Thomas Sankarà, come Muhammar Gheddafi, forse fu un sognatore, ma ancora oggi viene ricordato come uno dei padri del grande movimento di emancipazione dell'Africa dalla sovrastruttura economica e culturale che, attraverso l'Occidente, ha preso in ostaggio da secoli il continente nero. Una condizione di cattività che oltre alle guerre (quelle più recenti in Libia, in Mali, in Costa d'Avorio) oggi vede l'utilizzo anche degli integralisti islamici di Boko Haram come guardiani, cruenti, nel carcere della globalizzazione.
Proponiamo un documentario estremamente interessante: la storia di Thomas Sankarà, un uomo che, da presidente della sua nazione, ha deciso di decurtarsi lo stipendio, e che pagava personalmente il mutuo della propria casa. Un uomo che ha deciso di processare i corrotti, di abolire i privilegi della casta, di sostituire le auto ministeriali con normali autovetture. Un uomo che ha cercato di combattere il Fondo Monetario Internazionale, che ha nominato a ministro le prime donne africane nella storia, che ha provato a nazionalizzare le risorse del proprio paese, che ha combattuto per raggiungere la "sovranità alimentare" della sua nazione, che aveva capito come l'unica strada per la libertà di un popolo sia quella di uscire dalla schiavitù del debito. Ed è anche la storia di come quest'uomo sia stato eliminato dalla CIA e dai servizi francesi, perchè ritenuto troppo pericoloso per i colonialismo occidentale in Africa. (Ricordiamo – incidentalmente – che anche Al-Zawahiri, il braccio destro di bin Laden in Afghanistan, è un famoso "evaso" di lusso. Coincidenze?)
Fonte: luogocomune.net
Fonte del video: youtube.com