Interrompiamo brevemente le vostre letture, speriamo ce ne scuserete, per un'informazione di servizio, che dimostra la labile natura di questo strumento informatico che pure ci risulta utile nella nostra attività informazionale. Ossia, una notizia, riportata purtroppo anche da canali informativi solitamente attendibili quali Wall Street Italia e La Voce della Russia (italiana e francese), di una dichiarazione rilasciata da un pilota ucraino, il quale, senza fornire le proprie generalità (ma come potrebbe, si dirà?) ammette di essere il responsabile dell'abbattimento del Boeing 777 della Malaysian Airlines precipitato nell'Ucraina orientale il 18 luglio scorso. Un evento di cui è stata attribuita la responsabilità ai separatisti filorussi e quindi, indirettamente, alla stessa leadership della Russia, rea di 'fomentarli'. In realtà ad oggi le prove fornite dai generali russi, ancora in attesa di smentita, proverebbero il contrario, e cioè che proprio Kiev avrebbe abbattuto l'aereo della compagnia malese. Le prove le abbiamo riportate qui, in questo articolo pubblicato sul Manifesto on line da Massimo Zucchetti, per chi volesse visionarle. Basterebbero, a dire il vero, senza le dichiarazioni del pilota ucraino, che riportiamo da La Voce della Russia:
Un pilota ucraino dell'aereo d'assalto Su-25 in un'intervista all'edizione tedesca Wahrheit fuer Deutschland si è assunto la responsabilità per la distruzione dell'aereo passeggeri della Malaysia Airlines il 17 luglio in Ucraina orientale.
Il pilota ha raccontato che sparava al Boeing 777 con il cannone a due canne da 30 millimetri dell'aereo Su-25 e è proprio il suo aereo d'assalto che è stato registrato sulle immagini satellitari fornite dal Ministero della Difesa della Russia. Nome e cognome del loquace pilota l'edizione non li rende noti.
Un Su-25 è stato registrato vicino all'aereo di linea malese dai mezzi di controllo obiettivo russi.
È molto difficile abbattere un aereo che vola ad oltre diecimila metri di altezza con un Sukoi 25, aereo specializzato nell'attacco al suolo e quindi non adatto a volare ad alte quote, e poco senso ha inoltre usare un cannone anzichè un missile aria-aria. Poi, se Kiev ha realmente autorizzato l'intervento, non conosce già le generalità dell'individuo in questione, con tutte le possibilità di ritorsione nei suoi confronti? Insomma, poco sostanziosi gli elementi dati dal nostro pilota, che rischiano di far cadere in trappola molti lettori che riconoscono, anche a pelle, la non attinenza al Vero delle narrazioni fornite dai media occidentali sulla vicenda. Le prove le hanno già fornite i generali russi, come sopra detto, fino a smentita, probatoria, altrui. Ma soprattutto: quanta è la facilità e la velocità con cui si reperiscono e si diffondono notizie attraverso la Rete? A volte tale da ostacolare una corretta verifica delle fonti informative. Questo sarebbe bastato, cari informatori italici e non, per accorgersi che Wahrheit für Deutschland reperiva la notizia da un sito satirico, e che nello stesso incipit riportava:
“La fonte della notizia è un sito satirico”.
Tale sito, amr.amronline.de, è a tutti gli effetti un sito di satira. Tra i suoi articoli, possiamo trovare: “Mann ertrinkt in münsteraner Keller, EU kündigt Sanktionen gegen Putin an”, cioè
“Uomo annega in una cantina di Münster, l'Unione Europea annuncia sanzioni contro Putin”.
Con un titolo come questo, in effetti, può essere difficile notare la differenza con i giornali occidentali, soprattutto italiani…
Redazione