Israele e i palestinesi hanno concordato la loro disponibilità a riprendere i colloqui diretti per la pace sotto mediazione russa. Mahmoud Abbas, il presidente palestinese, accetta di incontrarsi con Netanyahu a Mosca. Qualche giorno prima, Netanyahu aveva detto di essere pronto ai colloqui senza alcuna precondizione. Putin s’è offerto di fare il tentativo di mediazione dopo che il tentativo degli Stati Uniti come mediatore è fallito: dal 2014, quando l’ultimo round dei negoziati di pace sotto l’egida di Washington è andato a monte. Negli ultimi mesi, il governo d’Israele e quello di Mosca hanno contatti regolari, se non altro per scongiurare un confronto militare diretto in Siria, dove Sion lancia puntate aeree offensive frequenti contro Hezbollah e sul Golan.
Se vi domandate che politica sta facendo Vladimir Puin in Siria, non siete i soli. Un analista politico ebreo-arabo “con 32 anni di esperienza”, Elijha Magnier, ritiene che Vladimir stia applicando la “politica della matrioska”, la celebre bambolina che ne contiene un’altra, e dentro un’altra ancora. L’analista ebreo nota che ci sono Matrioske con fino 50 bamboline.
In Russia, questa abilità di Putin è ampiamente riconosciuta (ci si scherza anche sopra) con un’altra metafora: non matrioske, ma Многоходовочка: una tattica degli scacchi a più strati, in cui mosse apparentemente cattive o incomprensibili portano allo scopo.
Tratto dal blog di Maurizio Blondet. L'articolo completo a questo indirizzo: http://www.maurizioblondet.it/piccole-notizie-insieme-dicono-qualcosa/