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Il fantoccio Obama – di Paul Craig Roberts

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La storia la scrivono i vincitori, quindi è sempre diversa dalla realtà? Ne parliamo con Teodoro Brescia Dottore di ricerca, docente e scrittore e autore del libro...

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Non c’è voluto molto per la Lobby di Israele a mettere in ginocchio il Presidente Obama per il suo divieto di costruire nuovi insediamenti illegali Israeliani nei territori Palestinesi occupati. Obama ha scoperto che un semplice presidente Americano è impotente quando viene affrontato dalla Lobby di Israele, e che agli Stati Uniti semplicemente non viene permesso di avere una politica in Medio Oriente diversa da quella di Israele.

Obama ha anche scoperto che non può cambiare niente, sempre che ne avesse mai avuto l’intenzione.

Nell’agenda della lobby militare e della difesa c’è la guerra e uno stato di polizia interno, e un semplice presidente Americano non può farci niente.

Il Presidente Obama può ordinare che vengano chiuse le camere della tortura di Guantanamo, e che i sequestri di persona e le torture vengano fermati, ma nessuno esegue i suoi ordini.

In pratica, Obama è irrilevante.

Il Presidente Obama può promettere che porterà a casa le truppe, e la lobby militare dice, “No, invece li manderai in Afghanistan, e nel frattempo inizierai una guerra in Pakistan e costringerai l’Iran in una posizione che ci darà un pretesto per fare una guerra anche lì. Le guerre sono troppo lucrose per noi perchè tu possa fermarle”. E il piccolo presidente dirà, “Sissignore!”.

Obama può promettere l’assistenza sanitaria a 50 milioni di Americani che non ce l’hanno, ma non può sconfiggere il veto della lobby della guerra e della lobby delle assicurazioni. La lobby della guerra dice che i profitti di guerra sono più importanti dell’assistenza sanitaria e che il paese non si può permettere sia la “guerra al terrore” che la “medicina socializzata”.

La lobby delle assicurazioni dice che l’assistenza sanitaria deve venir data dalle assicurazioni sanitarie private; altrimenti non possiamo permettercela.

Le lobbies della guerra e delle assicurazioni hanno sventolato le loro agende con i contributi versati in campagna [elettorale] e molto velocemente hanno convinto il Congresso e la Casa Bianca che lo scopo reale del progetto di legge sull’assistenza sanitaria è di salvare soldi tagliando i benefici a Medicare e Medicaid, e quindi “mettere gli entitlements [Ndr. diritti acquisiti] sotto controllo”.

Entitlements è una parola usata dalla destra per denigrare le poche cose che, in un lontano passato, il governo faceva per i suoi cittadini. La Social Security e Medicare, ad esempio, vengono denigrati come “entitlements”. La destra continua senza sosta a parlare della Social Security e di Medicare come se fossero regali dati a persone incapaci che rifiutano di prendersi cura di se stesse, quando in realtà i cittadini vengono di gran lunga sovratassati con un’imposta del 15% nelle loro paghe per avere in cambio dei magri benefici.

Infatti per decenni ormai il governo federale ha finanziato le sue guerre e i budget militari con le entrate in surplus raccolte dalla tassa sul lavoro della Social Security.

Sostenere, come fa la destra, che non possiamo permetterci l’unica cosa nell’intero budget che ha in modo consistente prodotto delle entrate in eccesso sta ad indicare che lo scopo reale è di portare il cittadino medio ad uno stato di indigenza.

I veri entitlements non vengono mai menzionati. Il budget della “difesa” è un entitlement per il complesso militare e della difesa, sul quale il Presidente Eisenhower ci mise in guardia 50 anni fa. Una persona dev’essere folle per credere che gli Stati Uniti, “l’unica superpotenza del mondo”, protetta da oceani ad Est e a Ovest e da stati fantoccio a Nord e a Sud, abbia bisogno di un budget della “difesa” superiore all’intera spesa militare del resto mondo messo insieme.

Il budget militare è nient’altro che un entitlement per il complesso militare e della sicurezza. Per nascondere questo fatto, l’entitlement viene mascherato come una protezione contro i “nemici” e fatto passare attraverso il Pentagono.

Io dico, eliminiamo l’intermediario e distribuiamo semplicemente una percentuale del budget federale al complesso militare e della sicurezza. In questo modo non avremo bisogno di inventare scuse per invadere altri paesi e andare a fare la guerra con il solo scopo di dare al complesso militare e della difesa il suo entitlement. Sarebbe molto più economico dargli i soldi direttamente, e salverebbe anche un sacco di vite umane e sofferenze in patria e all’estero.

L’invasione Statunitense dell’Iraq non aveva proprio niente a che fare con gli interessi nazionali Americani. Aveva a che fare con i profitti sugli armamenti e con l’eliminazione di un ostacolo all’espansione territoriale Israeliana. Il costo della guerra, oltre i 3 trilioni di dollari, è stato di 4,000 Americani morti, oltre 30,000 feriti e mutilati, decine di migliaia di matrimoni Americani distrutti e carriere perdute, un milione di Irackeni morti, quattro milioni di Irackeni dislocati e un paese ridotto in macerie.

Tutto questo è stato fatto per i profitti del complesso militare e della sicurezza e anche affinchè la paranoide Israele, armata con 200 bombe nucleari, potesse sentirsi “sicura”.

La mia proposta renderebbe il complesso militare e della difesa ancora più ricco dato che le compagnie riceverebbero i soldi senza aver bisogno di costruire le armi. Piuttosto, tutti i soldi potrebbero venir usati per bonus multimilionari e dividendi distribuiti agli azionisti. Nessuno, in patria o all’estero, dovrebbe venir ucciso, e il contribuente sarebbe ben più felice.

Non c’è alcun interesse nazionale Americano nella guerra in Afghanistan. Come rivelato dall’ex Ambasciatore Britannico Craig Murray, lo scopo della guerra è di proteggere gli interessi della Unocal per un oleodotto che passa attraverso l’Afghanistan. Il costo della guerra è di gran lunga superiore all’investimento dell’Unocal nell’oleodotto. L’ovvia soluzione è di comprare l’Unocal e dare l’oleodotto agli Afghani come parziale risarcimento per la distruzione che abbiamo inflitto a quel paese e alla sua popolazione, e di portare le truppe a casa.

Il motivo per cui le mie ragionevoli soluzioni non verranno attuate è che le lobbies pensano che i loro entitlements non potrebbero sopravvivere se diventassero evidenti a tutti. Loro pensano che se il popolo Americano sapesse che le guerre stanno venendo combattute per arricchire le industrie degli armamenti e del petrolio, la gente fermerebbe le guerre.

In realtà, il popolo Americano non ha diritto di opinione su ciò che il “suo” governo fa. I sondaggi mostrano che metà o più della metà del popolo Americano non sostiene le guerre in Iraq e Afghanistan e non sostiene l’escalation del Presidente Obama per quanto riguarda la guerra in Afghanistan. Nonostante ciò, le occupazioni e le guerre continuano. Secondo il Generale Stanley McChrystal, le 40,000 truppe aggiuntive sono sufficienti per mettere in stallo la guerra, cioè, per farla continuare all’infinito, una situazione ideale per la lobby degli armamenti.

Il popolo vuole l’assistenza sanitaria, ma il governo non lo ascolta.

Il popolo vuole un lavoro, ma Wall Street vuole azioni più costose e costringe le aziende Americane a trasferire i posti di lavoro in paesi dove la manodopera è più economica.

Il popolo Americano non ha il controllo su niente. Non può influire su niente. E’ diventato irrilevante come Obama. E continuerà ad essere irrilevante fino a quando gruppi di interesse organizzati potranno comprare il governo USA.

L’incapacità della democrazia Americana di produrre un qualsivoglia risultato che gli elettori vogliono è un fatto dimostrato. La completa assenza di reazione del governo al popolo è il contributo che il conservatorismo ha dato alla democrazia Americana. Qualche anno fa ci fu un tentativo di rimettere il governo nelle mani del popolo mettendo un freno alla capacità dei gruppi d’interesse organizzati di versare enormi somme di denaro nelle campagne politiche e, quindi, obbligare gli ufficiali eletti ad essere dipendenti a coloro che avevano versato i soldi. I conservatori dissero che ogni restrizione sarebbe stata una violazione del Primo Amendamento che garantisce la libertà di parola.

Gli stessi “protettori” della “libertà di parola” non ebbero alcuna obiezione però quando la Lobby di Israele fece passare il disegno di legge sull’ “hate speech”, che ha criminalizzato le critiche al trattamento genocida che Israele riserva ai Palestinesi e al costante furto della loro terra.

In meno di un anno, il Presidente Obama ha tradito tutti i suoi sostenitori e rotto tutte le sue promesse. Obama è il prigioniero dell’oligarchia degli imperanti gruppi d’interesse. A meno che venga salvato da un evento orchestrato tipo l’11 Settembre, la presidenza Obama non durerà più di un termine. In realtà, l’economia al collasso lo dannerà indipendentemente da un “attacco terrorista”.

I Repubblicani stanno preparando la Palin. La nostra prima presidentessa femmina, dopo il nostro primo presidente nero, completerà la transizione ad uno stato di polizia Americano arrestando i critici e i contestatori dell’immorale politica estera e domestica di Washington, e la Palin completerà così la distruzione della reputazione Americana all’estero.

La Russia di Putin ha già paragonato gli USA alla Germania Nazista, e il premier Cinese ha paragonato gli USA ad un debitore irresponsabile e immorale.

In modo sempre più crescente il resto del mondo vede gli USA come l’unica fonte di tutti i suoi problemi. La Germania ha perso il capo delle sue forze armate e il suo ministro della difesa, perchè gli USA convinsero o premettero, in un modo o nell’altro, il governo Tedesco a violare la propria Costituzione e mandare truppe a combattere per gli interessi della Unocal in Afghanistan. I Tedeschi hanno fatto finta che le loro truppe non stavano davvero combattendo, ma che fossero impegnati in una “operazione di peace-keeping”. Questo ha funzionato più o meno finchè i Tedeschi hanno ordinato un’attacco aereo che ha ucciso oltre 100 donne e bambini che aspettavano in fila per un pò di carburante.

Gli Inglesi stanno indagando sul loro capo criminale, l’ex primo ministro Tony Blair, e l’inganno che mise in piedi contro il suo stesso consiglio dei ministri per fornire una scusa a Bush per la sua invasione illegale dell’Iraq. Agli investigatori Inglesi è stata negata l’abilità di presentare accuse penali, ma la questione della guerra basata interamente su una macchinazione di bugie e inganni sta venendo ben diffusa. Riecheggierà per tutto il pianeta, e il mondo vedrà che non esiste un’indagine simile negli USA, il paese da dove ebbe origine la Guerra Falsa.

Nel frattempo, le banche d’investimento USA, che hanno distrutto la stabilità finanziaria di molti governi, incluso quello degli USA, continuano a controllare, come hanno sempre fatto fin dall’amministrazione Clinton, la politica economica e finanziaria degli USA. Il mondo ha sofferto in modo terribile per i gangsters di Wall Street, e adesso guarda all’America con un occhio critico.

Gli Stati Uniti non suscitano più il rispetto che suscitavano sotto il Presidente Ronald Reagan o il Presidente George Herbert Walker Bush. I sondaggi nel mondo mostrano che gli USA e il suo capo-fantoccio vengono visti come le due più grandi minacce per la pace. Washington e Israele superano nella lista dei più pericolosi il regime pazzoide della Nord Korea.

Il mondo sta iniziando a vedere l’America come un paese che deve andarsene via. Quando il dollaro sarà sovra-inflazionato da una Washington incapace di pagare i suoi conti, il mondo sarà motivato dall’avidità e cercherà di salvarci per salvare i suoi investimenti, oppure dirà, grazie a Dio, che liberazione.

Fonte: InformationClearingHousehttp://saigon2k.altervista.org/?p=427
Traduzione: saigon2k.altervista.org

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