Nei pressi di Cividale del Friuli, una cittadina che si trova a circa 17 km da Udine si troverebbero tre presunte piramidi.
Chiamate anche “Piramidi di Rualis” in quanto sorgono a ridosso dell’omonimo centro abitato, agli occhi dei visitatori appaiono come molte altre piramidi sparse per il mondo, ovvero come tre colline ricoperte di vegetazione.
Agli occhi dei più esperti però, nasconderebbero molto di più.
Sono state scoperte nel 2007 dal ricercatore Valter Maestra (radioestesista e collaboratore con SB Research Group presso le Piramidi di Visoko in Bosnia), sono alte tra i 40 e i 50 m e presentano come quelle Maya dei terrazzamenti e una piattaforma sulla cima.
Dai rilevamenti effettuati dallo stesso Maestra, queste tre piramidi, quelle di Giza in Egitto, di Montevecchia in Italia, e altre sparse nel mondo, sono allineate rispettando in terra il disegno delle tre stelle della costellazione di Orione e, sempre secondo lo stesso studioso è impensabile che questo possa trattarsi di un caso.
Ma oltre a questo, secondo Maestra, c’è molto di più.
Egli sostiene che queste strutture, come circa il 96% delle circa 40.000 piramidi esistenti al mondo, siano state modellate, scolpendo le montagne presenti, fino ad ottenerne la forma che noi tutti vediamo oggi.
La prima piramide di Cividale del Friuli
La seconda piramide di Cividale del Friuli
La terza piramide di Cividale del Friuli
Esattamente come l’architetto Vincenzo di Gregorio sostiene che sia accaduto per le Piramidi di Montevecchia in Lombardia.
Altro dato interessante, anche se essendo composte di argilla e arenaria e quindi risultano erose e meno visibili, anche le piramidi di Rualis, come le Lombarde, hanno i lati con la stessa pendenza, cosa che in natura è impossibile che accada.
Sulla terza della tre colline, è presente anche uno strato naturale di arenaria che agli occhi di un turista potrebbe sembrare la costruzione di un muro ma che in realtà si tratta di una roccia intagliata.
Maestra ci ricorda che nell’antico libro sacro indiano Mahabharata Vimana è scritto:
“Gli Dei scesero dal cielo con i loro potenti binama e modellarono le montagne a misura dei loro monumenti”.
Inoltre, sempre nei pressi di questa piramide, sulla cima si trovava un trono in pietra (che fu tolto durante la Prima Guerra Mondiale).
Chi migliaia di anni fa abbia scolpito queste piramidi, come la maggior parte di quelle esistenti sulla Terra, ancora non si sa, ma pare evidente la presenza, sul nostro pianeta, di un’antica popolazione che aveva grandi conoscenze astronomiche e in base alle quali avrebbe scolpito queste strutture.
Sempre qui, nei pressi delle tre Piramidi di Cividale, si trova, a conferma della presenza di antiche popolazioni nella zona, un ipogeo Celtico (struttura simile ad una grotta scavata nel sottosuolo e utilizzata per il culto dei morti, della Madre Terra e dei quattro elementi).
Secondo Maestra, risale ad un periodo anteriore ai celti che lo riutilizzarono in seguito.
Al suo interno sono presenti anche due grandi maschere a simboleggiare il mondo dei morti, il mondo di sotto, le (nostre) ombre.
Questo ipogeo, unico nel suo genere in Europa a rappresentare l’antico culto della Madre Terra, secondo Maestra, ricorda moltissimo uno da lui stesso visitato in Perù nei pressi di Machu Picchu e, come questo, presenta al suo interno tre troni.
Ma da studi più approfonditi, effettuati dalla SB Research Group, è risultato che questo ipogeo è, come l’ipogeo di Hal Saflieni presente a Malta, una sorta di camera di risonanza.
Scendendo la scala, sulla sinistra si trova la stanza della terra dove sono presenti tre sedili di cui uno ha polarità negativa, uno neutra e uno positiva.
Al centro la stanza del fuoco (dove i suoni producono una serie di vibrazioni benefiche per il nostro organismo) e sulla destra la camera dell’acqua.
Dagli studi effettuati fu misurato che all’interno dell’Ipogeo si incontrano energie con polarità positiva con energie di polarità opposta creando un ambiente dove le persone che visitano l’ipogeo provano sensazioni di benessere.
Altra presenza a pochi chilometri dalle piramidi, al centro di un bosco, è stato ritrovato un cerchio di pietre che ha un diametro di circa 10-15 m da cui è possibile, nei pressi di una delle pietre di cui è composto, accedere ad una grotta sottostante di origine preistorica.
Ipotesi oggi molto accreditata, che accomuna queste come molte altre piramidi del mondo, riguarda la funzione energetica delle piramidi.
Maestra mi spiega che le piramidi di Cividale, come quelle lombarde, quelle di Visoko e le altre nel mondo, sono posizionate sulla terra a formare un enorme dispositivo energetico. Secondo lo stesso sono state infatti costruite in modo tale da generare un flusso di corrente che va correndo lungo delle linee energetiche chiamate “ley line”, formando così un’immensa griglia energetica.
Le distanze tra i vari siti di piramidi infatti, rispetterebbe delle regole matematiche precise e proporzionate, cosa che in natura non è possibile che avvenga.
Secondo gli studi portati avanti da Maestra, lo scopo di questo enorme dispositivo sulla Terra sarebbe quello di effettuare una sorta di geopuntura energetica nella rete energetica del nostro pianeta in modo tale da evitarne una repentina inversione dei poli come già avvenuto migliaia di anni fa e che ha portato grandi catastrofi sul nostro pianeta oltre che all’inabissamento della leggendaria Atlantide.
Grazie all’archeoacustica, una disciplina che spiega come mai un particolare sito in passato è stato considerato sacro o il perché una struttura è stata costruita o scavata nella pietra, si è potuto scoprire e dimostrare che in passato i nostri antenati avevano grandi conoscenze dei fenomeni acustici e li utilizzavano nei loro riti.
Dopo tre anni di ricerche fatte in questo senso, la SB Research Group ha potuto dimostrare che le antiche popolazioni erano in grado di influenzare la percezione della mente umana attraverso i suoni senza l’utilizzo di farmaci o droghe ed erano in grado anche di individuare luoghi dove l’ambiente naturale stesso era in grado di alterare la coscienza delle persone.
Pare quindi che le piramidi, queste, come le altre sparse sul nostro pianeta, siano state modellate di proposito in punti precisi, calcolati in maniera tale da formare questo potente dispositivo energetico.
Cosa che ovviamente, i nostri antenati non possono certo avere costruito e soprattutto costruiti da soli.
Secondo Maestra, tra Cividale fino ad arrivare in Lombardia, ci sarebbero diversi altri complessi trittici (formati da tre piramidi), ancora da rilevare e studiare ma come anche qui e in altri siti di piramidi.
Per chi fosse interessato a maggiori approfondimenti circa questo argomento o a visitare di persona il luogo, Valter Maestra, che ringrazio nonostante i suoi numerosi impegni, per la sua cortese disponibilità con cui ha risposto a tutte le mie domande sull’argomento, organizza circa due gite al mese con numero chiuso di persone (tutti gli aggiornamenti e le visite si posso trovare sul suo sito internet www.waira.it)
Sabrina Stoppa
[Le immagini delle piramidi di Cividale sono tratte da http://www.eco-spirituality.org/tdgr-prmdcivd.htm]
Sabrina Stoppa è autrice anche dell'intervista a Sam Samir Osmanagich sulle sfere di pietra ritrovate in Bosnia, e dell'articolo I misteri dei Monti Bucegi, pubblicato sull'ultimo numero di PuntoZero (disponibile in edicola e nel nostro shop).