In questi giorni, una circolare come tante gira tra i banchi di scuola della provincia di Padova (ma potrebbe essere una qualsiasi altra provincia italiana): reca l'insegna del Dipartimento di Prevenzione dell'Unità Locale Socio Sanitaria n.6, della Regione del Veneto. Il titolo, a caratteri cubitali: VACCINAZIONE CONTRO IL MORBILLO.
Nel foglio, diramato agli studenti come un normale comunicato scolastico, si può leggere:
"Il virus del morbillo ha ripreso a circolare tra la popolazione non vaccinata con la possibilità di causare nei prossimi giorni molti malati, con complicanze gravi soprattutto respiratorie e neurologiche".
Poche righe, che rischiano però di scatenare il panico, soprattutto perché non suffragate da doverosi dati, che mancano. Infatti:
– "Il virus del morbillo ha ripreso a circolare (…)":
un'affermazione che rischia di mostrarsi troppo pressapochista per un ente sanitario, perché in essa mancano dati concreti e fonti obiettive a cui fare riferimento; in questo modo, si rischia di pensare al virus del morbillo come all'uomo nero, di cui tutte le mamme raccontavano ai bambini l'esistenza per incutere loro paura e spingerli, così, a fare determinate azioni e a non farne altre, ma che nessun bambino, divenuto adulto, ha mai conosciuto;
– "(…) tra la popolazione non vaccinata (…)":
anche qui manca una statistica, dei casi, una fonte di riferimento, con il rischio di indicare nei soggetti che non si sono vaccinati un nemico pubblico, sia agli occhi altrui sia dei soggetti stessi; esistono dati sulla diffusione del virus presso la popolazione non vaccinata paragonata a quella presso presso la popolazione vaccinata? Se sì, perché non comunicarli?
– "(…) con la possibilità di causare nei prossimi giorni molti malati, con complicanze gravi soprattutto respiratorie e neurologiche":
oltre al tentativo di diffondere suggestione per le gravi complicazioni indicate associate al virus del morbillo, può risultare strana e poco scientifica la 'previsione' dell'ULSS6 veneta di una rapida diffusione della malattia "nei prossimi giorni" (la circolare è datata 31 marzo 2017). In base a cosa la diffusione di una malattia può essere predetta con giorni o settimane di anticipo? Perché non dare una spiegazione scientifica a tale capacità 'predittiva' della moderna scienza italiana?
È in virtù di queste, giudicate voi se solide e valide, argomentazioni, che:
"Il Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda AULSS 6 Euganea invita tutti i bambini, ragazzi e giovani adulti non ancora protetti con la vaccinazione, ad effettuare la vaccinazione contro il morbillo (vaccino trivalente contro il morbillo-parotite-rosolia)".
Sull'utilità di questo vaccino vi segnaliamo una riflessione di qualche giorno fa, che anticipa importanti informazioni sulla recente sentenza della Corte di Cassazione Federale tedesca proprio in merito all'esistenza del virus del morbillo, di cui abbiamo trattato nel prossimo numero di PuntoZero in uscita:
Un'informazione corretta crea una società sana. Porsi delle domande è il primo passo.