fbpx
More

    Prodi & C. vogliono imbavagliare l’informazione libera! Di Marcello Pamio


    Veniamo invece all’annosa questione aperta dal governo Prodi – nella legge Finanziaria del 2006 – sulla libertà d’informazione. In questo caso non si tratta di finzione, ma della triste e amara realtà del nostro paese!

    “Una piccola legge per il Governo, un grande passo per il Regime mediatico”

    All’interno della Finanziaria 2006, (articolo 32), è passata sotto il classico e vergognoso silenzio dei media compiacenti e manipolati, una legge che imbavaglierà totalmente o quasi la maggior parte dei siti e/o blog che si occupano d’informazione!
    Per coloro che ancora credono nella sinistra; per coloro che ancora credono nella politica in generale (dimenticando per comodità, ignoranza o per condizionamenti che non esiste la destra e la sinistra ma solo il potere economico, privo di colori e bandierine), questo dovrebbe essere un grande insegnamento di vita. Almeno lo spero.
    Ciò che è stato iniziato dai governi precedenti, di presunta destra, liberali, conservatori, lo stanno portando avanti le presunte sinistre, i riformatori, i democratici.
    Cambiano i governi, si sostituiscono i burattini, ma le strategie del Sistema vanno avanti a ritmo battente; anche perché i veri Burattinai rimangono al loro posto, nelle loro logge…
    Ecco cosa dice l’articolo 32 inserito nella Finanziaria 2006:

    Articolo 32. Riproduzione di articoli di riviste o giornali
    1. All'articolo 65 della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo il comma 1, è inserito il seguente: «1-bis. I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.».

    In soldoni, dal 3 ottobre 2006 (data dell’entrata in vigore della legge), per il democratico e sinarchico governo Prodi – il più vicino alle oligarchie bancarie internazionali (vedi Goldman Sachs e leggasi imperi anglo-ebraici), la «riproduzione totale o parziale di articoli», in pratica tutto, «devono corrispondere un compenso agli editori».
    E se qualcuno, come per esempio noi, non ha i soldi per pagare l’editore, non pubblica nulla o rischia sanzioni economiche pesantissime!
    Avete capito qual è l’obiettivo?
    Forse c’è ancora chi crede nella libertà d’informazione e d’espressione?
    Eppure se non ricordo male, la Costituzione della Repubblica italiana all’articolo 21 non lascia spazio a dubbi:

    Articolo 21 della Costituzione italiana

    Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

    Non mi pare che con questa simile legge «tutti hanno diritto a manifestare il proprio pensiero», e soprattutto non mi sembra che la «stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure».
    I media classici sono tutti controllati, per cui era necessario mettere gli artigli e controllare anche quei canali che le cose le dicono e non le mandano a dire. Con questa legge bavaglio, il Regime, sotto le vesti sinistrorse del governo di turno, vuole semplicemente imbavagliare tutti i siti e blog ancora liberi.

    Se una simile castroneria legislativa l’avesse fatta Berlusconi & C. (che di castronerie ne hanno fatte eccome, basta ricordare le censure e le epurazioni mediatiche), si sarebbero mobilitate milioni di persone in piazza; ma siccome la legge l’ha fatta un governo, “vicino” ai cittadini e alle classi meno abbienti – che controlla pure i sindacati – allora nessuno si muove e soprattutto nessuno ne parla!
    Dove sono finiti i no-global e i fautori delle libertà? Forse si mobilitano (o vengono mobilitati) solamente quando la dittatura ha un colore politico ben preciso?

    È altresì logico che nessuno ne parla: le major editoriali italiane, cioè coloro che hanno applaudito la nuova legge (Rcs, Mondatori/Fininvest, Caraccciolo/l’Espresso) hanno tutti gli interessi affinché chiudano la libera concorrenza e blocchino le libere espressioni.
    Però noi cittadini italiani, forse non lo sappiamo a dovere, ma paghiamo di tasca nostra le imprese editoriali con i finanziamenti della legge sull’editoria (vedi trasmissione Report del 23 aprile 2006 www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90227,00.html).
    Ogni anno noi, che ci piaccia o non ci piaccia, sovvenzioniamo i giornali con la bellezza di 667 milioni di euro!

    Noi, base della piramide del potere, possediamo però un’arma molto potente, un’arma molto pericolosa: la scelta di acquistare o meno un prodotto! Perché allora non proviamo ad astenerci dal comperare giornali e/o riviste di regime? Forse non cambierà nulla, ma sicuramente migliorerebbe la nostra informazione, avremo più soldi da spendere meglio, e soprattutto daremo un segnale forte al Sistema!
    Un segnale che la gente, nonostante “Bulli e Pupe”, “Circus”, “L’isola dei famosi” e altre trasmissioni demenziali create ad arte, non è tutta priva della capacità pensante.

    (Tratto da www.disinformazione.it)



    [adrotate group="2"]

    ULTIME NOTIZIE

    Nexus New Times #168

    Ecco il nuovo numero 168 di NEXUS New Times, che saluta il 2024 con...

    NEXT – Sguardo al futuro

      Domenica 19 gennaio dalle ore 14.30 in occasione dell'imminente insediamento di Donald Trump a...

    Nexus New Times #167

    NEXUS NEW TIMES #167 Sempre Presente e Avvincente!  Ecco il nuovo numero di NEXUS New Times che ancora una...

    Nexus New Times # 166

    NEXUS New Times Nr.166: autentico e autorevole è ora disponibile! Gentili lettori, ci scusiamo per il...

    Continua a leggere su NexusEdizioni.it

    [adrotate group="2"]

    NOTIZIE CORRELATE

    1° maggio: la Rivoluzione rovesciata

    Il primo maggio si festeggia la festa dei lavoratori o Festa del Lavoro, per...

    Manipolazione della storia e delle menti

    La storia la scrivono i vincitori, quindi è sempre diversa dalla realtà? Ne parliamo con Teodoro...

    Nexus New Times # 161

    NUMERO 161 DI NEXUS NEW TIMES: SEMPRE PIÙ DENSO E PUNGENTE! Cari lettori, eccovi il nuovo...