È iniziata una campagna mediatica del regime di diffamazione, delegittimazione, disinformazione sul metodo Di Bella che anticipa il totale blocco e divieto.
In questa aggressione mediatica non abbiamo trovato un solo organo di informazione "ufficiale" né politico che abbia preso le difese del MDB, malgrado le evidenze scientifiche e le sentenze di merito basate su perizie giurate che certificano la remissione di tumori con MDB dopo il fallimento delle "cure di provata efficacia".
La diffamazione del MDB sta assumendo proporzioni tali da costituire un'indiretta e indebita interferenza e pressione di magistrati chiamati a valutare i ricorsi dei pazienti in cura con MDB e sui consiglieri regionali della Sicilia che stanno discutendo l'erogazione del MDB. Le USL hanno cominciato regolarmente a fare opposizione a sentenze di casi in cui è documentata in forma inequivocabile e completa la remissione con MDB, dopo il fallimento della chemio, questo in base alle conclusioni della PSEUDO sperimentazione del 1998……. Nessuna terapia è stata osteggiata, odiata, diffamata, e censurata come il MDB, che ebbe l'onore di decreti legge per vietare l' uso di componenti essenziali.
Nessuna terapia è stata oggetto di anatemi, scomuniche, comunicati stampa sprezzanti e intimidatori, ministeriali e di associazioni mediche e delle maggiori istituzioni sanitarie. Nessuna terapia ha avuto sanzioni, richiami, ammonizioni di ordini medici, (quasi nessun medico MDB a partire da mio padre e dal sottoscritto ne è stato esente).
Questo metodo insidia il fatturato delle multinazionali, costituisce un'inaccettabile mancanza di rispetto verso i grandi benefattori dell'umanità, i soloni della medicina, i KOLS (Key Opinion Leaders) che con tanto impegno e soldi, le multinazionali impongono ossessivamente alla pubblica opinione.
Il rifiuto delle Linee guida e dei prontuari che zelanti commissioni ministeriali di nomina politica impongono, è visto come insubordinazione, un sacrilegio, un delitto, di lesa maestà verso le immacolate, sacre vestali della medicina. In assenza di una mobilitazione, di una presa di coscienza da parte di chi non è disposto a sottostare a terapie coercitive, la fine della libertà di cura è imminente. Tranne qualche rara eccezione, pochi si sono veramente e realmente attivati, in pratica ci hanno lasciati soli a combattere questa battaglia.
Giuseppe Di Bella
Il sito del dottor Di Bella
Fonte: luogocomune.net