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Pioggia di fuoco

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quotidiano La
Repubblica
una notizia proveniente da
Helsinki:

“Allarme e centinaia di appelli
ai servizi di soccorso in Finlandia per una pioggia di meteoriti che si
è abbattuta sul golfo. Gli abitanti della zona hanno scambiato i
meteoriti con dei razzi di emergenza lanciati da battelli in
difficoltà. Il fenomeno, inusuale nella regione, si è
verificato la
notte scorsa al largo delle coste della Finlandia centrale, di fronte
alle città di Petarsaari, Kokkola e Himanka.

Molti abitanti della zona hanno
visto palle di luce che si spostavano rapidamente nel cielo, spargendo
scintille che poi si trasformavano in sfere di luce bianca, lasciando
dietro di sé una traccia di fumo. I centri di soccorso in mare
hanno
ricevuto centinaia di appelli, nonostante il fenomeno sia durato pochi
secondi.”

Sembra fare il paio con quella
diramata verso la fine della scorsa settimana, quando sopra ben cinque
stati degli USA (Louisiana, Arkansas, Missouri, Oklahoma e Texas, che
non è uno staterello, essendo il doppio dell’Italia…) si
è verificato
un fenomeno analogo, con numerosissimi cittadini che hanno intasato di
telefonate il servizio meteorologico nazionale segnalando il passaggio
di palle di fuoco nei cieli. Il NORAD
ha in seguito comunicato alla FEMA
che si trattava del primo giorno di un’intensa pioggia meteoritica, che
potrebbe durare sino alla fine del mese. Curioso, per non dire
allarmante, che della questione si occupino queste due agenzie, ovvero
il comando strategico e la gestione federale delle emergenze…

Ma osservate questi tre
fotogrammi tratti da un video ripreso dalla telecamera di un’auto della
polizia, e ditemi voi se i meteoriti possono andarsene a spasso a
velocità di crociera nel cielo notturno, attraversando il
territorio di
cinque stati!

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E visto che siamo in tema di
fenomeni aerei anomali, vi passo una notizia che si collega ad un
articolo che potrete leggere sul prossimo
numero di NEXUS
in uscita i
primi di agosto.

Harry Dschaak e Sterling Allan,
il 19 aprile 2004 avevano sottoposto a vari membri del Congresso il
caso del Dr. Burisch, microbiologo e accademico attualmente trattenuto
nell’ambito di operazioni segrete presso la famosa Area 51, il quale ha espresso la volontà
di
rendere pubblica testimonianza di fronte al Congresso e di fornire le
prove relative all’esistenza di trattati con razze extraterrestri,
stipulati dal governo statunitense, nonché di specifiche
ricerche per
lo sviluppo di letali virus mirati. Secondo un precedente rapporto
relativo alla sua disponibilità a fare rivelazioni non appena
conseguita l’immunità, il Dr. Burisch ha affermato che, nel caso
sia
citato come teste, risponderà a tutte le domande che gli saranno
poste.

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Dschaak ed Allan avevano
concentrato il proprio impegno presso l’ufficio del senatore Orrin Hatch,
Repubblicano dello Utah, in virtù del suo incarico di presidente
della
Commissione Giustizia, fornendogli tra le altre cose il voluminoso
dossier Disclosure del rinomato Dr. Steven Greer.

La risposta non si è
fatta
attendere, e certamente non è quella che tutti auspicavano, me
compreso. Il 7 luglio il senatore ha scritto loro: “Anch’io, come voi,
trovo affascinante la possibilità di vita intelligente su altri
pianeti; tuttavia, non vi sono prove sufficienti a stabilire se tale
vita esista. Ho esaminato le informazioni che mi avete suggerito, e
posso assicurarvi che le vostre preoccupazioni sono infondate. Il
governo federale non ha da nascondere alcuna informazione su vita
extraterrestre, e non vi sono progetti segreti sui quali avviare
indagini.

Alla faccia dell’insabbiamento!
Nonostante la quantità monumentale di prove, testimonianze,
rapporti
che dimostrano inequivocabilmente non solo la realtà del
fenomeno UFO
ma la sua tremenda complessità, sembra che per quanti sforzi si
facciano il muro di segretezza e disinformazione eretto a protezione di
alcuni interessi costituiti rimanga invalicabile. A questo punto, per
quel che può servire, non posso che suggerire a tutti di
sottoscrivere
la petizione a favore della testimonianza congressuale del Dr. Burisch (http://www.petitiononline.com/burisch/petition.html).

Ma occupiamoci adesso di un
cattivone del quale ultimamente, chissà perché, non si
vedono più
proclami videoregistrati. Esatto, è proprio di bin Laden che sto
parlando! Be’, sembra proprio che nei mesi scorsi l’amministrazione
Bush abbia esercitato notevoli pressioni sul Pakistan, affinché
uccida
o catturi lui, o il suo vice, Ayman Al Zawahiri,
o anche magari il mitico Mullah motociclista,
Mohammed Omar
, che sembra si nascondano nelle aree tribali del
paese. Musharraf
ha ricevuto in successione le visite di George Tenet,
direttore della CIA, Colin Powell,
segretario di stato, Christina
Rocca
, sua assistente, Cofer Black, capo del
dipartimento statale antiterrorismo, sino a un funzionario di rango
elevato della CIA nell’Asia
meridionale. Il problema qui, come riferito da varie fonti
dell’intelligence pakistano, è l’insistenza da parte
dell’amministrazione statunitense affinché il Pakistan consegni
questi
personaggi prima delle elezioni di novembre. Scommettiamo che da qui
alle elezioni bin Laden
o chi per lui verrà “miracolosamente” catturato o fatto fuori?
Se così
succederà, sarà più che lecito interrogarsi sulla
fortunata coincidenza
temporale…

Povero Bush: forse è
frustrato
dalle recenti accuse lanciate da qualcosa come 4.000 scienziati, fra
cui 48 premi Nobel e 127 membri dell’Accademia Nazionale delle Scienze,
secondo le quali la sua amministrazione sta distorcendo e sopprimendo
la scienza per adattarla ai propri scopi politici. Magari è
anche per
questo, oltre che per ribaltare le proprie sorti elettorali che,
secondo un “rivelatore”, sarebbero il motivo per cui potrebbe decidere
di lanciare un attacco nucleare sull’Iran o sulla Corea del Nord.
Secondo voci di corridoio, potrebbe dichiarare lo stato di emergenza,
basandolo tanto per cambiare su falsi rapporti di intelligence secondo
i quali la Corea del Nord e/o l’Iran starebbero per lanciare un attacco
nucleare contro il territorio americano, e ordinare contrattacchi per
difendere il paese.

Ovviamente, questa storia va
presa con pinze e tenaglie, però non mi stupirei troppo se
avesse un
fondo di verità. E allora, perfettamente in tema, eccovi
un’ennesima
segnalazione fotografica relativa a nuvole anomale, provveniente dal
Kansas…

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