LA SCOMPARSA DI MARIO PINCHERLE
di Gian Marco Bragadinfonte: www.melchisedek.it
Ha lasciato il corpo uno dei pochi italiani davvero straordinari che ho conosciuto: Mario Pincherle
Negli anni passati è stato come un nuovo Leonardo da Vinci, un archeologo di statura mondiale con la scoperta dello Zed all’interno della Grande Piramide. E poi ingegnere, orafo, inventore, insigne studioso di ogni materia in ogni campo. Aveva anche imparato a tradurre dalle lingue antiche.
Ha rivelato “il manoscritto su Melchisedek”, denunciando le tante falsità della Chiesa e degli storici, con libri come Il Vangelo di Tommaso, Gesù proibito, Paolo il falso, Akenathon, Mosè, Il Diluvio, Archetipi, ed altri cento titoli, dalle antiche religioni alle scoperte archeologiche, dai manuali ingegneristici alle tante invenzioni in ogni settore dello scibile.
Ai giovani di oggi, a chi si interessa della storia antica, specie quella che riguarda Gesù e Maddalena, farebbe bene rileggere i libri di Mario – in gran parte pubblicati da Macro Edizioni – perché vi troverebbe verità inconfutabili, e prese di posizioni che solo un genio, come lui è stato, poteva sostenere.
Mario è stato anche poeta. E che poeta! Ed ha scritto canzoni meravigliose.
Sono fiero di essergli stato amico negli ultimi anni della sua vita. Sulla Terra è stato il mio grande Maestro. Al suo pensiero si sono ispirati i miei libri su Melchisedek.
E mi ha dato da pubblicare L’Epopea di Gilgamesh che, tradotta in forma poetica – come solo Mario sapeva magistralmente fare – riacquista la bellezza ed il sapore sacro del primo testo della storia dell’Umanità.
E mi ha dato da pubblicare anche un altro titolo, inedito, Giobbe, il Segreto della Bibbia, che può a buon diritto essere considerato l’ultimo suo libro, editato solo due anni fa.
Mi mancherà Mario, come amico e come Maestro.
Dopo una vita così straordinaria, di cui ci ha lasciato infinite tracce di saggezza, di fede in Dio e di Amore, voglio far conoscere questa poesia, che mi hanno fatto avere la figlia Ada e la dolce Giuliana, sua fedele ed innamorata compagna fino all’ultimo.
SUBITO DOPO
Cosa vedrò?
Vedrò colori
nascere dai colori
e suoni
esalare dai suoni.
Non sarò tanto cieco e tanto sordo da perdere la gioia
dei silenzi del mare,
dei riposi del cielo
svaniti in un respiro.
Ritroverò quelle mie dolci estati
e il verde delle rive
del mare cristallino.
Carezzerò con matto amore
l'impalpabile rena, la 'mia' rena,
della lucida spiaggia, la 'mia' spiaggia.
E fuggirà il passato come un'ombra
che si perde nell'ombra.
Ritroverò tutti i miei cari
pur restando, io, solo
come lo Spirito del Tutto
ed ogni cosa
rinascerà nel Dio che in me rinasce.
(Mario Pincherle)
Ai figli, a Giuliana, un immenso GRAZIE per l’opera che Mario ci ha lasciato, per il suo amore, il suo coraggio, il suo insegnamento ed il suonstraordinario esempio di vita.
Con me lo ricordano Annamaria Bona che lo adorava, e tutti coloro che dal suo passaggio hanno tratto fede e conoscenza.
“… un abbraccio, Mario. Ci vediamo, quando non so, sulle rive del tuo mare cristallino”
e nel suo ricordo voglio ripetere, ancora una volta quello, che ha ripetuto mille volte nella sua vita: “LA GRANDE PIRAMIDE NON È UNA TOMBA!!!”.