Era il dicembre 2015, e il primo ministro ungherese Victor Orban dichiarò pubblicamente che la Merkel stava concludendo un accordo con Erdogan sui migranti, che comprendeva una clausola segreta: “Ciò che s’è concordato con la Turchia a Bruxelles… c’è qualcosa che non risulta nell’accordo”, disse Orban:
“Un giorno ci sveglieremo – e penso che ciò sarà annunciato a Berlino già la settimana prossima – e ci diranno che dovremo prendere 400 mila o 500 mila rifugiati direttamente dalla Turchia”.
La settimana dopo non ci fu nessun annuncio del genere. Orban fu schernito e ridicolizzato come complottista allucinato. Il vice-presidente della Commissione Frans Timmermans definì le dichiarazioni dell’ungherese “insensate”. Parigi e Berlino fecero addirittura le offese.
“Francia e Germania stanno lavorando assieme per gestire il flusso di migranti”, disse Stephane Le Foll, il portavoce del governo francese, e non per prenderne di più.
“L’altro fine settimana la UE ha raggiunto un accordo con la Turchia, e Orban dovrebbe sapere i dettagli, visto che c’era”.
Orban sembrò pazzo: l’accordo che la Merkel poi stilò con Erdogan nel marzo 2016, tre mesi dopo che Orban aveva lanciato quell’allarme, non consisteva forse nello sganciare al turco 3 miliardi di euro perché i profughi siriani (e “siriani” tra virgolette) se li tenesse in Turchia, invece di mandarceli?
Adesso, oltre un anno dopo, la stampa tedesca ci dice che Orban aveva ragione: il 6 marzo 2016, la Merkel aveva concordato con Erdogan di prendere ogni anno 150-250 mila rifugiati dalla Turchia. L’aveva concordato senza la minima consultazione degli altri stati membri. Il solo al corrente dell’accordo era il premier olandese Mark Rutte, presente ai colloqui perché presidente semestrale della UE.
L’accordo fu poi approvato nel panico dai 28 paesi, perché fu presentato come l’unico modo di arrestare il flusso – pagare i 3 miliardi annui a Erdogan, altrimenti ci mandava altri profughi. C’era “l’emergenza-migranti”, perbacco! Non volete pagare quei miliardi per frenare il flusso? Pagammo, la Merkel fece pagare tutti noi per il suo tragicomico errore (“Venite tutti in Germania!”), o quello che pareva un tragico errore.
Perché oggi, Die Welt ci racconta che fu tutto un trucco. In calce all’accordo, c’era la clausola segreta. Accogliere “volontariamente” un certo numero di profughi, “per ragioni umanitarie”. Merkel e Rutte la presentarono agli europei nel Consiglio UE come una “proposta a sorpresa” avanzata da Davutoglu. Cifre, non ne diedero. Ma che volete che sia, li distribuiamo nei 28 paesi… accettammo. Orban, no: e fu linciato dai media nostrani. L’Italia di Renzi-Gentiloni accettò, e per questo ha sempre strillato che altri (Orban) non si prendono le loro quote.
Prenderne 300 mila l’anno. Per 40 anni
Ora si scopre, grazie al Rheinische Post, che la Merkel aveva in mano un rapporto degli esperti demografi tedeschi, che consigliava di accogliere 300 mila immigrati l’anno per 40 anni, per compensare il calo della natalità tedesco, e mantenere l’egemonia economica della Germania. Così, semplicemente, un progetto di ingegneria sociale elaborato a tavolino, nel totale disprezzo delle identità culturali che “fanno” l’Europa, è stato imposto su scala continentale.
Senza consultare i popoli, ovvio: avrebbero detto no e fatto perdere le elezioni a Merkel e a Rutte, che invece le ha vinte ancora una volta. Ai popoli, l’assenso è stato strappato con il nuovo metodo di governo delle oligarchie: la “politica della paura”.
Infatti, dalle rivelazioni di Die Welt, si ha forte l’impressione che la “grande emergenza immigrati” del 2015 – ricordate il corpicino del bambino Aylan sulla spiaggia che tanto vi ha commosso ed ha commosso i media e Angela? [vedi foto sopra, Ndr NEXUS]– sia stata provocata da Erdogan, ma in perfetto accordo con la Merkel in base alla clausola segreta. Improvvisamente, invitati da Merkel, di profughi ne sono arrivati “troppi”; folle miserabili (seguite passo passo dalle tv) hanno riempito le strade della Serbia, sono state bloccate dalla malvagia Ungheria. La gente è colta da “paura”, e combattuta fra la paura e la compassione – ma per fortuna Angela si è messa d’accordo con Erdogan, che si è impegnato a frenare l’emorragia. Ne prenderemo ”solo” un po’ (sulla cifra, 250 mila, i media hanno taciuto), se ogni paese accetta le sue quote nemmeno ve ne accorgerete; ma ne stavano arrivando milioni, dunque, Merkel vi ha salvato.
Per finanziare la guerra contro Assad
Coi 3 miliardi l’anno. Soldi nostri, con cui la UE ha di fatto finanziato l’aggressione di Erdogan alla Siria (rimasto a corto di profitti dopo l’intervento russo) e a pagare la sovversione per rovesciare Assad. Del resto in quello stesso periodo il nostro ministro degli esteri Gentiloni, con l’accusa di pagare il riscatto onde liberare le due Vanesse che erano andate là per aiutare i ribelli con una Ong da loro inventata e composta da loro due, finanziò una milizia dei guerriglieri con 18 milioni di dollari. Probabilmente su istruzioni del Dipartimento di Stato di allora. Gentiloni è sempre stato clintoniano e atlantico.
Se l’ipotesi è giusta, molte cose si spiegano: il “fallimento” dei “rimpatri” – i profughi e jihadisti che arrivano e chiedono asilo, ad asilo rifiutato, restano facendo perdere le proprie tracce. Il mistero tenebroso delle navi noleggiate da ONG che vanno a prendere i fuggiaschi a 20 miglia dalla Libia: Ong pagate da Soros, ma notoriamente filiazioni di “volontariato umanitario” gestite dai ministeri degli esteri. Si spiegano così le spese in miliardi per la “accoglienza” senza limiti stanziate da governi, come il nostro, che
1) non ne hanno per i loro poveri,
2) quei miliardi li prendono a prestito ad interesse – ma la UE ci ha fatto la grazia, non li conterà nel calcolo del debito pubblico da tagliare.
Sicuramente è al corrente del rapporto demografico letto dalla Merkel, e della clausola segreta, il ricco senatore di sinistra Manconi, il convivente della ricca di stato Berlinguer, a vedere come si sta prodigando per l’accoglienza: “Accogliamoli tutti!”, ci ha scritto un libro, e dice:
“Sono una risorsa, valgono l’11-12 per cento del Pil”,
e "L’Italia proponga al prossimo Consiglio europeo un piano di protezione temporanea di un anno, rinnovabile definendo quote di accoglienza per ciascuno Stato membro".
Il periodo di protezione di un anno significa: non cercare di distinguere chi ha diritto all’asilo e chi è immigrato illegale, tutti diventano legali – "basta che l’Ungheria e la Polonia si prendano le loro quote".
Queste sono risorse per il lavoro nero e sottopagato? Benissimo, perché la UE raccomanda di
“vegliare a che le riduzioni del costo del lavoro siano rese permanenti, che la evoluzione del salario minimo sia compatibile con la creazione di impieghi e con la competitività”
– come è dettato per esempio al governo francese nel “Grandes Orientations de politique économique 2016-2017 pour la France”, che il governo ha ratificato, dunque che diventa cogente anche per i futuri governanti. Questi “Grandi Orientamenti” imperativi sono il modo con cui l’oligarchia UE governa l’economia dei paesi sudditi; quello per l’Italia è addirittura introvabile nei documenti europei, ma c’è. Perché, ad esempio, anche la guerra dei governi PD contro i tassisti è iscritta anche nelle “Grandes Orientations” per la Francia, nel quadro della direttiva imperativa “eliminare gli ostacoli all’attività nel settore dei servizi”: il che, tradotto dalla neolingua orwelliana di Bruxelles, significa de-regolamentare tutti i mestieri attualmente regolamentati: si comincia con i tassisti e si continua coi farmacisti, per finire coi medici, che devono diventare dipendenti sotto-remunerati di società private, quindi per definizione “competitive”. Eccetera. Potete leggere qui come il segreto degli “orientamenti” europei sia ben protetto.
Le politiche che i vostri governi “spontaneamente” adotteranno nel 2017, sono scritte tutte lì. È incredibile, o cittadini, quanti accordi segreti a vostro danno riescono a farvi accettare facendovi paura.
Miracoli della “politica della paura”: no a Wilders, sì alla UE
Siamo arrivati al punto che l’Onu – ed è tutto dire – ha chiesto a Germania, Francia, Regno Unito e Usa, di smettere di usare “la carta della paura” (testuali parole) per infilare nella legislazione leggi liberticide con la scusa di difendere i cittadini dal terrorismo “islamico” .
Qui potete leggere il rapporto dell’incaricato speciale per la difesa della vita privata, Joseph Cannataci, uscito l’8 marzo:
http://www.ohchr.org/EN/Issues/Privacy/SR/Pages/SRPrivacyIndex.aspx
Lì, l’incaricato Cannataci dubita della “efficacia di misure estremamente intrusive introdotte in Francia, Germania, Regno Unito ed Usa” per debellare il terrorismo – ricordiamoci che in Francia è sempre in vigore lo stato d’emergenza – ma che servono benissimo per controllare le e-mail e le telefonate dei cittadini ignari, e ridurre la loro possibilità di esprimersi su Internet. Cannataci dubita della volontà degli stati occidentali a far sì che “la protezione della vita privata sia rispettata come un vero diritto universale”.
Secondo il suo mandato, Cannataci denuncia la “politica della paura” usata per l’abolizione della privacy. Così non ha bisogno di denunciare con quanta forza la politica della paura venga usata dalle oligarchie, oggi, per mantenere il loro potere: paura di uscire dall’euro (i media e gli economisti di corte vi terrorizzano), paura dei “populismi” , paura della Le Pen all’Eliseo… In Olanda, la paura per Wilders al governo – ingigantita senza alcun senso, Wilders non avrebbe mai vinto alcun governo – ha fatto sì che i paurosi abbiano dato il trionfo a Mark Rutte. Quello che ha colluso con la Merkel, in base ad un piano segreto, per riempirci di stranieri indiscriminati, non selezionate, ad ondate di 250 mila l’anno.
Beh, ma Orban aveva profetizzato 400-500 mila. Sbagliava per eccesso? Attenzione: nel settembre 2015, prima della crisi delle ondate migratorie, il vice-cancelliere Sigmar Gabriel gettato lì, come per caso, che il paese poteva assorbire 500 mila immigrati l’anno. E Gabriel è “di sinistra”. Quindi, i germanici governati dalla paura, o voteranno Merkel per paura dell’AfD (partitino ingigantito dai media per farvi paura), o voteranno Schulz perché gli sembrerà più rassicurante della Merkel. E farà le stesse politiche.
È inutile dire che i francesi paurosi manderanno al potere Macron de’ Rotschild per paura che all’Eliseo vada Marine Le Pen – possibilità zero, ma paurosamente agitata quanto basta dai media per creare il terrore nell’elettorato “progressista” che sente la minaccia del “populismo”.
…avete votato il vostro rimpiazzo.
Così, con Mark Rutte ancora al governo in Olanda, i paurosi e ignoranti hanno garantito la riuscita dell’esperimento sociale più colossale della storia, il Gran Rimpiazzo, concordato con Erdogan nel 2015, e denunciato invano da Orban. Ché poi, per sventare la possibilità di un vostro risveglio, o paurosi, e magari di una iniziativa referendaria che potrebbe interrompere l’esperimento sociale, sappiate, o tedeschi, che il Commissario Federale per i Rifugiati e Migranti ha già raccomandato di dare diritto di voto ai migranti residenti fissi in Germania, regolari o no. Sulla linea, in fondo, di ciò che “raccomanda” il senatore Manconi, e di cui si intravvede lo scopo finale: fare degli stranieri i cittadini a pieno diritto, e a voi sottrarre i diritti politici. Ma tranquilli, in cambio vi hanno dato le nozze gay, l’adozione dei bambini strappati alle madri naturali; il suicidio assistito è dietro l’angolo, e presto vi daranno il diritto all’eutanasia. Pensate che conquista: così vi eutanisserete, mentre i migranti voteranno al vostro posto.
Sapete come si chiama il Commissario Federale che propone questo? Aydan Özoguz [deputata socialdemocratica, figlia di immigrati turchi, Ndr NEXUS].
Il fatto è che hanno fatto miracoli, a forza di farvi paura. E voi, maggioranza, ci cascate sempre. Perché la politica della paura non consiste solo nell’impaurirvi, ma nel non farvi aver paura di ciò che dovrebbe spaventarvi.
Per esempio, torniamo all’Olanda che ha votato Rutte per paura di Wilders. E perché Rutte, in fondo, è stato duro con Erdogan, ha impedito i comizi del turco…
Ma sapete cosa hanno scritto i giornali turchi? Hanno ricordato come i caschi blu olandesi si comportarono a Srebrenica, nel 1995, quando per viltà lasciarono massacrare dagli scherani del generale Mladic centinaia di musulmani inoffensivi, bosniaci-erzegovini.
(Per ricordare: http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/03/14/srebrenica-massacro-davanti-ai-caschi-blu-olandesi_6a894c49-27a2-4628-8b2f-54abb69a188c.html).
Un giornale turco ha persino scritto: sapete quanti uomini conta l’esercito dei Paesi Bassi? 48 mila uomini. E quanti immigrati turchi ha l’Olanda? 400 mila. Magari gli sono venute delle idee.
Di questo dovevate aver paura, Olandesi. Invece avete avuto paura di Wilders. E voi europei avete paura di Orban, che vi ha detto la verità.
Articolo tratto dal sito Blondet & Friends
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