Il lavoro di Ricercatore, in fondo, non è noioso come si può pensare. Se la ricerca, poi, si sviluppa e/o si affaccia nei "Regni dell'Esplorazione Spaziale", allora il 'divertimento' è garantito! Certo, in fondo si tratta solo di analizzare dati (nel mio caso immagini, per lo più: a migliaia!) e quindi fare delle estrapolazioni e delle valutazioni. Però si guarda, sin nei minimi dettagli, verso e dentro un Mondo che, quando ero bambino (e si parla degli anni '60…), era possibile solamente immaginare, magari aiutandosi leggendo qualche libretto di fantascienza o guardando qualche pellicola al cinema (chi non ha visto "2001 Odissea nello Spazio"?!?).
Il lavoro di Ricercatore è anche un lavoro rischioso.
Lo è perchè, ogni qual volta si esprime un parere (e specialmente se si è tra i primi ad esprimerlo…), si corre il rischio di sbagliare. Si rischia di dire una sciocchezza e quindi di ritrovarsi, in poco tempo, privi di quella piccola 'aureola dorata' che ci si è costruiti con ed attraverso anni di sacrifici.
Un'aureola che si può fare a pezzi in un istante.
Un'aureola che si chiama 'credibilità'.
Però il lavoro di Ricercatore è bello, specie se si opera nel campo della Libera Ricerca: fuori dalle Istituzioni (Universitarie, Scientifiche, Commerciali: sia Pubbliche che Private…) e fuori dai vincoli ("attento a non dire", "attento a non fare"…) e dalle remore connesse alle prospettive di 'Carriera'.
Soprattutto, fuori dalle gerarchie e dagli 'ordini di scuderia': liberi.
Liberi di sbagliare (anche se gli errori si pagano, sempre) e liberi di cercare, con i propri mezzi e le proprie capacità ed attitudini, un frammento di Verità.
Verità Scientifica – e cioè dimostrabile – naturalmente!
Il lavoro di Ricercatore non è facile.
Occorrono confronti, riscontri, incroci, conferme dirette ed indirette e, chi più ne ha, più ne aggiunga.
Ed è qui, in questa fase specifica della Ricerca, di solito immediatamente successiva ad un "insight", ad un'intuizione – e cioè l'embrione di una scoperta – che subentrano ancora le Istituzioni: con i loro mezzi, le loro conoscenze, la loro 'cultura' e la loro 'credibilità'.
Esse possono confermare o respingere, avallare o confutare, assentire o negare e a noi va bene: esse esistono (anche) per questo!
O forse no.
E veniamo al "caso concreto": Marte ed una delle sue 'Anomalìe di Superficie' (una degli ormai innumerevoli enigmi – irrisolti – che hanno intrigato e fatto sognare centinaia di migliaia di Appassionati, Ricercatori e Studiosi in generale).
Attraverso l'analisi delle immagini giunte dal Rover Spirit e relative al Giorno Marziano (o Sol) numero 390, ci siamo accorti – osservando un panorama (relativamente ravvicinato, per giunta) – che, sul margine superiore del frame, in alto, proprio sulla linea dell'orizzonte – diremmo sulla linea dello "skyline" – si stagliava una roccia apparentemente squadrata davvero molto simile alla sommità di una (piccola) piramide.
La distanza dall'oggetto anomalo non ci permetteva valutazioni dimensionali precise, ma la sensazione era che si potesse trattare di un corpo non molto grande; forse la porzione superiore di una struttura semi-interrata e della quale si riesce a vedere solo uno 'spigolo' che spunta dal terreno.
Gli Scienziati ed i Tecnici del Controllo Missione hanno messo a disposizione del Pubblico (attraverso il Sito NASA "Mars Exploration Rover Mission") una decina di frames (tutti ripresi in campo lungo) di questo 'oggetto' e poi…Poi basta (almeno per il momento e, mentre sto scrivendo, sono già passate quasi tre settimane dalla pubblicazione del 'frame originale').
Nessun commento, nessuna valutazione – neppure ironica (come spesso è accaduto in passato) sulla possibile "Piramidina Marziana" (posta sul ciglio di un rilievo chiamato Cumberland Ridge).
Nemmeno una riga per dire: "…guadate che strana struttura, ma attenti: NON è quello che sembra! Non è una piramide o un oggetto di possibile origini artificiali: è solo una blocco di pietra, un 'boulder' etc…". Nulla.
Una tra le più grandi (e se non la più grande certamente la più conosciuta!) fra le Istituzioni Scientifiche del Mondo, non ha visto.
E se ha visto, non ha commentato.
La NASA non ha "nulla da dire", ancora una volta.
Sappiate che, tutte le volte in cui ci siamo avvicinati (e ci avvicineremo ancora, statene pur sicuri!) a qualcosa di "curioso" – che potete chiamare e definire come "Anomalia" o "Singolarità" o "Stranezza" etc. -, abbiamo provato a contattare la NASA, ma il risultato è stato sempre il solito: silenzio.
Un silenzio che ci ha spinti indietro e, col tempo, ci ha sempre ricacciati nel "Girone dei Dubbiosi", perchè se è vero che noi (come Voi) coltiviamo opinioni e teorie, magari anche logicamente accettabili, è anche vero che queste opinioni e teorie, costruite e maturate sulla base di pochi frames (per giunta a bassa risoluzione ed a colori "quasi veri"…), sono e restano pur sempre delle "costruzioni deboli", difficili da sostanziare e semplici da demolire, se necessario.
Questa è la "Forza del Silenzio" della NASA: a questa "Istituzione" è sufficiente NON FARE ALCUNCHE' e NON DIRE UNA PAROLA per "respingere" le istanze (legittime) di coloro che spendono migliaia di ore a cercare, leggere, studiare, analizzare e commentare queste "tessere scomposte"; questi "tasselli sconnessi e scombinati" chiamati 'frames' che, ogni giorno, i Detentori della Conoscenza (letteralmente) "gettano sulla Rete", ora in un Sito ("Mars Exploration Rover Mission", come già dicevamo), ora in un altro ("NASA Planetary Photojournal", per avere un altro esempio).
Noi (come molti di Voi) cerchiamo di raccogliere questi "brandelli di informazione" (che ormai non sappiamo più neppure fino a quale punto siano davvero genuini…) e, dalla loro accurata e quanto più possibile obiettiva ed equilibrata analisi, tentiamo di estrapolare degli elementi di riflessione (o "contenuti logici") i quali, in fondo, altro non sono che l'interpretazione di semplici fatti.
Fatti che, nel tempo e con maggiori ricerche e riscontri, possono anche diventare le Basi di una Teoria.
Le Basi.
Soltanto le Basi.
Purtroppo le "Altezze" continuano a mancarci perchè, ogni qual volta tentiamo di fare un "passo in avanti", i dati diventano scarsi (o mancanti del tutto…) ed il "Silenzio" – che è comunque una fonte di "dubbi" – prende il sopravvento.
Noi possiamo sbagliarci, sia sui fatti, sia sulle loro interpretazioni: lo sappiamo e ce ne accolliamo il rischio e la responsabilità tutte le volte in cui scriviamo anche una sola riga di commento per un singolo frame. Però tentiamo di "parlare" e di "esprimere" idee, il che è fondamentale per cercare di evolvere.
Ma le nostre informazioni sono ben lontane dall'essere "di prima mano"! Chi invece le ha "di prima mano", o tace (sugli argomenti scomodi o 'non convenzionali') o fornisce spiegazioni risibili ed a contenuto divulgativo (ma di bassissimo livello) sugli eventi secondari o già acquisiti.
Le "Anomalìe" restano irrisolte e, chi le vede, resta un "visionario": questo è il Metodo utilizzato dalla NASA (e non solo…) per "aiutare a capire", "per fare scienza e cultura"
Ed è usando questo "Metodo" che si continua a costruire una Scienza, secondo noi, non solo fortemente incompleta, ma anche eticamente molto triste e discutibile.