In Ue divieto per 3 pesticidi che uccidono le api ma senza il voto dell’Italia
Passa il divieto di uso di tre pesticidi mortali per le api ancora per due anni. Ma l’Italia ha votato contro la nuova moratoria.
Tre pesticidi neonicotinoidi considerati mortali per le api sono stati vietati nell’Unione europea con una moratoria di altri 2 anni, in attesa che si giunga al divieto definitivo. Sono stati interdetti l’ Imidacloprid e Clothianidin prodotti dalla Bayer e il Thiamethoxam di Syngenta, dopo che l’EFSA aveva espresso un parere inquietante sugli effetti dei neonicotinoidi. Come fa notare però Greenpeace che qualche giorno fa ha pubblicato il rapporto Api in declino, l’Italia ha votato contro la moratoria:
La maggioranza dei Paesi UE ha votato a favore del bando parziale dei neonicotinoidi, i pesticidi killer delle api e la Commissione europea ha preso l’impegno di metterlo in atto. L’Italia, invece, ha deciso di difendere gli interessi di multinazionali dell’agro-chimica come Bayer e Syngenta, e ha votato contro. Mentre l’Europa muove il primo passo verso un’agricoltura più sostenibile, l’Italia fa un salto indietro.
Esprime una parziale soddisfazione l’AIAB il cui presidente Alessandro Triantafyllidis scrive in una nota stampa:
Apprezziamo l’iniziativa della Commissione, ma la situazione richiede una nettezza che non ammette continue proroghe.Si proceda con una decisione chiara che metta definitivamente al bando sostanze pericolose tanto per le api che per l’intero ecosistema. Riteniamo, inoltre, che una tale decisione rappresenti un primo banco di prova per il governo appena insediatosi che può decidere se schierarsi con le lobby della chimica o con le esigenze di salute dei cittadini, delle api e dell’ambiente.
Il divieto di uso riguarda le colture di mais, colza, girasole e cotone. Per Stéphane Le Foll Ministro delle Politiche Agricole francese questa soluzione:
consente la protezione efficace delle api, pur mantenendo la competitività degli agricoltori francesi in relazione alle loro controparti europee.
Diversa l’opinione degli apicoltori che ritengono la soluzione non abbastanza efficace, come ha avuto modo di spiegare Yves Vedrenne presidente dell’Unione Nazionale Apicoltura:
Se la moratoria entra in vigore nel luglio 2013, per esempio, sarà troppo tardi per la semina per il 2014. Abbiamo bisogno che sia presa una decisione completa e motivata.
Hanno votato contro la moratoria: UK, repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Slovacchia, Austria e Portogallo. Si sono astenuti: Irlanda, Lituania, Finlandia, Grecia. Hanno votato per la moratoria: Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Spagna, Francia, Cipro, Germania, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia e Svezia.
Articolo di Marina Perotta
Fonte: ecoblog.it