Continua in queste ore il conteggio dei morti e dei feriti dopo le scosse di terremoto che hanno duramente colpito il Nepal il 25 e 26 aprile. Come riporta il sito Meteoweb.eu: "Sono saliti a 3.726 i morti nel solo Nepal per il terremoto di sabato. Lo riferisce un funzionario del ministero dell’Interno nepalese. Alcuni nel governo del Nepal temono che il bilancio possa salire almeno a 5mila morti".
Nella foto sopra: Nepal – Kathmandu, 26 aprile 2015. © AP
L'Associazione Amici dei Bambini riporta sul suo sito la testimonianza di una giovane volontaria italiana, coordinatrice della ONG nel paese:
“Non ho mai sentito un terremoto così forte, ho pensato stessero bombardando, per fortuna tutto il nostro personale sta bene, adesso pensiamo ai bambini: qui manca tutto!”. (…)
Raggiunta al telefono Fulvia, 26 anni di Varese, racconta quel tempo interminabile delle scosse che hanno devastato il Nepal ieri (25 aprile) e ancora oggi con una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 6.7 alle 9.09 ora italiana.
Distrutta inoltre, come riportato dai media, la torre di Dharahara, patrimonio Unesco dal 1979, costruita nel 1832 e ricostruita in seguito al terremoto del 1934 (qui le foto di Kathmandu prima della distruzione).
Contemporaneamente al gravissimo sisma nell'antico paese Himalayano, proprio in questi giorni in Giappone accadeva qualcosa che potrebbe sembrare incredibile. Nell'isola di Hokkaido, in due giorni, dal 24 al 26 aprile la costa si sarebbe alzata di oltre 30 piedi (circa 9 metri) sopra al livello del mare.
Commenta il sito Terra Real Time:
"Un fenomeno preoccupante visto anche l'aumento della tensione simica globale di questi giorni. Secondo gli esperti sarebbe in corso uno spostamento crostale un vero e proprio effetto domino che starebbe interessando l'area asiatica dell'est. Increduli gli abitanti di Rausu e sconcertati anche gli scienziati.
Maggiori informazioni le trovate in inglese a questo indirizzo.
Ancora in questi giorni è stato segnalato in rete uno strano fenomeno avvenuto nella parte orientale del nostro globo, questa volta a Zarechny, nella Siberia sud-occidentale: una enorme massa di ghiaccio (il permafrost, ghiaccio che soggiace al terreno) si sposta come se si trattasse di un vero e proprio tsunami di terra (e ghiaccio) portando con sè alberi, case, detriti, invadendo strade e trascinando con sè anche i piloni dell'elettricità.
L'evento è ancora del 1° aprile, ma il filmato non sembra frutto di scherzi.
Insomma, sembra che la terra si muova, in modo improvviso, più di quanto sembri. Con piccoli movimenti, che nella sfera della società umana si traducono anche in devastanti terremoti, forse preavviso di movimenti più grandi. Per il momento, possiamo solo registrare e annotare quanto di apparentemente strano ci accade intorno.
Da Nexus è tutto. A presto.