fbpx
More

    L’Fbi già conosceva gli “attentatori” di Boston

    Data di pubblicazione:

    Ultimi articoli

    Nexus New Times #168

    Ecco il nuovo numero 168 di NEXUS New Times, che saluta il 2024 con una serie di articoli imperdibili e, come sempre, caparbiamente orientati...

    Nexus New Times #167

    Nexus New Times # 166

    Articoli più letti

    John Lennon è morto… oppure no?

    Qualunque “giallo” che si rispetti ruota intorno a un delitto, ovviamente. E per ogni delitto esiste una “scena del crimine”. Si tratta di una scena...

    Nexus New Times # 166

    Nexus New Times #167

    Social Network

    21,000FansMi piace
    5,000FollowerSegui
    10,500IscrittiIscriviti
    spot_img

    Mentre al mondo intero è stato chiesto di “dare la caccia e segnalare la presenza dei due sospettati ovunque si trovassero”, l’FBI sapeva benissimo chi fossero e dove abitassero, da almeno 5 anni. Lo ha rivelato la madre, che vive nella repubblica russa del Dagestan, in questa intervista telefonica alla BBC (Qui l’intervista completa):

    Ci sono diversi modi per coltivare un patsy e poi manovrarlo fino a fargli compiere le azioni che servono a te, e che a lui finiranno per costare la vita (oppure l’ergastolo) . Il patsy infatti è il classico capro espiatorio al quale verrà data la colpa per un crimine che non avrà commesso, in modo da coprire e proteggere i veri responsabili di quel crimine.

    Il più famoso patsy della storia è senza dubbio Lee Harvey Oswald. Agente CIA sotto copertura, venne coinvolto nell’omicidio Kennedy con una falsa motivazione, in modo che venisse a trovarsi nel Book Depository di Dealey Plaza il mattino del 22 novembre 1963. Quando poi andò all’appuntamento previsto, un’ora dopo, in un cinema vicino a casa sua, scoprì che era proprio lui il ricercato per l’omicidio Kennedy. Oswald non fece mai in tempo a raccontare la sua versione dei fatti, perchè 48 ore dopo fu messo a tacere per sempre da Jack Ruby. Nel frattempo però era riuscito a pronunciare la frase che avrebbe reso famoso il termine da lui usato: “I didn’t kill anyone, I’m just a patsy”. Non ho ucciso nessuno, sono soltanto un capro espiatorio.

    La tradizione del patsy è continuata, nel corso degli anni, passando dai Timothy McVeigh agli Zacharias Massaoui, dai ragazzi pakistani di Londra al Ramzi Yousef della bomba del ’93 al World Trade Center. In tutti i casi è risultato a posteriori un collegamento decisamente ambiguo con l’FBI (o con altre agenzie simili), che naturalmente gli investigatori non hanno mai ritenuto necessario esplorare fino in fondo.

    Oggi è toccato a due ragazzi di origine cecena, Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev, da tempo “osservati speciali” dell’FBI.

    In un’altra intervista, la madre ha anche raccontato che Tamerlan l’aveva chiamata, il mattino prima di venire ucciso, dicendole: “L’FBI mi ha cercato al telefono. Mi hanno detto che sono sospettato per gli attentati di Boston, e mi hanno chiesto di presentarmi da loro. Gli ho risposto che se vogliono parlarmi sanno benissimo dove trovarmi.”

    Ma invece di andare semplicemente a trovarlo – cosa che non avrebbero potuto fare, senza rivelare la loro trama – hanno dovuto coinvolgerlo in qualche modo nella sparatoria che è costata la vita al poliziotto del MIT. Solo così hanno potuto “imbattersi” ufficialmente nei due ragazzi, dando inizio all’ultimo atto della messinscena.

    Pensate che coincidenza: anche Oswald è stato “trovato” casualmente mentre la polizia di Dallas cercava l’assassino del poliziotto Tippitt, che era stato ucciso nelle vicinanze del cinema, un’ora dopo la morte di Kennedy.

    I paralleli con i “casi storici”dei patsy sono talmente tanti che torneremo sull’argomento con un articolo apposito. Nello stesso articolo analizzeremo anche a fondo i fatti di Boston, ed in particolar modo la “procedura” mediatica con la quale è stato sufficiente mandare in onda la fotografia di un paio di ragazzi con zainetto e cappellino per trasformarli automaticamente negli attentatori sanguinari, senza che nessun giornalista si sia posto nemmeno la più semplice delle domande: ma le provi quali sarebbero?

    Massimo Mazzucco

    Fonte: luogocomune.net

    Potrebbe interessarti anche ...

    Piani segreti in Europa per spingere l’introduzione di Ogm di Geoffrey Lean

     "Gordon Brown a altri leaders Europei preparano una campagna senza precedenti, per spingere semi e alimenti  modificati OGM in Gran Bretagna e in...

    Il golpe dei mille giorni

    In una situazione di emergenza nazionale in cui sia indispensabile compiere determinate mosse, è legittimato un governo emergenziale transitorio, privo di mandato popolare, che...

    Banca d’Italia blocca i pagamenti elettronici in Vaticano a causa di riciclaggio di denaro

    IL VATICANO È ‘CASH ONLY’ A CAUSA DI UN BLOCCO DEI PAGAMENTI ELETTRONICI DA PARTE DELLA BANCA D’ITALIA PER PROBLEMI DI RICICLAGGIO DI DENARO CITTA...

    Conviviale della cultura – con Stefano Panizza e Tom bosco

    Vi segnaliamo la partecipazione di Tom Bosco al Conviviale della Cultura che si terrà presso la Trattoria Solari a Cereseto di Compiano (PR), dedicata...

    Abbonati a Nexus

    Eventi Nexus

    [xyz-ips snippet="Eventi-Snippet-Interni"]

    Eventi Segnalati

    Iscriviti alla Newsletter

    Rimani sempre aggiornato sul mondo Nexus.

    [mailup_form]

    Conferma la tua iscrizione tramite la mail che riceverai.

    Sostieni Nexus Edizioni

    spot_img

    YouTube