Sebbene il medico non vi accenni, è quasi certo che il Morgellons è legato alla nefasta operazione “scie chimiche”, con cui sono diffusi i filamenti di polimeri sui quali si sofferma il neurologo. Da rilevare, infine, che i casi della sindrome sono più numerosi nelle aree sottoposte a pesante irrorazione.
Una malattia molto strana è tra noi: è il Morgellons. Negli Stati Uniti i casi registrati sono ormai 20.000, con picchi in California meridionale e nell’area del Golfo del Messico. Esistono ormai numerosi elementi in grado di dimostrare che tale patologia è associata alle nanotecnologie, in particolare alle nanofibre. La National Science Foundation definisce nanofibre quelle di dimensioni pari a 100 nanometri o inferiori.
Come sintomi il Morgellons presenta affaticamento, difficoltà di concentrazione ed altri sintomi neurologici. Questi sintomi sono associati alla presenza di sottilissime fibre che escono dalla pelle e che causano prurito intenso e lesioni cutanee. Tali fibre inoltre si muovono sotto il derma. Non esiste purtroppo alcuna terapia ed i medici, che non hanno nessuna familiarità con questa sindrome, tendono ad ignorarla. I pazienti sono etichettati come persone che soffrono di disturbi psichiatrici, ma i medici non hanno esaminato né la pelle né i filamenti, prima di formulare questa superficiale diagnosi. I filamenti blu che ho esaminato hanno un’estremità color oro e non bruciano neppure se sottoposti ad una temperatura di 1700 gradi Fahreneit. Niente di simile ai capelli che, se bruciati, sprigionano un odore caratteristico. I capelli inoltre hanno una struttura cellulare. Il Dottor Janovy ha stabilito che non sono né cellule né parassiti, ma nanomacchine veicolate, come sostiene anche la Dottoressa Hildegarde Staninger, da insetti: infatti le avvisaglie della malattia sono precedute dalla percezione di una puntura di insetto. Sono punture di insetti che provengono dai sistemi fognari.
Il Dottor Randy Wymore dell’Università dell’Oklahoma ha mandato dei campioni di fibre all’FBI, ma nulla di simile è stato trovato negli archivi forensi. Un contatto nella Naval Intelligence ha suggerito di guardare alla “polvere intelligente”. Il National Register of Enviromental Professionals ha creato un’unità di intervento per indagare sulle possibili cause ambientali della malattia. Ho chiesto al Berkeley City Council di intervenire presso l’Università della California affinché usino le loro risorse tecniche ed intellettuali per studiare questa malattia. Sotto la saggia guida di Wall Street e delle compagnie assicurative, la medicina negli Stati Uniti è precipitata in un sorprendente stato di degenerazione. La reazione del Center for Desease Control è letargica. Un semplice microscopio elettronico consente di vedere la struttura di queste fibre ed uno strumento come questo dovrebbe essere in dotazione di tutti gli ospedali. Ovviamente abbiamo urgente bisogno di terapie.
(Tratto da http://sciechimiche-zret.blogspot.com; tradotto da Zret)