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Pulizia etnica in Ucraina orientale: una nuova Sarajevo.

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Drammatica la situazione umanitaria nell'Ucraina orientale, dove continuano i bombardamenti di Kiev contro la popolazione filorussa delle province di Donetsk e Lugansk. La denuncia delll'osservatore internazionale Elyo Pardo e dello scrittore Nicolai Linin, le immagini di Pandora TV.


Pulizia etnica in Ucraina orientale.

L’offensiva dell’esercito di Kiev nel sud est del Paese è una vera e propria pulizia etnica, pianificata dagli ucraini del Maidan per conto della Nato, a sostenerlo il giornalista internazionale Eloy Pardo.

Secondo Pardo:

“il nuovo presidente ucraino, Poroshenko, riceve ordini direttamente dal comando Nato e ha, inoltre, messo per intero l’esercito ucraino sotto il controllo dell’organizzazione militare dell’occidente”,

e ancora

"in riferimento all’offensiva dei governativi nelle province di Kiev Donetsk e Lugansk, ci troviamo, molto chiaramente, di fronte ad un’operazione di pulizia etnica, con un flusso costante di vittime".

Inoltre, in relazione alla condotta assunta dai media occidentali, di fronte all’esplodere e all’aggravarsi della crisi ucraina, l’analista non ha mancato di stigmatizzare la condotta mistificatoria ed unilaterale, propria di taluni mezzi d’informazione e volta a rovesciare il senso degli avvenimenti, attraverso una vera e propria campagna di disinformazione. Per Pardo, infatti, dalle notizie dei media mainstream non trasparirebbe la verità quanto gli interessi economici legati al processo di espansione geopolitica della Nato verso est. Secondo Pardo:

“i media occidentali mantengono il più stretto silenzio su quanto accade realmente in Ucraina, preferendo inventare fatti ed avvenimenti, perlopiù inverosimili, seguendo un copione molto simile a quello adottato, nel 2011, in riferimento alla crociata imperialista dell’occidente contro la Libia”.

In ultimo, il giornalista ha menzionato la visita della prossima settimana in Ucraina ad opera di una delegazione di funzionari del Pentagono, per discutere la questione degli aiuti militari Usa al Paese. Tra gli ospiti statunitensi, vi sarà il vice-ministro della difesa degli Stati Uniti, nonché responsabile per la sicurezza internazionale, Derek Shole. La cooperazione militare, offerta da Washington a Kiev, appare come il giusto premio per la sanguinosa repressione, tutt’ora in corso e ad opera dei militari fedeli al nuovo esecutivo, delle popolazioni ribelli e “filorusse” del sud est.

Fonte: signoraggio.it


Ucraina. L'Europa chiude gli occhi di fronte all'orrore di Lugansk.

Proprio come quanto successo a Odessa, dove decine e decine di civili sono stati massacrati a sangue freddo dai miliziani di estrema destra della Giunta di Kiev, a Lugansk si è consumato un altro massacro: un bombardamento con razzi in pieno giorno che hanno provocato morti e feriti. Una vergogna alle porte dell’Europa di fronte alla quale l’Occidente guarda dall’altra parte, ma non Nicolai Lilin che ha rotto il velo del silenzio su L’Espresso.

Ancora morte, ancora dolore, ancora rabbia alle porte dell’Europa, ma i nostri media continuano preferire a tacere, pur con qualche significativa eccezione. Non tace l’Espresso che ha pubblicato un ottimo servizio di Nicolai Lilin, quello di “Educazione Siberiana” per intenderci, un uomo che non riesce a stare zitto di fronte a quanto sta succedendo in Ucraina. Dopo l’elezione, del tutto opinabile, di Poroschenko a presidente dell’Ucraina, Kiev ha accelerato le operazioni nell’Est del Paese con l’esercito che sta letteralmente bombardando postazioni civili. Ieri però Kiev è andata persino oltre ordinando un attacco aereo criminale con razzi proprio nel mezzo del centro di Lugansk, di fronte a un parco pubblico affollato da civili innocenti. Come ha ricordato Lilin, forse vergognandosi del loro operato Kiev ha inizialmente negato che l’opera fosse delle sue forze armate accusando le milizie filorusse di aver provocato la strage per errore con la contraerea. Una colossale menzogna smentita dalla stessa Ocse e dai video caricati su internet dagli abitanti.  Lo stesso Lilin su l’Espresso ha scritto:

“I video choc girati dagli abitanti invece hanno testimoniato cosa era accaduto: un assalto dal cielo, condotto da un Sukhoi 25 dell’aviazione di Kiev. Un bombardiere che ha usato razzi “a saturazione”, destinati a devastare una grande area senza nessuna possibilità di mira. E dopo i dispacci di alcune agenzie internazionali, questa verità che è stata infine riconosciuta anche dalle fonti delle autorità ucraine“.

Opportuno il paragone proposto dallo scrittore russo con Sarajevo, con i video che mostrano diversi corpi senza vita a terra:

“Ci sono mucchi di corpi. Uno ha la camicia bianca. Un altro è caduto accanto a un mazzo di chiavi. In un angolo sembra di distinguere due ragazzi. Davanti alla sede del comune, probabilmente il bersaglio della raffica di razzi, c’è una barricata di copertoni”.

L’ennesima strage alle porte dell’Europa, ma stranamente Kerry, Obama, Hollande e la Merkel rimarranno zitti questa volta, guardando dall’altra parte e magari accusando ancora una volta Mosca di alzare i toni. Ancora una volta lo stesso Lilin lumeggia come pochi la situazione sempre su L’Espresso:

“Quello che colpisce di quanto sta accadendo a Lugansk e prima ancora a Donestk è il disinteresse dei media occidentali per l’escalation bellica. Per togliere le città agli insorti, il governo ucraino sta usando sempre più spesso i bombardamenti aerei: attacchi indiscriminati, lanciati a ridosso delle case e dei parchi. È stato segnalato anche l’uso di ordigni a grappolo, per impedire ai ribelli il controllo del territorio. È una guerra, combattuta con in nome dell’Europa. Mentre l’Europa non vuole aprire gli occhi sulla strage che è già cominciata, cancellando dai grandi media le immagini dell’orrore“.

Articolo di G.B. – Fonte: tribunodelpopolo.it


Lugansk – 2 giugno 2014. Le milizie di Kiev attaccano le zone urbane della città. Raid aerei e tiri di mortaio colpiscono direttamente i civili con le devastanti bombe a grappolo. Non ci sono parole per lo strazio di queste immagini. C’è solo la nostra rabbia di fronte al silenzio e alla menzogna infame dei media italiani, che tacciono.

Fonte: pandoratv.it

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