Se nel mio ultimo intervento in rete avevo divagato nel campo delle competizioni automobilistiche (a proposito, mi ha fatto un certo che leggere speculazioni sorprendentemente simili alle mie da parte del “padrino” della Formula 1, Bernie Ecclestone…), stavolta mi avvarrò della metafora pugilistica per spiegare la mia lunga assenza da questa rubrica. Sì, perché in molti mi hanno contattato per chiedermene ragione, e mi sembra appropriato spendere due righe in proposito.
Il fatto è che, al di là di una poderosa mole di impegni paralleli, ultimamente seguire e approfondire il corso degli eventi globali è diventato un’impresa improba. Nel mondo è tutto un pullulare di fatti clamorosi che solo per riassumerli tutti mi ci vorrebbero chissà quante righe. Non si riesce a cercare di sviscerare i vari aspetti di un evento appena accaduto, che se ne verifica subito un altro altrettanto o più clamoroso. Tenere il passo per documentare in maniera organica e coerente quanto si sta verificando sul nostro pianeta è sempre più difficile, soprattutto considerando il sentimento di scoramento che a volte ti prende di fronte al desolante panorama di violenza, corruzione, inganno, mistificazione e ottusità che si delinea allorquando si cerca di comporre il tutto in un quadro di riferimento. Ecco che in certi momenti ci si sente un po’ “groggy”, divisi tra l’impulso di sviscerare e divulgare informazioni potenzialmente utili a capire cosa sta davvero accadendo e il dubbio che, comunque sia, l’opinione pubblica è troppo disorientata e confusa dai torrenti di immondizia mediatica riversata a getto continuo dai grandi organi di informazione, vere e proprie “armi di distrazione di massa”, per poter anche solo considerare di prendere decisioni autonome e tradurle in azioni concrete per cambiare il penoso corso delle vicende umane. Un esempio di quanto vado dicendo concerne un argomento che, come ben sapete, mi sta molto a cuore: le scie chimiche, quel fenomeno col quale stiamo facendo i conti ormai da molti anni e che, secondo il nostro lungimirante ministro dell’ambiente, nemmeno esiste, essendo evidentemente il fantasioso parto della paranoia di inguaribili teorici della cospirazione che scambiano normali scie di condensazione per misteriose operazioni indirizzate a modificazioni climatiche. “Dall’esame della letteratura scientifica internazionale e del contenuto dei siti specialistici [quali?] non è possibile confermare l’esistenza delle scie chimiche. I siti risultano carenti dal punto di vista scientifico.”
Tutti questi anni spesi da decine di qualificati ricercatori indipendenti in tutto il mondo ad indagare, analizzare foto, filmati, campioni di materiale, documenti, brevetti, e a produrre inequivocabili dimostrazioni del fatto che qualcosa di anomalo e potenzialmente dannoso si verifica quasi quotidianamente sopra le nostre teste, e mi tocca leggere la dichiarazione dell’esperto di turno, il “climatologo” Alessandro Delitala, secondo il quale “è solo vapore acqueo cristallizzato”. E intanto, il “balletto” dei misteriosi aerei nei nostri cieli prosegue imperterrito…
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In Spagna, fortunatamente, le cose vanno in maniera un po' diversa: un gruppo di agguerriti agricoltori della zona di Olvega, molto sensibili al fenomeno ed esasperati dai problemi ambientali che ne derivano, in primis la siccità, hanno addirittura investito 72.000 Euro per l'acquisto di due sofisticati "droni" controllati da un sistema satellitare, che intendono utilizzare per monitorare e documentare l'attività in quota di questi misteriosi velivoli…
Analizzando la cosa da un punto di vista meteorologico, in base a quanto si osserva dalle immagini satellitari e dalle cartine coi valori barometrici, sembrerebbe quasi che tutta questa attività tenda a “conformare” l’evoluzione climatica in base alle previsioni meteorologiche diramate in precedenza, al punto che si verificano situazioni paradossali come quella rappresentata nella cartina seguente, in cui si osservano due medesimi valori di pressione (1027 millibar) a pochissima distanza tra di loro, assegnati rispettivamente ad una bassa pressione (L) su Barcellona e ad una alta pressione (H) su Algeri!!!
Se a tutto questo associamo fenomeni meteorologici decisamente anomali (temperature di 11° C registrati a S. Pietroburgo, vale a dire circa una ventina di gradi al di sopra della media stagionale in quella zona, oppure un quasi Tornado in Friuli, un Tornado a Londra, un quasi Uragano in Islanda, venti di oltre 140 km orari in Francia), viene da domandarsi se tutto questo possa avere un nesso con un importante evento cui praticamente nessun importante organo di informazione ha degnato la benché minima attenzione. Mi riferisco alla più potente tempesta magnetica osservata negli ultimi trent'anni, registrata in questa immagine del 5 dicembre:
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Qui potete vedere un fenomeno straordinario, che non mi risulta sia mai stato osservato in precedenza: un vero e proprio “tsunami solare”:
Di fronte ad eventi di questa portata, è impossibile negare l’evidenza: un’attività solare in continuo aumento (quantitativo e qualitativo) sta interessando e influenzando il nostro sistema planetario e, di riflesso, anche il clima terrestre. Altro che il tanto sbandierato "effetto serra"!
Di fronte a scenari così complessi e inusitati, non me la sento di prendere tanto alla leggera quanto recentemente è stato divulgato dal prestigioso ufologo brasiliano A. J. Gevaerd, il quale avrà pur avuto i suoi buoni motivi per dare un certo spazio alle dichiarazioni di un noto sensitivo (tale Jan Van Ellam, pseudonimo di Rogerio de Almeida Freitas) secondo cui tra il 16 novembre 2006 e il 30 aprile 2007 si verificherà una sorta di "primo contatto" tra alcune razze extraterrestri e la popolazione della Terra, contatto che in qualche modo scavalcherà le autorità costituite ma sarà talmente eclatante da non poter essere in alcun modo ignorato dai media. Staremo a vedere, ma giusto un paio di mesi fa e proprio durante un convegno tenutosi a Roma su UFO e Cerchi nel Grano la nota giornalista e ricercatrice Paola Harris, in compagnia di Maurizio Baiata e Alberto Forgione (autore della foto) sono stati testimoni insieme a svariati altri di un curioso avvistamento, durato una decina di minuti e documentato fotograficamente.