche per far fronte a possibili disordini sociali.
Questa unità speciale, appositamente creata da George Bush nel settembre del 2008 (9), pochi mesi prima che terminasse il suo mandato presidenziale, denominata "Prima Brigata della Terza Fanteria" è stata assegnata per la formazione a Fort Stewart, in Georgia ed è composta appunto da 80.000 uomini, pronti ad essere inviati ovunque sul territorio nazionale.
Oltre alle considerazioni svolte fino ad ora, occorre considerare anche tutta una serie di altri dati, che fanno presagire un brutto futuro per gli Stati Uniti. Vediamo qualcuno di questi dati.
3) Alcuni dati sulla crisi economica negli USA
Il debito complessivo negli USA, ossia quello dello stato, delle imprese e delle famiglie ha ormai raggiunto il 360% (Grafico 3) del PIL; nel 1929, al tempo della grande crisi arrivò al 303% del PIL (10).
Grafico 3 Debito total su PIL Anni 1916-2008
Oltre il 40% degli impiegati nel settore dei servizi stanno lavorando con salari inferiori al normale (11).
Durante questa recessione, nel settore privato sono stati cancellati, al primo trimestre del 2010, 8 milioni di posti di lavoro (12).
I poveri sono in forte aumento ed ormai il 40% delle persone coi redditi più bassi, rappresentano meno dell'1% della richezza nazionale (13).
Secondo dati delle autorità di polizia, ci sono oltre un milione di persone dedite alla criminalità organizzata e tali dati sembrano destinati ad aumentare (14).
Nel 1950 lo stipendio di un dirigente era trenta volte superiore a quello di un lavoratore con stipendio medio; tale rapporto dal 2000 è passato ad essere 300/500 volte (15).
Sono quasi 40 milioni gli statunitensi che godono di un programma di assistenza alimentare e tale cifra secondo il Dipartimento dell'Agricoltura è destinata ad aumentare ad oltre 43 milione entro il 2011 (16).
Circa il 40% della spesa al dettaglio è realizzata dal 20% delle famiglie più ricche (17).
Il 75% dell'aumento del reddito avutosi fra il 2002 ed il 2007 è finito nelle tasche dell'1% della popolazione piu ricca degli USA (18).
Il sistema sanitario statunitense, attualmente soffre un deficit di circa 150.000 medici; tale numero potrebbe salire di alcune centinaia di migliaia nei prossimi anni (19).
Il valore degli immobili commerciali rispetto al 2007, sono diminuiti del 40% ed il 18% di tutti gli uffici sono vuoti e non si riescono ne' a vendere, ne' ad affittare (20).
Nel corso del 2009 i prestiti bancari ai privati sono scesi ai livelli piu bassi dal 1942 (21).
Nel corso del primo trimestre del 2010, sono continuati ad aumentare coloro che sono in ritardo di almeno tre mesi nel pagamento dei debiti. E' il sedicesimo trimestre consecutivo che continua ad aumentare il numero di chi non è in regola coi pagamenti. Inoltre nel corso del 2009 sono salite a 775 le banche con problemi, ossia il 10% di tutte le banche statunitensi hanno problemi (22).
Nel corso del primo trimestre del 2010, le banche si sono riprese circa 258.000 immobili da clienti che non erano in grado di pagare il mutuo; si tratta di un aumento del 35% rispetto al 2009. Ossia sempre più persone hanno difficolta a pagare le rate del mutuo (23).
Oggi, le banche, per la prima volta nella storia degli USA, si ritrovano ad avere una quota di possesso dell'edizlizia residenziale superiore a quella di privati e famiglie ( 24).
Praticamente un quarto di tutti gli immobili acquistati con mutuo negli USA, a partire dalla fine del 2009 sono underwater, sott'acqua, ossia hanno un valore inferiore al mutuo stipulato. Di fatto, per il mutuatario diventa piu conveniente rinunciare a pagare il mutuo e perdere la casa. Ci soffermiamo un attimo su questo aspetto, perché è di fondamentale importanza per capire dove potrebbe arrivare la crisi. Facciamo l'ipotesi di aver comprato un immobile del valore di 200.000 dollari, di cui 190.000 col mutuo. Se il valore dell'immobile dai 200.000 iniziali crolla per esempio a 100.000, significa che starei pagando 190.000 per un bene che vale 100.000. Non conviene, anzi diventa più conveniente comuncare alla banca che non si ha più intenzione di pagare e quindi restituire l'immobile. Negli USA ormai questa situazione, dalla fine del 2009, riguarda un quarto di tutti gli immobili acquistati col mutuo. Quindi la crisi sembra destinata ad aggravarsi per il fatto che i mutuatari rinunciando a pagare il mutuo perderebbero l'immobile, che ritornerebbe alle banche, le quali immettendolo nuovamente sul mercato farebbero ulteriormente scendere il valore degli stessi iimmobili (25).
A livello locale, amministrazione statale e comunale, la situazione non è migliore, anzi sembra peggiore. Per esempio, se consideriamo lo stato della California, economicamente il più importante degli stati USA e che da solo rappresenterebbe la quinta economia del mondo, la disoccupazione è superiore al 20% in otto contee (26); a Sacramento, a causa della crisi ha già chiuso una imprersa su 6 (27).
L'Amministrazione di Detroit, antica capitale mondiale dell'auto, a causa del deficit di bilancio ha emesso buoni comunali, a 20 anni, per 250 milioni di dollari e se la situazione continua a peggiorare potrebbe addirittra dichiarare bancarotta (28).
Phoenix, in Arizona vanta un incredibile e non certo invidiabile record mondiale di 57.000 furti d'auto, nell'ultimo anno (29).
Lo Stato di New York ha fatture arretrate per 2,5 miliardi di dollari e la situazione potrebbe aggravarsi (30).
Secondo alcuni studi, sono ormai 32 gli stati Usa che hanno esaurito i fondi per il pagamento delle indennità di disoccupazione; per il momento si sta facendo carico di tali spese il governo federale (31).
Per gli Usa, sembra prospettarsi un bruttissimo futuro, che potrebbe portare al tracollo economico ed addirittura alla dissoluzione dell'Unione.
Case in stato di abbando nella zona residenziale di Detroit. Il sogno americano è finito!
4) Il futuro del debito pubblico a lungo termine
Lo studio analizza l'evoluzione delle variabili economiche degli Stati Uniti a lungo termine, dal 2010 al 2084. Tra queste, il PIL ed il debito pubblico secondo due ipotesi, una ottimistica ed un'altra pessimistica (denominata scenario alternativo). Analizziamo questa seconda ipotesi catastrofica.
In realtà entrambe le ipotesi prendono in considerazione solamente il debito pubblico del governo federale. Secondo i dati ufficali del Tesoro USA (33), sappiamo che al 19 di ottobre il debito pubblico statunitense ammonta a 13.676,11 miliardi di dollari, dei quali 4.615 miliardi costituito da debiti delle varie amministrazioni statali; ebbene lo studio in questione del Congresso USA considera solamente l'evoluzione del debito pubblico del governo centrale, ammontante al 19 ottobre a 9.060 miliardi.
Nella Tabella 4, da noi elaborata per una maggior leggibilità, riportiamo i dati del PIL e del debito pubblico (secondo il limite spiegato) alla fine di ogni decennio, dal 2010 al 2084.
Tabella n. 4 Evoluzione del PIL e del Debito Pubblico USA dal 2010 al 2084 (Studio del Congresso USA: scenario alternativo, pessimistico)
Anno (Year) | PIL in dollari USA del 2010 (GDP in 2010 US dollars) | % Debito Pubblico su PIL (Debt Held by the Public) | Debito Pubblico in miliardi di dollari USA (Debt in billon US$) |
2010 | 14.600 | 62 | 9.052,00 |
2020 | 19.500 | 87 | 16.965,00 |
2023 | 20.700 | 100 | 20.700,00 |
2030 | 23.500 | 146 | 34.310,00 |
2040 | 29.000 | 233 | 67.570,00 |
2050 | 35.700 | 344 | 122.808,00 |
2060 | 43.800 | 483 | 211.554,00 |
2070 | 53.700 | 650 | 349.050,00 |
2080 | 65.700 | 854 | 561.078,00 |
2084 | 71.200 | 947 | 674.264,00 |
Fonte: elaborazione Attilio Folliero su dati di fonte del congresso USA. Nota bene: il Congresso considera solo i dati di una parte del debito pubblico totale
I dati di questo studio del Congresso USA dicono chiaramente che gli Stati Uniti andranno incontro alla bancarotta, al default.
Nel 2030, per il Congresso USA il debito raggiungerà il 150% circa del PIL; nel 2040 sarà il 233% e nel 2050, quando il PIL sarà di 35.700 miliardi il debito avrà raggiunto i 122.000 miliardi; nel 2060, gli USA con un PIL di 43.000 miliardi dovrebbero accumulare debiti superiori ai 211.000 miliardi; nel 2080 con un PIL di 65.000 miliardi, il debito sarà 500.000 miliardi più del PIL (sic!) e nel 2084 con un PIL a 71.200 miliardi, il debito sarà equivalente a 674.000 miliardi, il 947%. E ripetiamo per l'ennesima volta che queste stime sono calcolate solamente prendendo in considerazione una parte dell'attuale debito pubblico!
Ovviamente simili affermazioni sono semplicemente ridicole perché nessuno stato, nemmeno gli USA, potrebbero arrivare ad accumulare debiti pari al 1.000% del PIL. Lo studio è molto più dettagliato e l'analisi di questi ulteriori dettagli ci fa capire che gli attuali congressisti sono convinti che gli USA cesseranno di esistere molto prima del 2084.
Lo stesso dicasi per altri dati come l'inflazione o l'aumento dei salari. Dopo la crisi odierna tutto sarà stabile! Nessuna crisi interverrà ad alterare il panorama economcio USA o per meglio dire questa è l'ipotesi che hanno adottato.
Il Congresso degli Stati Uniti, attraverso questo studio, sta semplicemente affermando la bancarotta inevitabile del paese che oggi conosciamo come Stati Uniti d'America, evidentemente destinati a sparire, a dissolversi, molto, ma molta prima del 2084.
Attilio Folliero e Cecilia Laya, Caracas, 20/10/2010
Note
(*) Attilio Folliero è un politologo italiano residente in Venezuela, docente presso la Universidad Central de Caracas; Cecilia Laya è una economista venezuelana
(1) Fonte Tesoro degli Stati Uniti, url: http://www.treasurydirect.gov
(2) La Public Law 111-139 è consultabile all'Url: http://www.gpo.gov/fdsys/pkg/PLAW-111publ139/html/PLAW-111publ139.htm
(3) Url: http://en.wikisource.org/wiki/United_States_Code/Title_31/Chapter_31
(4) Il bilancio del debito pubblico Usa, aggiornato a settembre 2010, è scaricabile in Excel all'Url: http://www.treasurydirect.gov/govt/reports/pd/mspd/2010/opdm092010.xls
(5) Vedasi l'articolo "Obama chiama, l'occidente risponde", in cui si dimostra come i paesi alleati degli USA, in particolare quelli del G7, stanno incrementando l'acquisto di buoni del debito USA. Url: http://www.folliero.it/02_articoli_attilio_folliero/2010/2010_05_24_titoli_usa.htm
(6) Sulla disoccupazione, vedasi i dati pubblicati da John Williams' Shadow Government Statistics, all'Url: http://www.shadowstats.com/alternate_data/unemployment-charts
(7) Vedasi articolo, URL: http://www.examiner.com/x-37620-Conservative-Examiner~y2010m4d13-Special-army-unit-ready-to-be-deployed-on-American-soil-just-before-Nov-elections~
(8) Army Today, URL: www.armytimes.com/news/2008/09/army_homeland_090708w/
(9) Della formazione di quesa unità speciale ne diede notizia anche la CNN, all'URL: http://edition.cnn.com/2008/US/10/03/army.unit/
(10) Fonte: Bill Gross, giugno 2010, Url: www.pimco.com/LeftNav/Featured+Market+Commentary/IO/2010/Bill+Gross+June+2010+Investment+Outlook.htm
(11) Fonte ricavata dalla lettura dell'articolo pubblicato all'RL: http://money.cnn.com/2010/05/20/news/economy/consumer_retail_walmart.fortune/index.htm
(12) Fonte: http://www.usatoday.com/money/economy/income/2010-05-24-income-shifts-from-private-sector_N.htm
(13) Fonte: http://www.informationclearinghouse.info/article25430.htm
(14) Fonte: http://thefinalhour.blogspot.com/2009/01/1-million-gang-members-have-america-in.html
(15) Fonte: http://www.smirkingchimp.com/thread/25481
(16) Fonte: http://www.reuters.com/article/idUSTRE6465E220100507
(17) Fonte: http://money.cnn.com/2010/05/20/news/economy/consumer_retail_walmart.fortune/index.htm
(18) Fonte: http://www.informationclearinghouse.info/article25067.htm
(19) Fonte: http://thetruthwins.com/archives/thanks-obama-the-coming-shortage-of-doctors-and-hospitals-that-will-destroy-american-health-care
(20) Fonte: http://www.vancouversun.com/sports/economy+shambles+with+improvement+sight/2601195/story.html
(21) Fonte: http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704188104575083332005461558.html
(22) Fonte: http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704513104575256680430484878.html?mod=WSJ_hpp_LEFTWhatsNewsCollection
(23) Fonte: http://endoftheamericandream.com/archives/the-foreclosure-crisis
(24) Fonte: http://endoftheamericandream.com/archives/living-the-dream-what-do-you-own-really
(25) Fonte: http://money.cnn.com/2010/02/23/real_estate/underwater_rates_rise/index.htm?section=money_topstories&utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+rss/money_topstories+%28Top+Stories%29&utm_content=Google+Reader
(26) Fonte: http://articles.latimes.com/2010/mar/11/business/la-fi-cal-jobs11-2010mar11
(27) Fonte: http://www.sacbee.com/2010/02/14/2536025/regions-shuttered-stores-tell.html (28) Fonte: http://money.cnn.com/2010/05/28/news/economy/american_cities_broke.fortune/index.htm
(29) Fonte: http://endoftheamericandream.com/archives/why-arizona-got-it-exactly-right
(30) Fonte: http://www.cnbc.com/id/37463314/
(31) Fonte: http://www.economicpolicyjournal.com/2010/05/32-states-have-borrowed-from-treasury.html
(32) Fonte del Congresso USA, Url: http://www.cbo.gov/doc.cfm?index=11579
(33) Fonte del Dipartimento del Tesoro USA, URL: http://www.treasurydirect.gov