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Le derive sanitarie di UE, WEF e OMS

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A VISO SCOPERTO con Martina Pastorelli, Alberto Contri e Giovanni Frajese
Conduce Matteo Demicheli

Le derive sanitarie di UE, WEF (World Economic Forum) e OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ma anche la “sindrome del criceto”, le nuove tecnologie che ci rendono sempre più tracciati e manipolabili, il ruolo dei mass media, di web e social e il degrado dell’informazione, la Chiesa che dimentica il suo ruolo e benedice quelle stesse organizzazioni sovranazionali che opprimono i cittadini con politiche fondate su false convinzioni e false ideologie. Ma anche e soprattutto le possibili soluzioni, cosa possiamo fare per opporci e magari liberarci da questo incubo che si fa sempre più asfissiante e dall’oppressione sanitaria dell’OMS??

Di tutto questo parliamo con Martina Pastorelli (giornalista), Alberto Contri (docente di comunicazione sociale) e Giovanni Frajese (Endocrinologo e Professore Associato di Scienze Tecniche Mediche Applicate presso l’Università di Roma “Foro Italico), in una nuova puntata in collaborazione con Nexus Edizioni, dopo l’ultima interessantissima puntata sulla guerra in Medio Oriente e il gioco delle tre carteAlberto Contri presenta il suo ultimo libro: La sindrome del criceto”

Il trattato pandemico che se approvato cederebbe la nostra sovranità sanitaria all’OMS che avrebbe il potere di dichiarare pandemie, emergenze sanitarie, lockdown e vaccinazioni obbligatorie, chiudere i confini, imporre il passaporto sanitario e il nostro governo non potrebbe opporsi.

Ma dal momento che grazie alla contro informazione e ai pochi media coraggiosi che hanno denunciato a gran voce i pericoli di questa riforma, c’è la possibilità che alcuni stati facciano marcia indietro. Questo preoccupa non poco Tedros, il direttore generale dell’OMS, che pensava di avere già la vittoria in pugno, forse proprio per questo al recente incontro annuale del WEF a Davos, si è scagliato contro i complottisti e le fake news: “Colpa di fake news e complottismi. Nessuna minaccia alla sovranità statale”, accusandoli di essere la causa di questi “tentennamenti”.

Peccato che la fake news la spari lui in diretta, dal momento che il documento parla chiaro e la cessione di sovranità è più che evidente.

Le nuove fisse dell’OMS: Trattato pandemico e Malattia X

Poi non contento ha “lanciato” (come si lancia un nuovo prodotto sul mercato) la fantomatica “malattia X”, cioè un patogeno sconosciuto che dovrebbe causare la prossima pandemia. Un virus che sarebbe venti volte più contagioso e mortale del Covid, ma per il quale i vaccini sarebbero pronti in un mese, a pensar male si potrebbe ipotizzare che abbiano già il virus e i vaccini pronti. Oltretutto il direttore generale dell’OMS fa stesse considerazioni di Bill Gates che guarda caso è il primo finanziatore dell’OMS e di conseguenza la persona che ne influenza maggiormente le scelte e le politiche. Resta una domanda: per quale motivo dovremmo dare ulteriori poteri all’OMS? Al contrario considerando la disastrosa gestione della pandemia, la totale mancanza di trasparenza e che i maggiori finanziatori non sono gli stati, sarebbe semmai il caso di togliere poteri all’OMS.

Pericolosa anche la proposta di modifiche all’attuale Regolamento sanitario internazionale (Rsi), dove si elimina, quale criterio di applicazione, “il pieno rispetto della dignità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone”.

L’Italia approverà il Trattato Pandemico? La domanda è pertinente dal momento che la linea del governo Meloni è identica a quella dei precedenti, l’ultimo esempio è il copia e incolla di Schillaci del piano pandemico del governo Conte, è vero che poi il ministro ha parlato di bozze e di modifiche, ma ha anche dichiarato: “Questo è un Piano che per la prima volta è aggiornato, puntuale e che si attiene scrupolosamente a criteri tecnico-scientifici e direttive internazionali” insomma in piena linea OMS. Ma la cosa più inquietante è che il piano pandemico, a prescindere, conferisce ai vaccini la qualifica di “misure preventive più efficace”. Per non parlare del nuovo Piano di Prevenzione vaccinale, che prevede un’anagrafe vaccinale, la schedatura dei non vaccinati, e la propaganda a livello scolastico e medico sempre sulle linee OMS.

Ecco alcune domande a cui rispondono i nostri ospiti:
In questa società del controllo, della manipolazione, della riduzione e distorsione dei nostri diritti e del pensiero unico, possiamo ancora parlare di democrazia?

Il governo Meloni si accinge ad approvare il nuovo trattato pandemico?

Abbiamo visto i nostri diritti calpestati in nome di uno scientismo mass-mediatico ferocemente influenzato dalle case farmaceutiche, è giusto prevaricare i diritti umani fondamentali in nome di una presunta o reale emergenza sanitaria?

Quale è la responsabilità dei media e dell’informazione in questo capovolgimento della logica e della realtà, che vediamo per pandemia, guerre, green, gender?

Quanto è difficile oggi per un giornalista far passare informazioni ritenute scomode o contrarie alle politiche UE, WEF e Oms? E quanto pesa l’autocensura?

La “malattia X” è un pericolo reale o l’ennesimo spauracchio per terrorizzare la popolazione?

Trattato Pandemico e Regolamento sanitario internazionale, quale è la discriminante decisionale: gli utili delle case farmaceutiche e il controllo della popolazione, oppure la tutela della salute pubblica?

Come si concilia questa nuova visione della sanità che vorrebbero imporci con il sociale e la socialità?

Cosa può fare di più il mondo scientifico che è rimasto fedele alla scienza? E i cittadini possono fare qualcosa?

Come possiamo difenderci da informazione mainstream, censura e propaganda? Come ci si libera dalla “sindrome del criceto”?

Quanto pesa il fatto che la Chiesa abbia rinunciato il suo ruolo di difesa dei fedeli contro i poteri forti, benedicendo UE, WEF e OMS?

La sindrome del criceto

La sindrome del criceto”, l’ultimo libro di Alberto Contri è acquistabile direttamente sul sito di Nexus Edizioni.

La Sindrome del Criceto - Alberto Contri -Nexus Edizioni
La Sindrome del Criceto – Alberto Contri -Nexus Edizioni

Il nostro Paese è fermo a causa della diffusissima sindrome del criceto, di cui soffre molta parte della classe dirigente. Intenta a perseguire obiettivi a breve termine o guadagni immediati, essa finisce per correre soprattutto per sé stessa, come fa il criceto nella sua ruota, condannando il Paese a non avanzare mai.
Come se non bastasse, la mitizzazione di un incessante progresso tecnologico sta programmando un pianeta popolato da ominidi sempre più tracciati, manipolabili ed eterodiretti, mentre la sconsiderata diffusione delle teorie gender sta favorendo la trasformazione delle persone in esseri neutri, senza storia né tradizione, unicamente in balia delle proprie fluide voglie.
Le pagine di Orwell, Benson e Huxley (Haxly) sono diventate il calendario di una realtà distopica, che sempre più persone di buona volontà stanno cercando di riportare alle corrette proporzioni tra l’uomo e il creato.

Rivolto a tutti coloro che non accettano di vivere irreggimentati in un gregge e avvertono l’esigenza di migliorare la società per sé, per i propri figli e i propri nipoti. E cercano il modo per riuscirci.

Economist, editoriale. Tratto da La sindrome del Criceto, nuova edizione.

‘‘Le quote costringono le aziende e le università a valorizzare di più le identità che la competenza. Una orwelliana “polizia del pensiero” censura le opinioni politiche e sociali, la lingua, e persino i costumi di Halloween. Qualsiasi opinione contraria all’ortodossia libertaria si scontra con una forma di tolleranza zero che etichetta chi la esprime come razzista, omofobo o trans fobico. I gruppi di minoranza stanno imponendo i loro valori e i loro stili di vita a tutti gli altri.

Qualsiasi opinione contraria all’ortodossia libertaria si scontra con una forma di tolleranza zero che etichetta chi la esprime come razzista, omofobo o trans fobico. I gruppi di minoranza stanno imponendo i loro valori e i loro stili di vita a tutti gli altri.

Economist, editoriale. Tratto da La sindrome del Criceto, nuova edizione.

Alberto Contri

Alberto Contri è stato per mezzo secolo ai vertici di grandi multinazionali della pubblicità e delle associazioni della comunicazione, tra cui la Fondazione Pubblicità Progresso che ha gestito per vent’anni. È stato consigliere della Rai, A.D. di Rainet, Presidente della Lombardia Film Commission. È l’unico italiano che sia mai stato cooptato nel Board dell’Associazione Europea Agenzie di Pubblicità. È stato docente a contratto di Comunicazione Sociale per 25 anni in primarie università ricevendo una Laurea Honoris Causa dalla Iulm di Milano. È stato nominato Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Ciampi. Tiene Lectio Magistralis sulla comunicazione in Master e Seminari. Ha scritto McLuhan non abita più qui? (Bollati Boringhieri – 2017) e Comunicazione sociale e media digitali (Carocci – 2020).

 

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