La città di Khan al-Assal è stata menzionata nei comunicati stampa per l’uso di armi chimiche, in cui esperti russi avevano prelevato e analizzato diversi campioni, concludendo che: “l’arma con il ٍٍSarin era stata fatta artigianalmente in casa, e non industrialmente. Era stata fabbricata a febbraio sul territorio Siriano, che a quel tempo era sotto il controllo dei combattenti dell’opposizione” .
Più di 400 mercenari, attrezzati con tutti i tipi di armi da medie a pesanti, hanno attaccato nuovamente la località di Khan Al-Asal, dopo la bonifica, avvenuta 2 mesi fa, dall’esercito nazionale siriano.
L’attacco è avvenuto Domenica dopo mezzanotte, contemporaneamente da tre assi, riuscendo a sorprendere le postazioni militari le quali sono state ridotte a non più di cinque. L’attacco è stato ben organizzato i terroristi hanno cominciato bombardando la città da una distanza superiore a tre kilometri con dei razzi di fabbricazione locale e dei colpi di mortaio, obbligando i soldati dell’esercito a ritirarsi temporaneamente in attesa dei rinforzi per poter entrare negli scontri diretti a fuoco.
Secondo fonti giornalistiche locali, l’ordine di quest’assalto è arrivato dall’intelligence britannica proprio alla vigilia dell’arrivo degli ispettori Onu a Damasco, con lo scopo di raggiungere il luogo in cui sono state utilizzate delle armi chimiche, per insabbiare o cancellare qualsiasi indizio che possa consolidare le prove russe.
La città siriana di Khan al-Assal situata strategicamente poco lontano da Aleppo nel nord del paese è considerata una delle tante città lealiste che sono state sotto poste agli attacchi continui da parte dei mercenari takfiri solo per causa della loro posizione politica.
(Fonte: http://tg24siria.wordpress.com)