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SPACE ODDITY di Paolo C. Fienga

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Space Oddity

La coppia di frame che proveremo ad esaminare in questa circostanza la riteniamo semplicemente straordinaria poichè essa potrebbe essere una nuova (ed importante) evidenza del verificarsi, nello Spazio di Saturno, di un evento di grande significato e valore.

L’evento

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La nostra sensibilità ed esperienza ci dicono che la striscia di luce – light streak – che appare in entrambi i frames (i quali, per giunta, sono consecutivi!) rappresenta l’evidenza, in due distinti momenti, di un fenomeno unitario e NON è un image-artifact.

Le motivazioni

E’, in effetti, la stessa "tessitura" dello streak a dirci che non si tratta di un image artifact, bensì di un corpo il quale emana luce propria e che si sta muovendo davanti ad una delle fotocamere di cui è dotata la Sonda Cassini. Dopo aver effettuato un rapido calcolo, ci sentiamo pure di dire che, con ogni probabilità, l’oggetto ripreso è una meteora che sta precipitando verso le profondità dell’atmosfera di Saturno (e questa sarebbe la seconda individuata da Lunexit negli ultimi mesi).

Ecco il nostro ragionamento: il frame N00080469 è stato ottenuto da una distanza di 793.230 Km da Saturno mentre il frame N00080470, invece, è stato ottenuto da una distanza di 791.553 Km.
Considerato lo scarto di 1677 Km tra il primo ed il secondo frame e supponendo che Cassini si stia attualmente muovendo, rispetto a Saturno, e ad una velocità (attualmente) pari a circa 9 Km al secondo (fonte NASA), possiamo calcolare che le due immagini sono state ottenute a distanza di circa 3 minuti e 10 secondi l’una dall’altra.
Ora, se la velocità di ingresso di una meteora nell’atmosfera di un Pianeta (qualsiasi Pianeta), è difficilmente inferiore (diciamo mediamente pari) ai 30.000 Km orari, ne deriva che il nostro "corpo celeste non identificato" dovrebbe aver percorso, in 1 minuto di viaggio, circa 500 Km (il che pure significa una percorrenza globale di circa 1600 Km in poco più di 3 minuti).
Tenuto conto sia della distanza esistente fra Cassini ed il corpo celeste non identificato, sia e dell’ampiezza del campo visivo della Sonda, a nostro parere, i conti (almeno da un punto di vista teorico) ci sembra che approssimativamente si può dire che tornino.

Pertanto, nel silenzio della NASA (come degli altri Scienziati, Ricercatori ed Appassionati che si occupano di questa Materia), noi abbiamo battezzato questo (ovviamente presunto) "bolide" come il nome di LNXT2-08-04-2007.

Dati NASA ed ulteriori elementi di riflessione

Caption NASA per il frame (1): "N00080469.jpg was taken on April 07, 2007 and received on Earth April 07, 2007. The camera was pointing toward SATURN-RINGS at approximately 793.230 kilometers away, and the image was taken using the CL1 and GRN filters. This image has not been validated or calibrated".

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Notate la "tessitura" del lightstreak: uniforme, alquanto spessa, molto densa, ben definita e cromaticamente omogenea (e ben diversa, quindi, dagli streaks tipici dei "raggi cosmici" così come dai "graffi" e dai photo-artifacts tipicamente derivanti da perdita di segnale).

Caption NASA per il frame (2): "N00080470.jpg was taken on April 07, 2007 and received on Earth April 07, 2007. The camera was pointing toward SATURN-RINGS at approximately 791,533 kilometers away, and the image was taken using the BL1 and CL2 filters. This image has not been validated or calibrated".

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L’interruzione nello streak è, a nostro parere e qualunque ipotesi vogliate sposare (dal bolide al raggio cosmico anomalo e – perché no? – dalla "nave spaziale aliena" in transito al photographic artifact), totalmente inesplicabile.

Ad oggi, almeno…

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