Manca ormai poco al referendum con cui i cittadini italiani decideranno se confermare o meno la Riforma della Costituzione voluta dal governo Renzi, ma sembra che in alcuni libri di testo per la scuola pubblica già si sia data per scontata una vittoria del Sì.
Si tratta del sussidiario per la quinta elementare "Imparo Facile" (editrice Cetem), che illustrando il sistema bicamerale italiano, a pagina 85 scrive del Senato che:
I suoi componenti sono indicati dalle diverse Regioni in cui è suddiviso il territorio Italiano
…ovvero il Senato che esce dalla Costituzione renziana, poiché in quello attuale i senatori sono eletti a suffragio universale diretto (dagli elettori di età superiore ai 25 anni).
Come spiega il TGcom:
In quella pagina, segnalata anche al Comitato per il No, la vittoria del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre, con la conseguente modifica dell'ordinamento politico, è data per scontata.
Dalla casa editrice, interpellata da Il Fatto, non è arrivata nessuna giustificazione alla svista, mentre gli esperti avanzano ipotesi. Anticipare il risultato del referendum sarebbe stata la necessità di fornire alle scuole un testo quanto più aggiornato. Si è azzardata, così, la vittoria del Sì.
C'è chi, come il sito Bufale un tanto al chilo, vede la notizia come una bufala, e in tale dicitura una semplificazione per indicare ai giovani studenti della quarta elementare che il Senato viene eletto, a differenza della Camera, su base regionale. Ma lo stesso testo, come si vede nell'immagine, indica diverse diciture per i membri dei due organi di rappresentanza: i deputati vengono "eletti direttamente dai cittadini con le elezioni", i senatori "indicati" dalle Regioni, mostrando una netta distinzione quindi tra l'elezione poolare diretta e l'"indicazione".
E in tema di libri scolastici, dal blog di Daniele Reale traiamo questa immagine del libro per le scuole secondarie "Capire la Storia"…
…che dedica una intera unità all'orientamento verso il Nuovo Ordine Mondiale:
E non sembra l'unico. Qui l'immagine di un altro testo scolastico sul tema:
Insomma, a bambini e ragazzi non ci si limita ad insegnare la Storia (spesso attraverso una ricostruzione poco veritiera rispetto alla realtà dei fatti accaduti), ma anche il Futuro. Dando per scontato che sia quello che qualcuno si augura per loro (e per noi). Ma sarà davvero così?
ARTICOLO CORRELATO:
- Perché le scuole non educano, di John Taylor Gatto