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NIENTE DI NUOVO NEI CIELI DI MEZZA ESTATE di Federico Povoleri

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Ci fu un tempo in cui, ascoltando alcune notizie del tipo “Sedicente mago guaritore truffa migliaia di euro a povero pensionato per scongiurare un malocchio”, mi domandavo come fosse possibile che al mondo ci fossero tanti ingenui e creduloni. Al tempo stesso provavo disprezzo, e lo provo tuttora, per quelle persone che approfittano delle disgrazie altrui allo scopo di lucrare denaro sottoponendo le loro vittime a vere e proprie pressioni se non torture psicologiche.

Ho sempre pensato che anche chi si fa abbindolare ha una sua parte di colpa, ma di sicuro una persona che si trova in un momento di fragilità emotiva, se stimolata sapientemente, può crollare al punto di affidarsi ciecamente al primo avventore.

Trovarmi dalla parte opposta della barricata mi fa un effetto strano. Già perchè quello che crede alle stupidaggini e si fa abbindolare oggi sono io.

Ciò che sta accadendo a livello psicologico sul problema delle scie chimiche infatti, rappresenta a mio avviso la più grande vittoria di chi ha concepito questa operazione criminale. Mentre un folto sottobosco di personaggi sono impegnati ad elaborare la teoria più fantasiosa o cruenta sullo scopo di tali scie, in una gara al massacro per stabilire chi ha la mente più acuta, o riesce ad avere la migliore visione pseudo-scientifico-tecnologica di ciò che fantomatiche società segrete stanno preparando per il nostro futuro; nessuno, e dico proprio nessuno, si preoccupa del fatto che le scie sono lì quando non ci sono mai state e non dovrebbero esserci e, cosa più grave, la gente o non le vede, o è convinta di averle sempre viste.

Questa “disattenzione” ha fatto si che i cittadini preoccupati per quello che sta accadendo sopra le loro teste, si trasformassero improvvisamente in una massa di persone ingenue che vedono cose inesistenti principalmente per due motivi: 1) perchè “la gente” è affascinata dalle cospirazioni e le vede dappertutto, 2) perchè c'è qualcuno che deve guadagnare soldi e allora si inventa storie fantasiose a cui la gente crede, finanziando un prospero mercato multimiliardario che nessuno però ha mai visto e di cui nessuno ha ancora beneficiato.

Ma a sentire gli sproloqui di certi personaggi, chi cerca di fare informazione perchè stanco di un sistema mediatico di ”non-informazione” fa parte di una “casta” paragonabile a quella politica descritta in un recente libro di successo.

Qual'è la verità?

La verità è che sta accadendo qualcosa che non dovrebbe accadere nei nostri cieli; una minoranza di persone se ne è accorta, mentre la maggioranza o è inconsapevole, o è disinteressata, o peggio, sta cominciando a pensare che quello che vede c'è sempre stato.

Gli elementi principali per affermare e spiegare questo stato di cose li abbiamo, ed è proprio per questo che sarebbe ora di smetterla di utilizzarli per elaborare nuove teorie ogni giorno. Questi elementi andrebbero utilizzati per costringere chi di dovere a fare indagini, a dare risposte.

Cosa sappiamo che non può essere frutto di fantasiose invenzioni e che andrebbe perciò indagato?

Sappiamo che ci sono aerei che transitano a quote relativamente basse, poco sopra i 3000 metri, e che si lasciano dietro lunghissime scie bianche, che spesso vanno da orizzonte ad orizzonte e persistono nel cielo per molte ore.

Sappiamo che tutto questo non è riconducibile al fenomeno chiamato “scie di condensazione”, e perchè lo sappiamo? Perchè basta consultare un manuale di volo o di meteorologia (le fonti sono numerose) per apprendere che le scie di condensazione si formano in condizioni atmosferiche e di quota ben definite: 8000 metri o più, se la temperatura dell'aria è al di sotto dei 40 gradi, e se l'umidità relativa non è inferiore al 70%.

Questi dati sono rintracciabili sia presso gli enti aeronautici di tutti i paesi, sia nei manuali di meteorologia e dell'aereonautica italiana. Esiste inoltre uno studio molto dettagliato e tecnico liberamente consultabile di un'ingegnere aeronautico (Luigi Fenu) che spiega perchè, in assenza di queste condizioni, non è possibile la formazione delle suddette scie e perchè non è affatto frequente che le condizioni di temperatura e umidità adatte combacino nei valori ideali. Lo studio è accompagnato da tutte le formule matematiche necessarie a comprovare quanto affermato e di conseguenza non può essere ignorato.

Per mia esperienza personale inoltre, ho sempre osservato il cielo ed ho sempre avuto una grande passione per l'aviazione. Nei miei ricordi trovano spazio le scie di condensazione che osservavo fin da ragazzo e posso affermare senza paura di essere smentito, che ciò a cui assisto da 4 anni a questa parte, non ha nessuna caratteristica attribuibile al fenomeno della condensazione che ho sempre potuto vedere.

Gli aerei osservabili in passato che lasciavano dietro di sé la classica scia bianca, hanno sempre volato alle altitudini previste per provocare il suddetto fenomeno e la percezione ad occhio nudo ha sempre reso impossibile identificare l'aereomobile che a tali altitudini appare come un puntino indistinto o un riflesso luminoso quando il sole al tramonto, momento in cui è più facile che si formino le condizioni adatte alla formazione delle scie, ne illumina la carlinga. Le scie inoltre, non hanno mai attraversato tutta la volta celeste ma normalmente si esauriscono alle spalle dell'aereo con lunghezze si variabili a seconda del momento in cui si osserva ma mai lunghe decine o centinaia di chilometri. Anche nei casi in cui si osservavano scie persistere per alcuni minuti, alla loro scomparsa non rimaneva alcun residuo.

Non si sono mai visti inoltre, prima dei recenti fatti degli ultimi anni, sorvoli di aerei che possono essere perfettamente visibili ad occhio nudo e che di conseguenza non superano di molto altitudini di 3000 metri (un cittadino è riuscito ad illuminarli con un laser della portata massima di 4000 metri) che rilasciano nel cielo scie che si espandono rapidamente fino a formare delle vere e proprie autostrade la cui percezione di altezza e dimensione non ha nulla di paragonabile con ciò che si è sempre osservato in passato.

Inoltre, questi sorvoli, non riguardano, almeno non esclusivamente, il normale traffico aereo. I controllori di volo confermano che generalmente, sulle città il volume del traffico civile è pressochè identico tutti i giorni. Un controllore riconosce ad occhio le rotte e spesso anche gli orari in cui transitano certi voli. Ma è sufficente trovarsi un buon punto di osservazione e registrare per un certo tempo i sorvoli, avendo cura di annotarsi rotte e orari, per rendersi conto dell'esistenza di voli al di fuori del traffico consueto; voli che scatenano un vero e proprio circo di evoluzioni in particolari momenti o orari che non seguono una tabella di marcia precisa e sempre uguale ma che denotano una chiara pianificazione nel tipo di evoluzioni e sorvoli che compiono. Questa attività, quando prende il via, è talmente frenetica e numerosa da far comparire più aerei che si incrociano contemporaneamente o che procedono in formazione e in breve tempo crea una cortina o una patina dall'aspetto plumbeo e lattiginoso che copre il cielo. Sono frequenti i cambi di rotta repentini con virate di 90 gradi, i voli paralleli, l'osservazione di più aerei contemporaneamente con scia o senza scia, spesso quelli senza scia più alti degli altri, e molti altri tipi di evoluzioni.

Si potrebbe continuare a descrivere simili anomalie per molte pagine ma in effetti è sufficente essere animati da un leggero spirito di osservazione perchè questo tipo di attività è palese.

Il problema come dicevamo è un altro; com'è possibile che una persona comune, che nella migliore delle ipotesi non ha nemmeno mai prestato troppa attenzione al cielo, non solo non prenda atto di un cambiamento talmente drammatico da non poter passare inosservato, ma consideri addirittura normale la presenza di queste scie o il fatto che dalle 8 del mattino di una giornata qualsiasi fino alle 23 e oltre, (ma lo sapete quante volte cambiano le condizioni in quota nell'arco di 15 ore?) passino costantemente aerei con lunghe scie alle loro spalle, quando una situazione simile non si è mai verificata prima e di certo non può verificarsi tre giorni si e uno no.

In effetti, una possibile risposta esiste: con la comparsa dellle scie chimiche, attività che tra le altre cose si è estesa coinvolgendo sempre più paesi ma lasciando tuttora inattaccate alcune regioni geografiche, è comparsa anche un'altra attività parallela. Mi riferisco al fatto che le scie si vedono sempre più spesso nei film, nei giornali, in tv, nella pubblicità, nei video musicali etc. E se all'inizio si poteva supporre che nei film ad esempio ci capitassero per caso, adesso la situazione sta assumendo proporzioni e connotati che non lasciano più molti dubbi circa il loro inserimento intenzionale. Mi riferisco al fatto che vengono ad esempio disegnate e sistemate volutamente nei cartoni animati, utilizzate per le pubblicità, inserite strategicamente in molti videoclip.

Sappiamo che la pubblicità occulta o subliminale è vietata ma viene comunque praticata di continuo, e cosa succede ad una persona che inconsciamente vede scie in ogni trasmissione, film, immagine pubblicitaria o altro quando gli si chiede se non trova che nel cielo stia accadendo qualcosa di strano? Vi aspettate che dopo un simile martellamento possa arrivare una risposta diversa? Ma tutte le tecniche di vendita e presentazione dei prodotti nei supermercati con i test a dimostrare che la gente è convinta di scegliere in mezzo ad una cassa di pomodori tutti perfettamente uguali, non ci hanno proprio insegnato nulla? Probabilmente la prova più lampante della natura artificiale di queste scie sta proprio nella poderosa e mirata campagna di sensibilizzazione attualmente in atto.

E cosa dire poi delle fotografie satellitari? Qualcuno ha cominciato a chiedersi per quale motivo non vengono più mostrate nelle previsioni metereologiche; sostituite dalle animazioni al computer. Scelte stilistiche? Forse, ma di certo se si mostrassero in tv molte delle immagini satellitari che stanno circolando in internet, la gente probabilmente comincerebbe a chiedersi che cosa sta succedendo perchè non serve certo essere degli esperti per vedere che non c'è nulla di normale nel vedere una città coperta da una griglia di scie concentrate entro i confini della stessa.

Abbiamo mezze ammissioni da parte dei media che vociferano sui nuovi sistemi di controllo climatico, abbiamo denunce di voli militari che non sono soggetti a controlli, abbiamo centinaia di testimonianze, osservazioni, fotografie, filmati… Ma qual'è il risultato?

Un circolo chiuso di persone che fantastica sugli scopi fantascientifici del problema con l'unico risultato di alimentare una discussione sterile e infinita; un altro gruppo di persone che si occupa di deridere questi ultimi e chiunque altro provi soltanto a considerare la questione, dicendo che il mondo e internet sono pieni di pazzi e visionari. E una campagna subliminale, di proporzioni sempre più vaste, che sta producendo gli effetti desiderati. Proprio perchè nessuno si preoccupa di far pesare considerazioni come quelle espresse in questo scritto, che nella loro semplicità e chiarezza dovrebbero avere la loro forza.

Sembra che tutte le volte che qualcuno si sente dire: “sei un complottista o un visionario” la reazione è sempre quella di cercare di produrre una quantità maggiore di informazioni, teorie, etc.

Nel frattempo, sempre più gente inizia a dire: “Quali scie? A quelle? Ma si, sono le scie degli aerei, ci sono sempre state!”

 

 


tratto da luogocomune.net

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