Consideriamo questi cinque punti importanti:
1) Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e Israele stanno preparando un attacco all’Iran. La ragione principale è di impedire all’Iran di vendere il proprio petrolio in euro, parallelamente l’Iran sta per disfarsi del dollaro già da marzo 2006.
2) John Snow, il Segretario al Tesoro statunitense, di recente ha lanciato un grido d’allarme dicendo che il governo degli Stati Uniti è sull’orlo del collasso, e, siccome il debito limite di 8.184 trilioni di dollari imposto dal Congresso sta per essere raggiunto a metà febbraio, il governo statunitense sarà impossibilitato a continuare le sue operazioni normali. Se si considera che il debito totale statunitense attualmente è di 8.162 trilioni di dollari, una volta che si toccano gli 8.184 trilioni di debito, il credito degli Stati Uniti all’estero, cioè il suo potere di farsi prestare fondi, finirà. Le nazioni (principalmente la Cina) che ancora tengono a galla gli Stati Uniti con le loro riserve di dollari, molto probabilmente smetteranno di farlo.
3) I manager della Bank of America e della Compass Bank (e con loro probabilmente quelli di tutte le altre banche americane) in settimane recenti hanno dato istruzioni ai loro impiegati su come rispondere alle richieste dei loro clienti in caso di collasso dell’economia americana – specificamente dando istruzioni ai loro impiegati che soltanto agenti della sicurezza nazionale avranno l’autorità per decidere quali effetti personali i clienti potranno riavere dalle loro cassette di sicurezza e quali metalli preziosi ed altre cose di valore non potranno essere loro restituiti. Agli impiegati delle banche è stato proibito di parlare di queste nuove misure ma naturalmente la voce circola tra famigliari ed amici.
La prossima volta che vi recate in banca informatevi al riguardo – poi chiedete a voi stessi perché questa informazione è stata tenuta segreta sia a voi che al pubblico in generale – che cosa sta succedendo realmente?
4) La FEMA (Federal Emergency Management Agency) ha messo in attività, e sta attualmente reclutando, personale militare per la sua grande rete di campi di internamento vuoti. All’insaputa della maggioranza degli americani questi campi sono strategicamente posizionati attraverso gli Stati Uniti per poter gestire la popolazione in caso di attacchi terroristici, rivolta civile, dissenso popolare su larga scala o ribellione contro il governo. Alcuni di questi campi circondati da filo spinato possono contenere fino a un milione di persone.
5) Il Patriot Act (contro il terrorismo internazionale) e il voto del 14 novembre scorso da parte del Senato teso ad abolire l’habeas corpus (che impedisce la detenzione abusiva, NdT) insieme a demandare unicamente a George Bush l’autorità di imporre la legge marziale, la sospensione dell’habeas corpus ed ignorare il Posse Comitatus Act (che limita l’uso di personale militare per far rispettare leggi civili, NdT), hanno nell’insieme quasi distrutto ogni nozione di libertà e di giustizia per gli americani.
Ricapitolando: L’economia statunitense è deteriorata, gli Stati Uniti sono in fallimento – le spese incontrollate di questa amministrazione, la guerra illegale contro l’Afghanistan e l’Iraq, il costo senza precedenti della corsa agli armamenti e la massiccia spesa militare – hanno contribuito ad un’emergenza irreversibile che sta ora minacciando l’esistenza stessa della Nazione e le nostre stesse vite.
Gli ospedali chiudono i battenti, le corporazioni maggiori dichiarano bancarotta e/o stanno spostando i loro uffici all’estero; il monopolio dei media non sputa che bugie e i nostri impavidi capi si sono rivelati per quel che sono, cioè dei criminali spietati, dediti a destabilizzare il Paese e a derubarci dei nostri averi.
Attenzione, siamo alla soglia della rovina totale – ai banchieri internazionali e profittatori di guerre interessano poco le nostre vite e quelle delle nostre famiglie – questi demoni adorano il denaro ed ogni cosa ignobile e maligna – hanno molto da guadagnare con la guerra, miseria, malattie, fame, caos e morte (la nostra morte).
Siamo agli sgoccioli – il dipartimento del Tesoro è ormai senza fondi – il governo non può e non vuole prendersi cura dei bisogni dei propri cittadini né di rendere sicure le nostre frontiere – in più, tutta la faccenda terroristi non è che una colossale presa in giro ai danni dei cittadini e disegnata per istillare paure tese a vincere il nostro supporto per il genocidio che si sta perpetrando in Iraq.
Se l’America (con le forze inglesi ed israeliane) lancerà una guerra contro l’Iran, o un’altra nazione senza prima sanare o persino riprendersi dal corrente deficit causato dalle guerre in Iraq e altrove – il costo di tale invasione sopraffarrà la nostra economia già in ginocchio e spingerà gli Stati Uniti oltre il baratro nell’oblio totale.
Domanda: considerando il fatto che la Cina detiene circa 769 miliardi di dollari (fonte: Mike Whitney, www.informationclearinghouse.info) che tengono la nostra economia in piedi, pensate che la Cina continuerà a sostenere una nazione che lancia bombe nucleari contro il suo vicino (l’Iran) mettendo a repentaglio e a rischio fallout (precipitazione radioattiva) le sue province più vicine all’Iran, uccidendo centinaia, se non migliaia di cinesi?
Io penso di no.
Basandomi sui punti sopraindicati della preparazione escogitata dalla autorità statunitense, direi che qualcosa puzza, lo sentite anche voi?
(Fonte originale: www.sibernews.com; scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Gianni Ellena)