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Lettera di un cittadino indignato di Gianluca Freda

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Spett.le Al-Qaeda

Vi scrivo la presente per esprimervi il mio disappunto riguardo al servizio terroristico da voi gestito, ai suoi deludenti risultati e al suo decrescente livello qualitativo. A fronte di un apparato pubblicitario di sicuro impatto, che promette una gestione efficace ed altamente produttiva delle competenze assegnatevi, devo riscontrare con rammarico un divario sempre più ampio tra la qualità dei servizi promessi ai cittadini e la loro concreta attuazione.
Già in passato avevo fatto notare come compiti di fondamentale importanza per la collettività fossero stati gestiti con imperdonabile leggerezza, appaltandone la messa in opera a personale scarsamente qualificato. La realizzazione della kermesse newyorchese dell’11 settembre 2001, pur tenendo conto degli apprezzabili risultati conclusivi, era stata un primo segnale delle carenze organizzative e professionali che hanno caratterizzato in seguito ogni vostra assegnazione. Dirottamenti aerei gestiti con taglierini da cartaio, operatori dotati di passaporti in amianto che escono dall’apocalisse appena bruciacchiati, direttori di filiale che dimenticano nel portabagagli dell’auto diari con i dettagli del progetto: tutto questo è degno di un’operazione false flag del Mossad o della CIA, non del servizio terroristico di alto livello che il cittadino contribuente si aspetta venga reso alla comunità.

Vorrei ricordarvi che i contribuenti occidentali hanno sostenuto sacrifici notevoli per consentire alla Vostra organizzazione di predisporre un servizio il più possibile efficiente ed ottimale. Veniamo ripresi notte e giorno da telecamere disposte ovunque, i nostri principali quotidiani e telegiornali hanno adottato contenuti informativi degni dei fumetti di Nonna Abelarda, l’habeas corpus è stato cancellato dalle carte costituzionali, le tasse necessarie a gestire la Guerra Santa contro la Vs. organizzazione ci dissanguano, presidenti psicolabili si incoronano sovrani assoluti con appositi atti legislativi. A fronte di tali sacrifici ci attenderemmo dalla vostra compagnia un esercizio più responsabile ed accurato delle funzioni di vostra competenza. Devo invece rilevare con rincrescimento l’incessante involuzione professionale delle vostre operazioni, recentemente scadute a livelli assimilabili, per approssimazione e cialtroneria, a quelli di un qualsiasi servizio segreto italiano, americano o giudaico.

Con la recente gestione degli attentati londinesi, penso si sia raggiunto davvero il punto più basso dell’incompetenza e del ridicolo nell’intera storia della vostra amministrazione. Leggo con imbarazzo su Repubblica che i vostri attentati, pagati col denaro dei cittadini, sono stati preannunciati alle autorità da deliranti proclami jihadisti comparsi su alcune pagine web. È mai possibile che debba spiegarvelo io? I deliranti proclami si fanno DOPO l’attentato, non prima! Qualunque matricola di Discipline Terroristiche impara queste cose il primo giorno di università. Perfino i Nuclei Proletari Combattenti sanno che prima si fa l’attentato e poi ci si vanta. Cosa siete, un’organizzazione terroristica internazionale o l’abominevole Dottor Phibes? Leggo anche che la preparazione delle autobombe appaltate alla vostra azienda è stata portata a termine in modo dilettantesco, utilizzando taniche di benzina, chiodi e bombole di gas. Mi chiedo: possibile che i vostri dirigenti – in grado di gestire un attacco agli USA da una caverna dell’Afghanistan attraverso complessi sistemi di connessione satellitare – non siano in grado di fornirvi materiali esplosivi adeguati, come il Semtex? Anche un bambino sa che la benzina, per quanto ammassata in quantità massicce, ha un potenziale incendiario più che esplosivo. Che ne è stato delle scorte del vostro esplosivo standard, il TATP – quello fabbricato mescolando perossido d’idrogeno, acetone e altra roba che non mi ricordo più – per garantirvi il quale ci assoggettiamo ad estenuanti code nei check-in degli aeroporti, con funzionari che maneggiano ogni bottiglietta di minerale come se fosse nitroglicerina? Le avete già esaurite? Dove finiscono, insomma, i soldi delle nostre tasse?

Apprendo che le autobombe da voi realizzate sono state individuate a causa del fumo che usciva dai finestrini e “disinnescate a mano da alcuni coraggiosi agenti”, immagino lanciandogli contro una secchiata d’acqua. Devo dire, con delusione, che non è questo il livello di preparazione tecnologica che ci si aspetta da un’organizzazione della vostra fama. Queste sono cose degne di una cellula deviata del SISMI, non di una Rete Mondiale del Terrore che si rispetti. È umiliante, per un cittadino contribuente, leggere che Scotland Yard, dopo neanche dieci minuti dal rinvenimento dei frutti del vostro pessimo lavoro, ha immediatamente riconosciuto in essi “la mano di Al Qaeda”. Mia moglie vive ormai nel terrore di bruciare il tacchino al forno, temendo di veder piombare in cortile una task force di Scotland Yard che riconosca “la mano di Al-Qaeda” anche nell’incauta carbonizzazione dell’infelice volatile. E’ questo il modo in cui avete sperperato la vostra reputazione di Minaccia Mortale alla Democrazia, faticosamente costruita da Repubblica e da tutto il nostro sistema giornalistico?

Signori, con la presente missiva mi dolgo d’informarvi che ho smesso di avere fiducia in voi. Anzi, di più: ho smesso di credere in voi. Per me è come se aveste smesso di esistere, anzi, come se non foste mai esistiti. Da oggi in avanti, per i servizi terroristici che sono indispensabili alla nostra esistenza di nazioni, credo che mi rivolgerò ad aziende di più antica istituzione, benché di minore risonanza mediatica, come il Mossad o l’FBI. Se devo avere un lavoro fatto male, tanto vale farlo svolgere ad aziende che sono rinomate da decenni nel settore. Tanto lo so che, alla fine dei conti, è a loro che affidate tutti i subappalti.

Cordiali saluti a voi e al barbetta.

Gianluca Freda, un cittadino indignato.
(Fonte: http://blogghete.blog.dada.net/)

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