È notizia delle ultime 48 ore il fermo dell'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, rilasciato ieri, perché indagato sui finanziamenti che avrebbe ricevuto durante la campagna elettorale che l'ha portato all'Eliseo nel 2007. Ancora un anno fa, denunciammo la vicenda sulla nostra rivista PuntoZero, segnalando come non solo queste vicende siano collegate all'uccisione di Gheddafi, ma come Sarkozy avesse tentato addirittura di far uccidere Chavez, quando questi era in vita e alla guida del Venezuela (e sulla cui morte si nutrono non pochi sospetti). Insomma, sembra che l'ex agente della CIA che ha guidato la Francia per cinque anni abbia perso la protezione dei suoi beniamini e ora stia venendo a galla tutto il fango possibile… ma affinché ad emergere possa essere la verità, vi riproponiamo questo articolo, che i nostri lettori avranno già visionato su PuntoZero di Febbraio 2013.
GHEDDAFI FINANZIÓ LA CAMPAGNA ELETTORALE DI SARKOZY
Nicolas Sarkozy avrebbe ricevuto oltre 50 milioni di euro in contanti dall'ex leader libico Muhammar Gheddafi come finanziamento per la campagna elettorale del 2006-2007. A sostenerlo era stato, all'inizio del conflitto in Libia del 2011, Saif-al-Islam Gheddafi, figlio dell'ex leader libico. Ma di recente l'accusa contro l'ex Presidente francese è stata rinnovata da Ziad Takieddine, uomo d'affari libanese che per vent'anni è stato intermediario tra Francia e Medio Oriente. Takieddine, che in passato ha intrattenuto rapporti stretti con personaggi influenti del centrodestra francese, come Brice Hortefeux (amico d'infanzia di Sarkozy), Claude Gueànt (ex Ministro dell'Interno) e Jean-Francois Copé (attuale leader dell'UMP), sostiene di possedere prove scritte degli incontri avvenuti tra Gueànt e Bashir Saleh, segretario personale di Gheddafi, in cui i due avrebbero concordato lo scambio monetario a favore di Sarkozy. I resoconti scritti di questi incontri sarebbero stati consegnati all'ex primo ministro libico Al Baghdadi Al Mahmoudi. Copie di questi documenti sono in realtà già stati pubblicati nel web ed attestano, su carta intestata del Ministero degli Esteri della Jamahirya libica, la delibera al pagamento di 50 milioni di euro decisa il 10 dicembre 2006, in seguito ad un incontro di quattro giorni prima.
Ma Takieddine si spinge oltre, asserendo che i 50 milioni sarebbero solo una parte della somma versata da Gheddafi per la campagna di Sarkozy: ad essi si dovrebbero aggiungere i contratti per oltre 100 milioni di euro firmati in Libia da aziende francesi, in cambio di servizi fittizi. Una cifra considerevole, se si considera che Sarkozy, secondo L'Express, avrebbe speso per la campagna del 2007 solo 22 milioni di euro. Dove sarebbe finito il resto?
Ma le parole di Takieddine contribuiscono soprattutto a gettare nuova luce sull'omicidio di Muhammar Gheddafi, finora attribuito ai miliziani del Cnt. Il 14 dicembre scorso, infatti, il sito di intelligence francese Mediapart riportava le parole di Rami El Obeidi, coordinatore dell'intelligence militare del Cnt, secondo cui Gheddafi sarebbe stato ucciso da unità speciali francesi per evitare che rivelasse informazioni scomode sul suo ex alleato. Secondo El Obeidi il linciaggio di Gheddafi trasmesso dai media occidentali sarebbe quindi una messa in scena, organizzata appositamente per coprire la mano francese dietro l'uccisione del colonnello. L'agente libico fa riferimento proprio alla donazione elettorale di Gheddafi, per la quale si sarebbe attivata anche l'ex moglie del Presidente, Cecilia, che ha compiuto diverse visite in Libia tra il 2006 ed il 2007. L'agenzia di El Obeidi avrebbe poi fornito al nuovo governo libico resoconti documentati di tutto ciò, fatti però sparire dal Cnt.
Muhammar Gheddafi non sarebbe però l'unico capo di stato scomodo all'Occidente finito nel mirino dell'ex inquilino dell'Eliseo. Il 29 dicembre scorso, infatti, il Ministro dei Servizi Correzionali venezuelano, Iris Varela, ha comunicato via twitter l'espulsione del cittadino francese Frederic Laurent Bouquet. Bouquet era stato arrestato il 18 giugno 2009 a Caracas, insieme a tre cittadini domenicani, perché
Articolo di J.C., tratto da PuntoZero nr. 5, Gennaio – Aprile 2013
Immagini: 1) Nicolas Sarkozy in procinto di entrare nel commissariato di Nanterre, a Parigi; 2) Ziad Takieddine; 3) Frederic Laurent Bouquet, arrestato il 29.12.2012 a Caracas (foto AFP; fonte: lavoixpeuhle.info).