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    LA TERRA CAMBIA FREQUENZA di Eduardo Capuano


    tende a solidificarsi.
    Tuttavia, se osserviamo un solido al microscopia

    possiamo osservare che esso
    vibra sempre di energia; esso non esisterebbe se
    non vibrasse. Un aumento della
    velocità di vibrazione corrisponde a una

    diminuzione della
    densità dell’energia, come nel caso del ghiaccio che

    diventa acqua e l’acqua diventa
    vapore non visibile. Il calore ha

    determinato un aumento della
    velocità vibrazionale e il ghiaccio si è

    liquefatto; l’ulteriore
    elevazione del calore, e quindi della velocità

    vibrazionale, ha reso l’acqua
    ancor meno solida trasformandola in vapore.


    Questo principio vale per ogni
    sostanza solida. Ad esempio, anche il metallo

    si scioglie nel momento in cui
    viene sottoposto ad alte temperature a causa

    del cambiamento del suo stato
    vibrazionale. Un aumento dello stato

    vibrazionale corrisponde a un
    aumento della temperatura. Anche la Terra sta

    modificando le sue vibrazioni
    al rialzo, come è dimostrato dall’innalzamento

    della temperatura. Gli
    scienziati hanno identificato questo fenomeno già

    1991.


    Oggi il clima della Terra
    è fortemente alterato e ciò viene attribuito al

    "surriscaldamento globale".
    Molte correnti scientifiche vogliono, a tutti i

    costi, far credere all’opinione
    pubblica che il fenomeno sia causato

    dall’inquinamento industriale.
    Gli agenti inquinanti non fanno bene

    all’ecosistema, ma non sono
    certo essi la vera causa dell’innalzamento delle

    temperature. La vera causa del
    rialzo delle temperature globali è dovuta

    dall’aumento della frequenza
    vibrazionale del campo energetico planetario

    che sta aumentando in maniera
    esponenziale.


    Si tratta della frequenza
    sonora della Terra che sta aumentando con molta

    velocità. Essa è
    la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di

    Risonanza di cavità
    Schumann, che fu identificata già nel 1899. Dal momento

    della sua scoperta al 1940
    questa frequenza è rimasta inalterata a circa 7,8

    hertz o 7 cicli al secondo.
    L’inizio del suo innalzamento è avvenuto nel

    1986-87 e all’inizio del 1996
    aveva raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente,

    secondo recenti stime, il
    valore della risonanza di cavità Schumann avrebbe

    già superato i 10 hertz
    e continuerebbe ad aumentare ulteriormente.


    Ma non finisce qui ! L’aumento
    della risonanza di cavità Schumann è

    "accompagnato" da un altro
    fenomeno: la diminuzione del campo magnetico

    terrestre. Il nostro pianeta
    è un enorme magnete avente una moltitudine di

    livelli che ruotano per formare
    un campo magnetico. L’intensità della

    densità del campo
    magnetica è proporzionale alla velocità di rotazione del

    pianeta. Tanto tempo fa,
    all’incirca duemila anni fa, l’intensità del campo

    magnetico terrestre raggiunse
    il massimo della sua intensità, ma da allora

    questa intensità
    è sempre diminuita, man mano che la Terra diminuiva la sua

    velocità di rotazione.
    Attualmente il campo magnetico terrestre ha raggiunto

    una flessione pari al 50 per
    cento se comparato a quello di 1.500 anni fa.

    Questo fenomeno, che è
    destinato ad andare avanti, rientra in un meccanismo

    del tutto naturale. Per rendere
    l’idea, un po’ come il meccanismo che regola

    le stagioni, ma assai
    più complicato e potente.


    Secondo il geologo
    Gregg Braden , tanto tempo fa i
    Maya ritenevano che il culmine della

    trasformazione poteva essere
    raggiunto nel 2012, quando la risonanza

    magnetica potrebbe toccare i 13
    cicli al secondo e il suo campo magnetico

    potrebbe addirittura assestarsi
    attorno allo zero. Secondo Gregg Braden, il

    Punto Zero sarà
    associato alla quasi totale diminuzione del campo magnetico.

    Con questi parametri
    così bassi la Terra cesserà di ruotare. Nonostante
    ciò,

    la gravità del pianeta
    non sparirà in quanto essa è governata da altre

    leggi, non dalla sua rotazione.
    Non sarà la prima volta che accadrà una

    simile trasformazione visto che
    una cosa simile pare si sia palesata per ben

    14 volte negli ultimi 4,5
    milioni di anni. L’ultima volta che il fenomeno è

    esordito risale tra gli 11mila
    e 13mila anni fa, un’era che molti esperti

    associano con la fine di
    Atlantide e l’inizio della ricostruzione dopo il

    grande cataclisma avvenuto dopo
    il 10500 a.C.


    Esiste un Grande Ciclo di
    26mila anni che governa questo processo di

    trasformazione e tredicimila
    anni fa ci trovavamo nel mezzo di esso. Ora,

    questo Grande Ciclo è in
    dirittura d’arrivo e questo comporterà enormi

    mutamenti. Gregg Braden non
    scarta certo la possibilità che il nostro

    pianeta possa smettere di
    roteare. Inoltre, da analisi del ghiaccio in

    Groenlandia e nelle aree polari
    emerge che probabilmente l’asse terrestre si

    sia spostato di recente, circa
    3.500-3.600 anni fa. Tutte le volte che

    l’intensità del campo
    magnetico del nostro pianeta è diminuita, fenomeno che

    oggi possiamo sperimentare in
    prima persona, è corrisposto uno spostamento

    dei poli, ovvero l’inversione
    del nord e sud magnetico. Gregg Braden

    sostiene che per alcuni giorni
    la Terra smetterà di ruotare e poi inizierà a

    farlo in senso opposto. Se il
    pianeta smetterà temporaneamente di ruotare

    avrà una metà
    illuminata e l’altra metà al buio, E questo fenomeno è

    descritto migliaia di anni fa
    dagli antichi. Questo processo lo si può

    osservare in una barra di ferro
    quando il flusso di elettricità che la

    attraversa viene invertito, si
    ha l’inversione dei poli. Quando la Terra

    inizierà a ruotare in
    senso opposto muterà direzione il suo flusso

    elettrico, e quindi si
    invertiranno i poli.


    Il dottor Brian Desborough
    sostiene che i media tendono a sminuire, e alla

    peggio, ignorare molti eventi
    geofisici. Anch’egli conferma la veloce

    diminuzione del campo magnetico
    terrestre che prossimamente raggiungerà lo

    zero. Anche il servizio
    geologico degli Stati Uniti conferma queste tesi.

    L’ente di stato sostiene che
    ogni 500mila anni il campo magnetico terrestre

    raggiunge lo zero per poi
    riformarsi lentamente. Questa transazione causerà

    epocali trasformazioni
    geologiche, cataclismi terrestri, eruzioni esplosive

    dei vulcani, ecc., a causa del
    temporaneo blocco della rotazione del

    pianeta. Colleghi di Brian
    Desborough affermano che il campo magnetico della

    Terra abbia già toccato
    lo zero e che si sia elevata la conversione

    dell’idrogeno in elio. Questo
    processo di intensificazione delle frequenze

    non interessa solamente il
    nostro pianeta ma anche il sistema solare e

    l’intera galassia.

    Gli antichi sapevano molto bene
    di queste svolte energetiche che causavano

    epocali cambiamenti strutturali
    e geofisici della Terra. I calendari dei

    Maya (che risalgono a circa
    18mila anni fa), degli egizi (che risalgono a

    circa 39mila anni fa), dei
    tibetani, dei cinesi e di altre civiltà portano

    nel periodo che corrisponde a
    quello nostro; quello che sta per terminare.

    In particolare, i Maya
    parlavano di un tempo di transizione, ovvero del

    periodo di "Assenza di tempo",
    in cui il vecchio tempo veniva sostituito dal

    nuovo tempo. Secondo i Maya, il
    tutto iniziava nel luglio del 1982 e avrebbe

    condotto al cambiamento nel 2
    1 dicembre 2012. Infatti,
    neanche a farlo apposta, attorno agli anni ottanta

    si inizia a sentire sempre con
    maggiore intensità di mutamenti del clima,

    del surriscaldamento della
    Terra e via dicendo.


    fonte: www.ecplanet.com/canale/ecologia-6/clima-61/1/0/14535/it/



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