John
Mack,
qualche giorno fa è morto a Parigi il biologo Jacques
Benveniste, 69
anni, padre della controversa teoria sulla “memoria dell’acqua” che
divulgò in
uno studio su
’80, nel quale sosteneva che le cellule sanguigne reagivano a una
contatto, ma non conteneva più
anticorpi. Si trattava di una scoperta rivoluzionaria, una conferma
sulla
validità dei principi di base dell’omeopatia. Malauguratamente,
come troppo
spesso è successo e continua a succedere, la comunità
scientifica lo emarginò
come un ciarlatano, pur se alcuni recenti studi hanno invece confermato
i
risultati da lui ottenuti (ma naturalmente di questi non si parla).
Anche il mitico Gordon
Cooper ha lasciato per l’ultima volta
questo pianeta: fu uno dei primi sette astronauti del progetto Mercury, che culminò proprio col suo
storico volo del 1963 durante il quale compì 22 orbite attorno
alla Terra, cui
due anni più tardi seguirono le 120 in otto giorni a bordo della
Gemini
5.
Tuttavia fu dopo il suo
pensionamento dalla NASA che Cooper si
rivelò un convinto sostenitore dell’esistenza degli UFO,
accusando il governo
di nascondere le prove dell’attività extraterrestre; nel 1985 di
fronte ad un
gruppo di lavoro delle Nazioni Unite dichiarò:
“Ritengo che questi veicoli
extraterrestri, i quali coi loro
equipaggi stanno visitando questo pianeta, provengano da altri pianeti
evidentemente un po’ più avanzati tecnologicamente di quanto lo
siamo noi qui
sulla Terra. Penso sia necessario disporre di un programma coordinato
ad alto
livello per raccogliere e analizzare scientificamente i dati relativi
ad ogni
tipo di incontro in tutto il pianeta, e stabilire il modo migliore per
interagire in modo amichevole con questi visitatori.” Aggiunse inoltre:
“Ho
vissuto per molti anni con un segreto, una segretezza imposta a tutti
gli
specialisti e agli astronauti. Ora posso rivelare che negli Stati
Uniti, ogni
giorno, i nostri radar rilevano oggetti di forma e composizione a noi
sconosciute.”
Per passare ad argomenti
più leggeri (si fa per dire), il partito
repubblicano del Michigan ha richiesto ufficialmente l’arresto del
regista Michael Moore, reo
di
aver offerto biancheria intima pulita a chiunque
si
recasse a votare alle prossime elezioni presidenziali americane, fra
coloro che
non avevano mai votato o non l’avevano fatto alle ultime elezioni.
L’enorme
successo della sua iniziativa, con oltre centomila giovani corsi a
registrarsi
per esercitare il loro diritto di voto, non è affatto piaciuto
al partito
repubblicano, che ha richiesto la sua carcerazione con l’accusa di
“corrompere”
gli studenti per farli votare…
Tempi duri per i
repubblicani, e in particolare il loro
“presidente” il quale sembra addirittura che indossi un auricolare
durante i
suoi dibattiti pubblici: nel corso del recente faccia a faccia con Kerry,
malgrado né quest’ultimo né il moderatore Jim Lehrer gli
avessero detto nulla,
a un certo punto è sbottato esclamando “lasciatemi finire”, per
non parlare
delle strane pause che intercalano i suoi interventi. Semplici
espedienti
drammatici, o qualcosa di più? Comunque sia, osservate in questa
foto la
schiena di Bush: notate niente sotto la giacca?
Nel frattempo, in Iraq le
cose vanno sempre peggio per le forze di
occupazione, malgrado le valanghe di bugie riversate quotidianamente da
giornali e televisioni che, a quanto pare, omettono particolari
importanti su
ciò che sta davvero accadendo laggiù. Stando ad un
resoconto giunto da quel
paese, e del quale non sono in grado di confermare la
veridicità, nei recenti scontri
avvenuti a Samarra per occupare la città le truppe statunitensi
fiancheggiate
da quelle del governo fantoccio dell’Iraq hanno subito pesanti perdite.
Il loro
tentativo di penetrare nel centro abitato da tre direzioni (nord, sud e
ovest)
ha subito il violento contrattacco della resistenza, che ha adoperato
armi
pesanti come lo
"Al-Tariq" (gittata 33 km), il "Karad" (gittata 24 km), i
celeberrimi "Katiusha" (gittata 11,3 km e 8,3km), nonché mortai
da
120mm (gittata 9,2 km e 7,2 km).
Per
contrastare questo assalto le forze statunitensi hanno chiamato in
appoggio gli
elicotteri, divenuti facile preda dei guerriglieri nascosti fra i
numerosi
alberi di palma della zona, i quali ne avrebbero addirittura abbattuti
7: un Black Hawk,
un Cobra, poi un
altro Cobra, un Chinook utilizzato
per
sbarcare
truppe ad ovest di Samara, e per finire due Apache. Tra le armi
utilizzate allo
scopo vi sarebbero i micidiali missili a spalla Strella. La
resistenza
sarebbe
riuscita a distruggere anche 4 carri armati Abrams,
7 Humvee, 2
veicoli
da
trasporto e a uccidere 82 soldati iracheni e 65 statunitensi. Al
momento la
resistenza controllerebbe circa il 70% del territorio, mentre le truppe
di
occupazione il rimanente 30%. I civili uccisi dai bombardamenti aerei
della
coalizione sarebbero 115, con 154 feriti, mentre i morti fra le fila
della
resistenza ammonterebbero a 23-25, senza contare i feriti.
Sul
fronte climatico le cose non vanno meglio: un recente rapporto dichiara
che i
danni derivati dal riscaldamento globale stanno ormai diventando
irreversibili.
I ricercatori del WRI stimano che le
emissioni di gas come il monossido
di
carbonio nell’ultimo decennio siano aumentate dell’11% e cresceranno di
un
ulteriore 50% entro il 2020. Insomma, c’è di che stare allegri,
anche perché
non sono in vista misure significative per arginare il fenomeno. Mi
sembra
quasi di vivere gli ultimi giorni di Pompei…
Bene,
sabato e domenica (9-10 Ottobre) sarò impegnato col nostro 3°
Convegno di NEXUS
ad Abano
Terme: abbiamo fatto di tutto perché sia un evento
memorabile, e vi
attendo numerosi per condividerlo con voi. Vi lascio quindi con un po’
di
pubblicità…